XII

892 62 5
                                    


Le giornate erano passate lente e prive di significato, pian piano i giorni erano diventati settimane e le settimane erano divenute due mesi esatti.

Louis oramai viveva in preda ad una forte angoscia e ad una continua depressione.
Non aveva più avuto contatti con il reame inglese, e nonostante avesse costantemente mandato delle lettere private ad Harry, non aveva mai ricevuto risposta.
Aveva smesso di scrivergli circa un mese fa, quando per puro caso era venuto a conoscenza della sua partenza .
Non aveva idea delle motivazioni che avessero spinto il riccio a viaggiare per mare.
Più volte ci aveva pensato cercando di capirci qualcosa ma non era riuscito a trovare una risposta che esaurisse i mille dubbi e pensieri che occupavano la sua mente.

Oltre alla preoccupazione per Harry e per la loro relazione evidentemente sospesa, ad incidere sul suo stato d'animo inquieto vi era la salute di Johannah. Se prima le cose erano state difficili per lei , adesso la corte si era vestita di nero, segnalando cosi quanto le sue condizioni si fossero aggravate e quanto fossero ridotte le speranze di una guarigione.

Louis aveva passato notti intere davanti al suo capezzale , pregando sommessamente il cielo perché gli facesse una grazia.
Sua madre era sempre stata una donna forte e rispettata, così gli era stato raccontato e così aveva visto durante quel breve periodo di vicinanza.
Era stata visitata più volte da medici provenienti da tutto il mondo ma nessuno, neanche quello più qualificato era stato in grado di fornire delle spiegazioni al suo malessere.

Louis si trovava solo, con il cuore spezzato e non poteva nemmeno mostrarsi debole, doveva dimostrare di avere tutto sotto controllo, doveva sorridere per sua madre e per le sue sorelle.
Di lì a pochi giorni ci sarebbe stata la sua incoronazione come re di Francia,
Era stata la regina madre a chiedere al figlio perché si procedesse con la cerimonia.
Lei stessa aveva espresso il desiderio di vederlo a capo del regno, prima della sua ormai inevitabile dipartita.

Louis  non era affatto pronto per questo, non era pronto per una tale responsabilità.
Sentiva sulle sue spalle un peso troppo grande, e sapeva di non poterlo sostenere da solo.

Nel frattempo a tormentare il suo sonno vi erano terribili incubi.

Continuava a rivedere nella sua mente l'incontro con Harry nella foresta, e ogni volta era come se cercasse di dirgli qualcosa.
Molto spesso lo vedeva in situazioni di difficoltà e quando cercava di parlargli era come se la sua voce non potesse raggiungerlo.
Per questo motivo dopo quella notte aveva mandato gruppi di uomini alla ricerca del giovane incappucciato, pur sapendo che si trattasse di una follia, visto che il suo Harry si trovava da qualche parte in mezzo al mare.
Alla fine però le spedizioni non avevano dato alcun risultato e così vi aveva definitivamente rinunciato.

Louis rimase in posa, con lo sguardo vago e un espressione statica, priva di  emozione.

Francis De fleurs, rinomato pittore francese, aveva passato gli ultimi giorni in sua compagnia, incidendo la sua tela con il ritratto del delicato volto del principe.
Si trattava del primo dipinto ufficiale di Louis, che sarebbe stato esposto nel palazzo reale il giorno della sua incoronazione.

In altre circostanze e in altri tempi Louis sarebbe stato onoratissimo di ricevere un dipinto tutto per sé, ma in quel caso  si trattava soltanto di un'altra angosciante conferma del suo destino già segnato e deciso dalla sua appartenenza familiare.
Quel dipinto era una chiara testimonianza delle catene invisibili che lo obbligavano a prendere in mano il regno di Francia.

"Per oggi è tutto, vostra maestà"

Louis replicò con un piccolo cenno e si spogliò della corona argentea e del glorioso mantello blu che aveva indossato per la posa.

Si recò nelle sue stanze e poco dopo gli vennero portati dei documenti da visionare.
Tra le innumerevoli carte notò una lettera sigillata da uno stemma sconosciuto.
Prese un lungo respiro, dilaniato dall'indecisione. Poiché da un lato sperava si trattasse di un messaggio da parte del suo amato, dall'altro era stanco di autoilludersi.
A quel punto diede un taglio netto ai suoi pensieri, così come fece con la lettera.
L'aprì e lesse lentamente e a bassa voce.
Ruotò gli occhi al soffitto ligneo quando si accorse che si trattava semplicemente di un invito a casa di un certo barone Debussy, ma si trattenne dal gettare via la carta quando vide all'interno della busta un altra piccola pergamena, assottigliata e ripiegata su se stessa.
Invaso dalla curiosità, l'aprì e i suoi occhi si spalancarono dalla sgomento.

Sulla pergamena ingiallita vi era un disegno fatto con l'inchiostro, il volto rappresentato era quello dell'erede al trono di Inghilterra.
Louis rimase spiazzato e si accorse di quanto fosse accurato il ritratto. Vi erano tutti i dettagli del viso di Harry, anche quelli più difficili da individuare.
Dai capelli ricci lunghi, agli occhi grandi e intensi, le guance rigide e il mento marcato da quelle inconfondibili e perfette labbra carnose.

Louis si alzò dalla sedia in preda a mille emozioni diverse.
Che significato aveva quel ritratto all'interno di un invito?
Chi era questo barone Debussy e perché gli aveva inviato quella pergamena?

Louis non sapeva proprio cosa pensare ma qualcosa in cuor suo gli suggeriva che qualunque fosse la motivazione, dietro ci fosse un implicita minaccia.

Chiuse gli occhi e conservò il ritratto in un cassetto della sua scrivania.
Decise che qualunque fosse stata la spiegazione non gli sarebbe rimasta ignota ancora per molto.
Fece chiamare Xander, divenuto in quei due mesi il suo fido consigliere e gli annunciò le sue intenzioni di partecipare al ballo di questo misterioso barone Debussy.

______

Ed eccomi qui dopo quasi un anno...
Non voglio assolutamente giustificare il mio comportamento perché so cosa vuoldire aspettare in attesa di aggiornamenti, non so quanti ancora avranno voglia di seguire la storia vista la mia assenza di questi mesi, ma ho deciso comunque di portare a termine la storia, per rispetto di quelle persone che mi hanno mandato messaggi, richieste e mi hanno dimostrato affetto ed  interesse e per rispetto di me stessa, in quanto non mi piace lasciare le cose a metà.
Non vi nascondo che oltre a questioni personali i cambiamenti che sono avvenuti nel nostro fandom mi hanno allontanato dalla scrittura, (sebbene non l'abbia mai abbandonata di concreto),purtroppo mi è venuta meno l' ispirazione e non sono più riuscita a continuare.
Adesso però, sento di aver superato questa fase e sebbene non possa assicurarvi una data precisa per gli aggiornamenti a causa anche dello studio e dei vari impegni, vi posso assicurare che non lascerò le mie storie incomplete. Piano piano infatti cercherò di aggiornarle e di concluderle così come mi ero prefissata quando le iniziai.
Detto questo concludo con
Larry is real e tanti baci!🌈

PS: mi dispiace di non aver risposto ai vostri bellissimi commenti, vi ringrazio di cuore 💙💚

Masquerade || Larry Stylinson AuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora