➪𝙗𝙚𝙨𝙩 𝙛𝙧𝙞𝙚𝙣𝙙𝙨

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NoMin

Ovunque si percepiva aria di Natale anche se Dicembre era appena iniziato, pure dentro al karaoke in cui era stato obbligato ad andare c'erano già decorazioni natalizie dappertutto. Jeno questa cosa non la capiva proprio. Da piccolo gli piaceva questa sensazione di attesa dell'arrivo del tanto agognato giorno di festa, ma da quando sapeva che Babbo Natale era una finzione e in realtà era suo papà a mangiare i biscotti che lui preparava con tanta cura insieme a sua mamma, la magia era svanita. Il 25 di Dicembre era solo una meritata pausa da quella gabbia di matti stressati chiamata scuola.

Con le mani in tasca e lo sguardo annoiato sul suo amico Donghyuck, che stava duettando con quella che aveva capito essere la sua crush, fingeva di ascoltare la conversazione che si stava svolgendo nel divanetto accanto a lui tra Jaemin, Hyunjin e altre 2 ragazze. Era l'unico scoppiato, non che fosse triste della cosa, ma si sentiva il "quello di troppo" visto che sembravano già dopo quaranta minuti tutti amiconi, in più le due ragazze che aveva portato con se l'amica di Hyuck per il gokon avevano puntato dall'inizio di quel pomeriggio gli altri due ragazzi e con lui avevano scambiato solo qualche parola di circostanza. Forse era un po' geloso ma non lo avrebbe ammesso a se stesso. <Se continua così finirò per diventare un tutt'uno con questo scomodissimo divano> sussurrò tra se e se sbuffando mentre si massaggiava gli occhi cercando di non chiuderli anche se l'impresa si stava rivelando pian piano sempre più difficile. <Proviamo ad ascoltare seriamente ciò che stanno dicendo, magari è qualcosa di interessante> pensò girandosi in direzione del gruppetto che stava decidendo chi avrebbe cantato e la canzone. In quel momento incontrò gli occhi di Jaemin che, dopo un breve scambio di sguardi, gli rivolse uno dei suoi soliti sorrisi e un occhiolino facendo così abbassare velocemente lo sguardo al moro leggermente imbarazzato per il gesto improvviso.

<Ragazzi che ne dite se adesso facciamo cantare Jeno? Non ha fatto altro che poltrire! Su dai Nono, alzati il posteriore e vieni a cantare con me, ho messo la nostra canzone preferita> esordì il ragazzo dai capelli castani alzandosi dal suo posto appena Donghyuck e Haeun finirono la loro quinta canzone. Prese le mani del suo migliore amico e lo strascinò al centro della stanza, di fronte al grande schermo che stava ancora proiettando il punteggio della coppia di prima, un bel 90, prendendo poi i due microfoni sul tavolo porgendone uno al moro accanto a se. <Nana non ho proprio voglia di cantare.. Oggi il prof di ginnastica ci ha fatto fare dieci giri di corsa in più, risparmiami almeno tu> chiese quasi con tono supplichevole all'altro accettando comunque il microfono. <Lo so Jeno, li ho fatti anch'io quei dieci giri>. Prese il telecomando e fece partire ufficialmente la canzone che cantavano ogni volta al karaoke e regalò un altro sorriso al suo migliore amico. <Daiii! Per favore Nana~> riprovò questa volta con un tono più carino aggrappandosi anche al suo braccio, sapeva quanto a Jaemin piacesse l'aegyo. <Awww come sei carino hyung! Ma no~> il castano gli rispose anche lui in modo carino, strizzandogli una guancia, concentrandosi poi sullo schermo.

Il moro si arrese e iniziò a cantare insieme al suo amico la loro canzone preferita degli EXO, un gruppo in voga in quegli anni di cui loro erano diventati subito fan. Si alternavano le parti cantate mentre quelle rap e il ritornello li cantavano insieme con foga, mentre gli altri tenevano il ritmo con i tamburelli o improvvisando passi di ballo scopiazzati da qualche video virale su YouTube. Alla fine Jeno non poteva negare di essersi divertito, regalando qualche altra esibizione del duo NoMin ai pochi spettatori in quella stanza.

<Okai, per oggi basta> disse con un leggero fittone, da quanto si era scatenato, buttandosi sul divanetto accanto a Jaemin che lo accolse in un abbraccio. <E dire che non volevi cantare eh. Dovresti ringraziarmi pignone che non sei altro> ridacchiò il castano pizzicandogli il fianco mentre con l'altra mano si portava i capelli all'indietro. <Ragazzi manca mezz'ora, vogliamo prendere qua da mangiare o andiamo alla caffetteria all'angolo?> chiese Haeun richiamando l'attenzione di tutti, anche dei due che si stavano punzecchiando sul divanetto. <Secondo me è meglio andare alla caffetteria, qua non sono proprio economici. In più voglio farti provare quella torta di cui ti parlo da giorni, avevi promesso che l'avresti assaggiata con me per la prima volta ricordi?> Hyuck prese timidamente la mano della ragazza accanto a se facendo così arrossire entrambi, facendo anche degli sguardi d'intesa tra le altre due ragazze che poi in privato avrebbero "sclerato" con la loro migliore amica prendendola anche un po' in giro. <Oddio sono troppo sdolcinati, quasi mi viene la nausea> sussurrò Jeno all'orecchio di Jaemin che prontamente si girò verso di lui con un'espressione fintamente offesa e estremamente carina. Avrebbe voluto fargli una foto da quanto era carino. <Cosa vorresti dire? Anche noi siamo smielati e quindi da "voltastomaco"? Mi reputo offeso verso i suoi confronti signorino Lee> dice il castano con lo stesso tono di voce acuta avvicinandosi di più al viso del moro che, come prima, non riesce a reggere il confronto e distoglie lo sguardo imbarazzato. <Yah! Smettila, lo sai che non volevo intendere quello. Se sei tu mi va bene. Mi piace quando siamo leggermente più affettuosi, ma leggermente eh, precisiamolo>. Sentire quelle parole dette da un Jeno con le orecchie rosse era la cosa migliore che Jaemin potesse chiedere, la dose quotidiana di Nono di cui aveva bisogno per passare una giornata serena.

𝙐𝙣𝙙𝙚𝙧 𝙏𝙝𝙚 𝙈𝙞𝙨𝙩𝙡𝙚𝙩𝙤𝙚 | ᵒⁿᵉ ˢʰᵒᵗ ᵛᵉʳDove le storie prendono vita. Scoprilo ora