41. Studenti vs Sidekicks

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Il cavallo-umano, Valder, si era sbilanciato improvvisamente sul lato destro rischiando di schiantarsi a terra. C'era qualcosa che non andava in lui, e a Cherry ci volle solo un attimo per individuare la stranezza: una delle sue zampe anteriori si era accorciata quasi improvvisamente, modellandosi sulla forma di un... braccio umano. Parte della melanina che si era concentrata solo nella criniera stava viaggiando sull'epidermide per raggiungere l'arto e scurirlo, in piccoli fiumi irregolari di chiazze scure.

Cherry tornò a voltarsi verso Anya, la quale stava provando, sempre a braccia tese, a scassinare la manetta che aveva addosso con uno degli artigli.

«Non toglierla» Le intimò, socchiudendo le palpebre

«Mi avevi detto di lasciarmi mettere le manette, non che non potevo toglierle dopo»

«Beh, te l'ho detto ora. Non farlo». Anya smise.

Una mutaforma che poteva essere a malapena ipnotizzata, ma eseguiva tutti gli ordini tranne quelli di trasformazione. Che razza di enigma. Eppure, all'ordine, era stato suo fratello che...

Sentì che la risposta le era ormai chiara, ma doveva esserne sicura.

«Accorcia la gamba destra di tuo fratello alla lunghezza del suo braccio, e poi non usare più il tuo potere su di lui fino alla fine dell'esercitazione, o finché non te lo dico io» Ordinò, scandendo per rimanere chiara.

Alle sue spalle, il cavallo-umano fu soggetto ad una trasformazione così rapida ed inaspettata che cadde rovinosamente su un fianco. Adrian individuò uno spiraglio nel combattimento e cercò di salirgli a cavalcioni sul fianco esposto per ammanettarlo; Cherry ammise che non era una cattiva mossa: l'arto che era rimasto simil-equino non aveva l'articolazione giusta per acciuffare il suo avversario agevolmente, e quello umano era troppo corto e schiacciato sotto il peso del proprio corpo per aiutarlo a rimettersi in piedi.

Nel frattempo, entrambe le gambe di Anya iniziarono ad accorciarsi, in maniera decisamente più lenta di com'era accaduto al fratello. «Molto maturo» Sghignazzò lei, in tono affettuoso.

Cherry ebbe tutta la conferma di cui aveva bisogno. "Si controllano a vicenda".

«Aspettami qui, seduta e senza toglierti le manette, finché non torno» Disse la ragazza ipnotica in fretta, sentendo il potere montare nuovamente nella propria voce come marea

«Questo tuo potere è una vera rogna, ragazza ipnotica. Come farò a guardarti negli occhi?» Anya batté le palpebre

«Non hai bisogno di guardarmi quando sono lontana» Sbuffò lei impaziente, voltandosi.

Iniziò a dirigersi nuovamente verso il gruppo che stava combattendo contro Valder, quando vide la figura di Anita che si ingrandiva man a mano che le veniva incontro. Represse un moto di irritazione: non voleva essere rallentata. E poi sapeva già benissimo cosa le avrebbe detto...

«Cherry! Hai lasciato indietro il gruppo!» La redarguì la telepate, sbracciandosi come se lei avesse potuto ignorare qualcuno che le stava correndo incontro «Sono venuta per aiutare!»

«Allora tienila d'occhio per me, ma non avvicinartici troppo» la istruì Cherry. La ragazza ipnotica non si fermò, sorpassando la compagna di squadra che la guardò correre oltre con un misto di confusione e tradimento. Non aveva tempo per lei!

Con la coda dell'occhio vide Hawk Storm dritto accanto al professor Amaurobius, con le mani affondate nelle tasche. Osservava deliziato il modo in cui i giovani aspiranti super si affaccendavano sul campo, il viso animato da un sorriso che faceva sembrare il suo bel volto più giovane, più vivo.

Shadowfawn - La Ragazza IpnoticaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora