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Louis si sveglió agitato e tutto sudato.
Si guardò intorno preoccupato e spaesato con una forte emicrania.
Ci mise un po' prima di calmarsi, si guardò intorno e ricordò che la sera prima era arrivato a Parigi.
Si stropicciò gli occhi ancora assonnato e si alzò svogliatamente.
Aveva visto sua madre sdraiata su quel grande letto e aveva sentito il suo cuore contorcersi nel petto.
Non era riuscito nemmeno a parlarle per quanto era profondo il sonno che l'accompagnava.

Il dottore era stato molto chiaro, gli aveva detto che la situazione si sarebbe aggravata sempre di più e non c'era nulla da fare se non sperare e rimanerle accanto fino alla fine.
Louis però non voleva credere a quelle parole, non poteva.

Per questo aveva deciso che avrebbe combattuto e avrebbe vegliato su di lei con l'amore e l'affetto di un figlio.

Sarebbe stato difficile far finta che le cose andassero bene ma lui ce l'avrebbe fatta, per il bene del regno e della sua famiglia.

Scese al piano di sotto e forzò un sorriso, non appena vide le sue dolci sorelline.
Ne aveva la certezza, doveva essere forte ed essere la loro ancora di salvezza.

*Due settimane dopo*

Il castano si sedette sul davanzale della grande finestra della stanza reale.

Sbuffò annoiato e guardò al di fuori per niente interessato.

Il prato era immenso,vi era un enorme fontana in ceramica,dove vi erano due angioletti bianchi che sembravano danzare l'uno di fronte all'altro.
Il primo era alto e paffuto, aveva uno sguardo deciso e quasi provocatorio, puntava una freccia sull'altro come se lo stesse minacciando.
Il secondo aveva dei tratti più delicati, la sue espressione era pacifica come se fosse contento di essere il bersaglio dell'altro.

Era pazzesco come la minima cosa gli ricordasse il riccio.

Quelle due statuette sembravano proprio loro, il più alto era indubbiamente Harry, l'altro era il riflesso di se stesso, dopotutto non aveva avuto alcuna esitazione nel farsi scagliare quella freccia, anzi quel colpo aveva inciso il suo cuore per sempre.

Ai lati vi erano dei cespugli verdi messi in risalto da qualche fiore colorato sparso.

Ad circondare il castello vi erano delle mura alte e dei cancelli acuti.
Al di fuori vi erano dei folti alberi che delimitavano l'inizio del bosco.

Pensandoci era molto simile al Castello Styles, anche lì vi era una parte inesplorata che ospitava spesso banditi o viandanti dispersi.

Si trattava di una strategia militare.
Il castello era isolato, dimodoche  qualora qualcuno avesse avuto l'ardore di fare un attentato avrebbe dovuto affrontare la selva.

Cominciò a picchiettare il marmo freddo con le dita.
Era notte fonda e vi era un silenzio tombale, sembrava che fosse l'unico ad abitare in quell'immenso reame.
Non vi era nemmeno un filo d'aria, era come se il tempo si fosse bloccato.

A catturare la sua attenzione fu un piccolo focolare all'inizio della boscaglia.
Era appena visibile, ma per qualcuno annoiato e in cerca di qualcosa da fare come Louis, era qualcosa che non poteva sfuggire.

Stropicciò gli occhi e si sporse per osservare attentamente di cosa di trattava.

Niente.
Era impossibile vedere da quella distanza.
Si voltò e si accertò che la porta della sua camera fosse chiusa, si morse le labbra incerto e poi saltò dal davanzale per arrampicarsi sulle rocce che sostenevano la costruzione.

Dopo varie imprecazioni e graffi di poca importanza fece un balzo finale e si ritrovò per terra.

Uscire dalla porta principale no vero Louis?

Pensò acido rimproverando se stesso.

E lanciati all'avventura per una volta!

Finì il suo monologo interiore dando la colpa ai consiglieri e alle guardie reali che come di norma ritenevano non fosse appropriato per un principe uscire nel bel mezzo della notte senza una scorta o una motivazione effettivamente valida.

Raccolse alla svelta una fiaccola poggiata contro  un murale e dopo aver scavalcato le cancellate si ritrovò al di fuori della proprietà.

Camminò in mezzo alle sterpaglie cercando di ricordare dove avesse visto il focolare, ma il suo senso d'orientamento non era un granché e presto si perse in mezzo agli alberi.

Perfetto! Sei un genio Louis, un genio!

Si diede un colpo alla testa con la mano destra e si sedette per terra poggiando la schiena contro un piccolo albero.

Ruotò gli occhi quando notò di essere tutto sporco e sudicio.

Sentì dei passi farsi vicini e nel timore di venir riconosciuto soffiò sul tizzone di fuoco spegnendo così la sottile fiammella.

Si mise la mano davanti alla bocca nella speranza di non destare sospetti e attese.

Una figura alta e longilinea gli si parò davanti.
Era avvolta dal buio perciò non era altro che un ombra ai suoi occhi.
Si alzò e fece qualche passo indietro, la figura fece dei passi avanti e allora Louis avvertì la minaccia.

Cominciò a correre sentendo l'ombra alle sue spalle.

Continuò sentendo il suo respiro farsi sempre più pesante e vagando nel buio inciampò contro qualcosa.

Sentì una mano afferrare con gentilezza la sua spalla, ma impaurito raccolse un ramo da terra e cominciò ad usarlo come se fosse una spada, si rialzò a lo puntò contro la figura.

"Andatevene!" Urlò minaccioso.

L'uomo si avvicinò e finalmente Louis riuscì a scorgere il profilo dello sconosciuto.

Indossava un mantello blu con cappuccio che gli copriva il volto.

"Non era mia intenzione..." provò a dire il ragazzo.

Louis notò qualcosa di familiare in quel tono di voce, e istintivamente scoprì il capo dello sconosciuto.

Sbarrò gli occhi e sentì il sangue gelarsi nelle vene.

"Harry?"

Il ragazzo indossò nuovamente il cappuccio e corse via.

Louis si poggiò contro una roccia, ancora incapace di spiegarsi cos'era appena successo.

"Sire! Eccovi finalmente, come vi è venuto in mente di avventurarvi a quest'ora della notte in mezzo al bosco?"

Pronunciò Xander con tono di rimprovero, poggiando sulle sue spalle una mantella per coprirlo e riscaldarlo.

Louis non disse una parola si limitò a guardarlo negli occhi e annuì, ma in realtà non aveva sentito nulla di ciò che aveva detto il suo fedele cavaliere.

Il suo pensiero era rivolto soltanto e quella misteriosa apparizione.

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Ehilaaa... era da tanto che non aggiornavo, mi dispiace per avervi fatto aspettare, spero comunque che continuerete a seguire la storia.

E ora....

Chi era il tizio nel bosco? Possibile che si trattasse di Harry o Louis si è immaginato tutto?

Come mai il nostro LouLou non si è degnato di scrivere neanche mezza lettera al suo caro principino?

E che fine ha fatto Harry?

Lo scopriremo prossimamente!

😘😘😘

Masquerade || Larry Stylinson AuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora