XIX

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<<Dimmi che non si tratta di un miraggio>>.

Liam rimase pietrificato, gli occhi grandi spalancati per l'incredulità.

<<Santi numi Lì!>>
Zayn saltò giù dal balcone senza troppi problemi e con un balzo gli fu davanti.

I due si guardarono negli occhi provando la stessa identitica voglia di piangere per la felicità, ma il loro orgoglio glielo impedì e si limitarono a compatirsi stretti l'uno all'altro.

Liam aveva tante cose da dire, ma la voce era rotta, trattenuta nella gola da una miriade di emozioni .

<<Pensavo fossi morto>> confessò lo spagnolo carezzandogli dolcemente la nuca , trattenendo a stento la gioia per quella sorpresa inaspettata.

<<Anch'io... ero certo che non ti avrei mai più rivisto>>.

Al termine di quel lungo abbraccio, Zayn lo invitò ad entrare nello squallido postribolo dove da circa due settimane risiedeva.

Liam non rimase per niente stupito nello scoprire che il suo amico si era presto sistemato in un bordello.
Era molto frequente per i forestieri chiedere ospitalità presso posti del genere.

Evidentemente, col suo carisma e il suo savoir faire , il moro non aveva avuto difficoltà a conquistarsi le simpatie della maitresse e così, a corto di denaro era riuscito a trovare un rifugio dove pernottare.

Una volta seduti ai piedi del letto, i due cominciarono a confidarsi a vicenda parlando di quanto gli era accaduto dopo il naufragio.
Il primo a raccontare fu proprio il pirata spagnolo.

Durante la tempesta, quando la nave inglese era affondata nel blu dell'oceano, Zayn era stato letteralmente spazzato via dalla corrente, aveva battuto la testa contro il vascello e poco prima di perdere i sensi era riuscito a salire su due travi di legno staccatesi dell'imbarcazione.

Come fosse sopravvissuto senza affogare gli era ignoto. Tutto ciò che ricordava era di essersi risvegliato la mattina seguente sopra un carico di grossi tonni.

Si era ritrovato sospeso in aria all'interno di una rete da pesca dalle dimensioni gigantesche.
Diffidando dei pescatori a bordo della nave, dopo circa mezz'ora di tentativi era riuscito a ritagliarsi lo spazio sufficiente per liberarsi e per gettarsi in mare.
A quel punto non aveva dovuto fare altro che nuotare per qualche metro fino a quando non aveva raggiunto il molo di Porto Alegre.
Era rimasto in città per circa una settimana e poi per sua sfortuna, si era inemicato la guardia dei gendarmi cosicché era stato costretto alla fuga.

<< Il mio primo pensiero quando ho toccato la terraferma è stato quello di chiedere notizie in merito al nostro naufragio, speravo che qualcuno avesse informazioni sui sopravvissuti, ma a Porto Alegre nessuno ne sapeva niente. Così, invogliato da quegli avvoltoi dei gendarmi che mi stavano alle costole e dal mio obiettivo di saperne di più mi sono spostato qui a San Salvador, dove ho continuato la mia ricerca. Ho conosciuto un tale che diffondeva fogli di protesta, sin dall'inizio non mi è piaciuto nemmeno un po', ma questi durante uno dei suoi discorsi da ubriaco mi aveva giurato di aver incontrato un ragazzo identico al principe inglese e allora ho cominciato a stargli dietro per capire se potevo fidarmi>>.

Zayn bevette un goccio di vino da una brocca e dopo essersi asciugato la bocca con la manica della camicia riprese a parlare.

<<Il bastardo però non faceva che domandare denaro in cambio di informazioni, e così dopo avergli dato quel che meritava sono riuscito a scoprire che l'ultimo avvistamento di Harry è stato a Macapa>>.

Liam tirò un sospiro di sollievo nel sentire quelle parole.
Era comune spargere voci e false notizie sui reali europei, ma il fatto di aver incontrato Zayn gli aveva permesso di avere nuovamente speranza, e di conseguenza di credere nella possibilità che Harry fosse ancora vivo.

Masquerade || Larry Stylinson AuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora