27. L'ora dello show

1.9K 137 102
                                    

Questo capitolo mi rende nervosa. Spero che vi piaccia :3

Il ponte di Williamsburg di sera era uno spettacolo bellissimo con le sue mille luci ad illuminarlo

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Il ponte di Williamsburg di sera era uno spettacolo bellissimo con le sue mille luci ad illuminarlo. L'East River gli scorreva sotto, placido e silenzioso. Il traffico era totalmente fermo. Nel complesso poteva essere uno spettacolo pure romantico, perché no.

Peccato per la legione di mostri che lo stava attraversando, facendo un baccano infernale.

Erano decisamente molti di più di quelli che mi aspettavo. Ringhiavano, gridavano insulti verso gli dei e demolivano qualsiasi cosa gli capitasse a tiro -perlopiù automobili. Fortunatamente non ce ne erano molte. «Dobbiamo salvare i mortali» fece Will.

«Sì, sono d'accordo» asserì Michael. Mi guardò. «Cosa facciamo?»

Mi mordicchiai l'interno guancia, valutando bene le nostre opzioni. La casa di Apollo aveva gli arcieri migliori di tutto il Campo, e sapevo che praticamente tutte le loro frecce erano state progettate da Beck e Will in persona; potevano trattenere qualsiasi carica senza ferire l'arciere. Preferivano il fuoco, ma avevano una centralina elettrica proprio lì a disposizione: io. La legione dei mostri era immensa, e percorreva il ponte anche piuttosto velocemente: capivo perché mio padre mi aveva detto di andare lì. Intanto che la casa di Apollo si preparava avrei dovuto procedere con il mio piano. «Manda alcuni dei tuoi in posizione rialzata» gli dissi «so che avete del fuoco greco per caricare le frecce. Usatelo, ma limitate i colpi con quello finchè ci sono ancora mortali sul ponte. Non appena li avremo levati di mezzo, potete arrostire ogni mostro che vedete». Stesi le braccia. I fulmini mi avvolsero le mani come dei guanti. «Chi vuole le frecce elettrificate?»

Will fu il primo a mettermi in mano alcune delle sue frecce; le elettrificai, e feci lo stesso con Michael e altri cinque ragazzi. «Alex, io e Kayla abbiamo delle trappole» mi informò Austin.

«Ottimo. Tenetele da parte nel caso riescano a raggiungere questo lato del ponte» dissi «non devono entrare in città per nessun motivo. Chi si è equipaggiato con le lance?». Alzarono la mano in otto. «Bene, voi vi occuperete dei mortali. Salvatene il più possibile mentre gli altri tengono a bada i mostri»

«Bene, avete sentito Alex!» esclamò Michael.

Mentre coordinava i suoi fratelli mi avvicinai a Will. Era quello di cui mi fidavo di più nella casa di Apollo, e sapevo che come arciere era una spanna sopra tutti gli altri. «Ehi, ho bisogno che tu mi copra le spalle» gli dissi.

Lui mi guardò con la fronte aggrottata. «Perché? Cos'hai in mente?»

«Ho un piano» dissi vaga «e devo avvicinarmi per forza ai mostri per... be', lo vedrai. Sarò parecchio esposta mentre faccio quello che devo fare»

«Ti prego, Alex, dimmi che non è un piano folle come quelli che escogita Percy» mi pregò.

Lo guardai e non potei fare a meno di sorridere. «Be'... sono o non sono la sua ragazza?»

[5] 𝙐𝙣𝙗𝙤𝙪𝙣𝙙 » Percy JacksonWhere stories live. Discover now