Capitolo 24

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La serata passò in un lampo. Non potevo fare a meno di pensare a quello che mi stava per regalare Elena. Si stava offrendo a me. Era pronta.

E lo ero anch'io.

Dopo che tutti se n'erano andati chiusi la porta d'entrata e incominciai a cercare Elena. La trovai intenta a raccogliere dei bicchieri di plastica vuoti. Era bellissima.

Mi avvicinai a lei da dietro e le cinsi i fianchi. Si girò cauta per guardarmi in faccia. Un sorriso spontaneo mi comparve sulle labbra. Anche lei sorrideva. Aveva le pupille puntate nelle mie. I suoi occhi verdi mi ipnotizzavano.

Incominciai a baciarla lentamente. Le mie mani erano ancora strette sui suoi fianchi mentre le sue mi tiravano sensualmente i capelli. Le sfuggì un gemito dalle labbra.

La presi in braccio e lei mi cinse i fianchi con le sue lunghe gambe. Continuammo a baciarci con passione mentre la portavo verso la camera da letto.

La posai dolcemente sul letto e mi misi sopra di lei senza smettere di baciarla. Lei incominciò a sbottonarmi la camicia. Quest'ultima finì vicino al letto. Mi guardò i pettorali sussurrando con quella sua voce bassa e sensuale

"Che meraviglia"

"Mai quanto te" le risposi riprendendo a baciarla.

Le aprii la chiusura lampo del vestito e lo feci fare la stessa fine della mia camicia. Era soltanto in intimo e il suo corpo era mozzafiato. La guardai a bocca aperta godendomi ogni minimo dettaglio.

Il mio sguardo si soffermò sulla garza che avevo intravisto quella mattina.

"Cosè?" Le chiesi aggrottando la fronte.

Lei mi guardò a mo di sfida e si tolse la garza rivelando una rondine. Il simbolo che per me significava libertà. Lo stesso che avevo tatuato io sul polso.

La guardai intensamente. Arrossì sotto il mio sguardo e lo rivolse verso le sue dita. Le presi il mento e la costrinsi a guardarmi.

"È bellissimo, proprio come te" le dissi dolcemente.

La baciai lentamente e lei cominciò a sbottonarmi i pantaloni.

Ben presto essi finirono nell'angolo raggiunti pochi istanti dopo dal suo reggiseno di pizzo bianco.

Continuai a baciarla ed esplorarle il corpo. Era una bellezza unica. Bellissima. Mai esistita prima. Immensa.

Le calai le mutande mentre lei mi sfilava i boxer. La guardai preoccupato chiedendole

"Sei sicura?"

"Si sono sicura" mi disse lei con un sorriso.

Allungai la mano verso il comodino tirandone fuori un preservativo. Lo strappai e lo srotolai sulla mia erezione.

"Dimmi se ti faccio male" le dissi premuroso.

Mi baciò come risposta e così la penetrai lentamente. Le mancò l'aria e la vidi annaspare. Vederla così indifesa, così piccola e sensibile davanti a me mi fece pena.

Una lacrima le scivolò giù per la guancia e io la tolsi dolcemente con un pollice.

Lei mi guardò e mi sorrise. Incominciai a spingere. Prima lentamente per poi diventare più veloce con ogni momento che passava.

La stanza si riempì dei nostri gemiti. Le spinte aumentavano di secondo in secondo e il piacere era immenso. Non avevo mai provato una sensazione paragonabile a quella con qualunque altra ragazza.

Seguirono altri gemiti più alti per finire poi con lo sfinimento e un esplosione di piacere.

Le diedi un ultimo bacio per poi stendermi vicino a lei. Le accarezzavo i capelli castani mentre lei mi osservava.

La presi tra le mie braccia e la coccolai finché sentii il suo respiro farsi più regolare e profondo. Prima che si addormentasse la sentii sussurrare

"Ti amo James"

Cosa?

In quel momento il mio cuore perse un battito.

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Ciao a tuttiiii :)

Spero che questo capitolo vi piaccia. Non sono molto brava a scrivere e descrivere certi momenti ma spero che vi sia piaciuto lo stesso.

Un bacio
Hannah <3

Ti odio, ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora