Clarity - IwaOi (1 parte)

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Nota autrice: la storia contiene un linguaggio/ contenuto esplicito e presenza di sangue. Se siete sensibili a questi contenuti, vi consiglio di non leggerla!


"Cause you are the piece of me
I wish I didn't need"

Cari lettori, la storia che ho deciso di raccontarvi oggi è piuttosto particolare; la quale iniziò molti anni fa, se non addirittura secoli fa.
Ma al tempo stesso e, paradossalmente, si conclude nei nostri tempi attuali.
Vi vedo un po' confusi, lasciate che mi spieghi meglio.
Racconterò di una storia d'amore che trascende il tempo.
Vi racconterò di una storia d'amore di due anime che si sono cercate, trovate, perdute, trovate nuovamente e infine amate.
Amate così tanto da non poter fare a meno l'una dell'altra.
Lasciate che ve la racconti.
Magari riuscirete a capire meglio ciò che voglio dirvi.

Molti secoli fa, infatti in un piccolo paese, c'era un castello.
Il re era un uomo buono e giusto, e proprio per questo era amato dal suo popolo, dalla sua famiglia e da tutti coloro che lavoravano al suo fianco.
Lavorare con lui e per lui veniva, infatti, considerato un onore.
All'interno del castello c'erano numerose  guardie, il cui compito era quello di proteggere la famiglia reale al suo interno; nonché anche il re aveva le sue guardie personali.
Tra queste, in particolare, c'erano due ragazzi diventati guardie in giovane età, proprio perché avevano dimostrato grande forza e molto coraggio.
Erano due giovani molto probabilmente sui 24 anni, e servivano il re da quando ne avevano 12.
Amici, fin da quando erano bambini, erano cresciuti insieme con lo stesso sogno: mettersi al servizio del re una volta diventati grandi.
La nostra storia inizia proprio da qui, in un giorno di pieno inverno.

