Dobby

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Io e Draco eravamo appena arrivati davanti Villa Malfoy. Era immensa, sembrava un castello. Mi prese per mano e lo guardai.

"Tranquilla, andrà bene"- mi disse facendomi un sorriso rassicurante. Gli feci un cenno con la testa e cominciammo a camminare.

Arrivati all'entrata, la porta si aprii da sola, da dietro essa spuntò un elfo. Minuto, sporco e con addosso uno straccio, sulle mani aveva diverse ferite.

Nel mondo dei maghi, gli elfi servivano i loro padroni purosangue, anche se questa schiavitù era stata abolita da molti.

Mi si spezzò il cuore quando vidi in casa di Draco un elfo ridotto in quelle condizioni. Mi girai a guardare Draco con uno sguardo triste, ma anziché ricambiare lo sguardo lo abbassò ai suoi piedi.

"Non mi avevi detto di avere un elfo domestico"- gli dissi un po' dura. Mi guardò e rispose.

"È di mio padre, fosse per me potrebbe essere libero"- mi disse.

Guardai di nuovo l'elfo e mi chinai alla sua altezza.

"Ciao. Come ti chiami?"- gli chiesi, guardò Draco terrorizzato, seguii il suo sguardo.

"Puoi presentarti, tranquillo"- gli disse. L'elfo guardò me e con delicatezza mi prese la mano.

"Io sono Dobby, posso permettermi di dirle che ha degli occhi bellissimi?"- il mio dispiacere si fece ancora più grande.

"Piacere mio Dobby, io sono Lilly. Grazie mille non me l'aveva mai detto nessuno, anche i tuoi sono molto belli."- gli sorrisi e lui ricambiò, non appena quelle parole lasciarono la mia bocca i suoi occhi si illuminarono.

"Prego, la signora Malfoy vi aspetta. Da questa parte." Continuò a tenermi la mano mentre ci dirigevamo verso il grande salone.

Prima di entrare Dobby mi strinse la mano e mi chinai. "È stato un piacere conoscerla signorina. Spero di poterla rivedere presto." Gli sorrisi e gli accarezzai la mano.

"Ma certo, è stato bello Dobby. Grazie." Dissi, lui lascio la mia mano e guardando Draco gli fece un inchino, poi scappò via. Mi alzai e Draco venne più vicino.

"So cosa stai pensando, Dobby è bravissimo con le persone. Gli piace fare nuove conoscenze."- mi disse prendendomi per mano.

"Non dovrebbe stare qui, non se lo merita"- sbottai.

Non sopportavo vedere un elfo come Dobby in questa casa, chissà il signor Malfoy cosa gli faceva passare. Quella casa era gelata e quel povero elfo aveva addosso un lurido straccio.

"Lilly. Per favore, non posso farci nulla io." Lasciai stare e gli accennai un sorriso falso.

"Hai ragione, è tuo padre quello che dovrebbe capirlo."'lui non mi rispose, iniziò a camminare verso la porta e prima di aprirla mi lanciò uno sguardo rassicurante.

Entrammo in questa grande stanza, al muro c'erano ritratti di famiglia e gingilli antichi. Un grande divano rosso in pelle si trovava davanti al camino altrettanto grande. Sul muro del camino c'era un ritratto di un uomo che dai capelli biondi capii che si trattava del padre di Draco.

C'era una libreria enorme quanto la parete, mi avvicinai e passai le dita sul dorso dei libri. Erano migliaia. Sentii Draco abbracciarmi da dietro, appoggiò la testa sulla mia spalla, l'odore di colonia mi invase le narici. Chiusi gli occhi e mi concentrai sul suo profumo.

"Avrei tanta voglia di toglierti questo vestito"- sussurrò al mio orecchio, il suo respiro mi accarezzava la pelle del collo. Mi salirono i brividi lungo la schiena, sembrava essersene accorto, lo sentì ridacchiare.

Mi voltai con grazia e mi ritrovai il suo viso a pochi centimetri dal mio. Adesso il suo respiro mi accarezzava le labbra, appoggiai le mani sulle sue spalle e lo accarezzai fino al petto. Buttò la testa indietro.

"Ah Malfoy, non sai proprio come resistermi."- gli dissi. La sua risata era musica per le mie orecchie.

Sentimmo un colpo di tosse che ci fece allontanare immediatamente. Guardai verso la porta, una donna alta e magra ci stava fissando, aveva un vestito lungo verde e nero e i capelli raccolti.

"Madre"- la salutò Draco. Lei ci guardò seria, poi Draco continuò a parlare "lei è Lilly."- mi schiarii la gola.

"Salve signora Malfoy, è davvero un piacere conoscerla"- le sorrisi, lei fece qualche passo più avanti e dopo avermi guardata dalla testa fino ai piedi, mi sorrise.

"Il piacere è tutto mio cara.. Sono davvero sorpresa di tutto questo, Draco non è mai stato il tipo di ragazzo.."- mi disse, non capivo bene se quel sorriso fosse sincero o meno. Ma io ero brava a tenere il gioco, guardai Draco e poi sua madre.

"Beh ci credo. Sembra un cattivo ragazzo ma infondo ha il cuore d'oro." Le dissi contenta.

"Prego sedetevi"- ci fece segno con la mano verso il grande divano, cominciai a camminare quando mi accorsi che mi sentivo le gambe davvero molli. La paura di non riuscire a piacerle si era ripresentata.

Presi posto accanto a Draco, sua madre si sedette di fronte a noi in una poltrona rossa come il divano.

"Sono felice di aver fatto la tua conoscenza"- disse, schioccò le dita e dopo un paio di secondi Dobby si presentò davanti la porta. "Porta tre bevande calde."- ordinò, l'elfo le fece un inchino e uscì dalla stanza.

Mentre aspettavamo Dobby, io continuavo a guardarmi intorno, ogni tanto Draco appoggiava la sua mano sulla mia coscia ma non appena lo guardavo male la ritirava immediatamente. Volevo davvero fare una bella figura, io amavo Draco, non volevo che niente e nessuno si mettesse tra noi due. Io non avevo mai avuto una madre e di sicuro non volevo che Draco rovinasse il suo rapporto con lei per colpa mia.

Sentimmo aprire la porta, mi aspettavo di vedere entrare Dobby ma non fu così. Una donna dai capelli lunghi e ricci entrò nella stanza. Sentì Draco irrigidirsi accanto a me, chi era quella donna?

"Oh Bellatrix, ben arrivata"- disse la madre di Draco. Bellatrix? Bellatrix Lestrange? Che ci faceva in casa di Draco?

Mi voltai verso Draco e mi accorsi che aveva lo sguardo puntato sulla donna riccia, i suoi occhi si erano fatti un po' scuri, come se fosse arrabbiato. Che cosa stava succedendo ?

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Nuovo capitolo, spero vi piaccia 🙏🏻
Ho scritto di Dobby un po' con le lacrime agli occhi. Per me è stata la morte più dolorosa, per voi invece ? Qual è stata la morte che vi ha fatto piangere di più?

Darkness or.. ; Draco Malfoy. IN REVISIONEWhere stories live. Discover now