La neve quel giorno cadeva velocemente su tutto il paese, ricoprendolo completamente con il suo manto bianco.
A palazzo c'era grande trambusto; il re stava organizzando un ballo per la festa di Natale.
C'erano domestici e servi che correvano da ogni dove, per cercare di organizzare al meglio quella festa, solo per poter compiacere il loro sovrano.
In mezzo a tutto quel trambusto un ragazzo, una delle guardie del re, stava girovagando senza niente di particolare da fare.
Al suo passare, tutte le ragazze gli puntavano gli occhi di sopra e, una volta incontrato il suo sguardo, dei risolini spuntavano sui loro volti arrossati.
Il ragazzo era conosciuto a palazzo, oltre per essere una delle guardie più fidate del re, per la sua incredibile bellezza.
Era alto, e slanciato. Aveva i capelli marrone scuro e gli occhi dello stesso medesimo colore.
Molte donne, per non dire tutte, lo trovavano incredibilmente attraente.
Era un donnaiolo, ma nonostante questo prendeva sul serio il suo lavoro.
Si diceva che fosse spietato con i nemici e che grazie alla sua incredibile intelligenza riuscisse a trovare facilmente le debolezze e i segreti dei suoi avversari.
Egli stava camminando tranquillamente per i corridoi del palazzo, cercando qualcuno in particolare, quando venne fermato da una delle dame di compagnia della regina.
"Oikawa-san è da una po' di tempo che non ci vediamo." Disse la ragazza sorridendo, piazzandosi proprio davanti a lui.
Il ragazzo arrestò la sua camminata e, dopo un'occhiata approfondita, riuscì finalmente a ricordare chi fosse quella giovane.
"Oh, salve Mary... mi dispiace tantissimo ma sono stato molto impegnato con il re." Disse ricambiando il sorriso.
"Magari ci possiamo vedere... stasera." disse la ragazza sussurrando.
Il ragazzo la ignorò completamente, e non appena guardò alle spalle di quest'ultima, sorrise allegramente.
"Allora, ci vediamo?" Chiese la ragazza speranzosa.
"Eh, cosa?" Domandò confuso.
Ma non le diede nemmeno il tempo di rispondere perché le appoggiò le mani sulle spalle e la spostò delicatamente dalla sua strada. "Mi piacerebbe tantissimo, ma sono impegnato giorno e notte con il re quindi... ci vediamo Mary." E scappò via dalle grinfie della ragazza.
Con un sorriso a trentadue denti si avvicinò velocemente alla figura che aveva intravisto precedentemente.
"Finalmente ti ho trovato! È tutta la mattina che ti cerco." Disse.
"Cosa vuoi?" Chiese serio l'altra figura.
"Ci siamo alzati già nervosi? Che c'è il cuoco ha scoperto che sua moglie ci prova con te?" Chiese allora prendendolo in giro.
"Stai zitto Toru!"
"Iwa-Chan non mi chiami mai Toru, è successo qualcosa? Hai deciso finalmente di dichiarare il tuo amore per me?" Chiese in maniera teatrale.
Se c'era una cosa che Oikawa Toru amava di più era proprio quella di torturare il suo compagno, nonché migliore amico Hajime Iwaizumi.
Si divertiva a stuzzicarlo e a prenderlo in giro continuamente.
"Forse non ti è chiaro che ti odio." Sbuffò il ragazzo.
"Come sei rude!" Disse Oikawa alzando gli occhi al cielo.
"Stati zitto!" Disse l'altro sbuffando. "Comunque guarda che c'è una delle dame della regina che non smette di fissarti."
"Che c'è Iwa-Chan, sei geloso?" E Oikawa sorrise come un idiota, rivolgendo il suo sguardo al gruppo di dame che gli stava passando accanto proprio in quel momento.
Il ragazzo, però cambiò di volto e da allegro passò immediatamente a serio, alzando di conseguenza gli occhi al cielo. "Comunque stava guardando te idiota. Sei così scemo che nemmeno te ne rendi conto." Disse sbuffando.
"Geloso?" Chiese Hajime prendendolo in giro e sorridendo.
Le volte in cui il ragazzo sorrideva erano veramente poche e, la maggior parte rivolgeva quei sorrisi solo all'amico Toru.
Anche se non l'avrebbe mai ammesso.
Hajime Iwaizumi era conosciuto a palazzo proprio per la sua espressione sempre seria o comunque infastidita.
Aveva dei caratteristici capelli appuntiti di colore marrone scuro, e gli occhi verde oliva.
Era un ragazzo testardo ma molto affidabile e offriva supporto e aiuto a chiunque.
Inoltre, dal momento che era il più grande tra i due, spesso richiamava Oikawa proprio per i suoi atteggiamenti infantili, molto spesso ricorrendo anche alla violenza.
Anche se, in realtà, era poco più basso di quest'ultimo.
Ma nonostante questo si diceva che volesse un grande bene all'amico, ma anche in questo caso non l'avrebbe mai ammesso.
"Come sei fastidioso." Sbuffò Oikawa.
Stavano passeggiando tranquillamente, quando un'altra guardia li raggiunse.
"Il re vi sta cercando." Disse seriamente.
"È successo qualcosa?" Domandò preoccupato Iwaizumi.
"Venite." Disse la guardia più giovane.
Iwaizumi lanciò uno sguardo a Oikawa che annuì leggermente, e seguirono velocemente il ragazzo.
I due ragazzi entrarono nella sala del re e rivolsero il loro sguardo all'uomo seduto.
"Avete chiamato?" Domandò seriamente Oikawa.
"Si, c'è un'emergenza." Disse il re.
"Ci dica."
L'uomo si alzò dalla sedia e guardò seriamente i due giovani di fronte a sé. "Per la festa di Natale vi ricordate che verrà un giovane, il principe Ivan; un giovane di un paese abbastanza lontano da qui, nonché il promesso sposo della mia giovane figlia, no?"
"Qual è il problema?" Chiese Iwaizumi, incrociando le braccia al petto.
"Mi sono giunte alcune notizie del suo consigliere, Lord Thomas. Ovviamente sono solo voci, quindi potrebbero non essere vere. Ma a quanto dicono è un uomo molto pericoloso. E onestamente temo che possa avere altri piani, oltre al far sposare semplicemente il suo bel principe con mia figlia." Sussurrò il sovrano pensieroso. "È solo una sensazione, ma vorrei che voi lo teneste sottocchio. Vi va bene?" Chiese guardando i due giovani davanti a lui.
"Nessun problema." Disse serio Iwaizumi.
"Lo consideri già fatto." Rispose Oikawa.
"Perfetto. Arriveranno oggi, probabilmente in serata. Ora potete andare." Disse il re.
I due ragazzi chinarono leggermente il capo, come segno di rispetto e uscirono dalla stanza.
"Una sensazione? Non mi piace per niente questa cosa." Affermò Hajime.
"Già... solitamente le sensazioni del Re sono sempre veritiere." Disse pensieroso Oikawa.
"Meglio stare attenti."

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