Editoriale del 23/09/2020

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8 gare al termine della stagione, e Lewis Hamilton ormai ha a portata due tra i record più importanti della storia della Formula 1: il settimo titolo mondiale e il maggior numero di vittorie

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8 gare al termine della stagione, e Lewis Hamilton ormai ha a portata due tra i record più importanti della storia della Formula 1: il settimo titolo mondiale e il maggior numero di vittorie. Questo pareggiare i risultati sta azzerando completamente la distanza tra l'epoca in cui Michael Schumacher ha esordito e quella attuale, ma anche tra i due piloti. Divideremo l'articolo in due parti. Nella prima vediamo quante differenze ci sono state tra gli esordi dei due fuoriclasse, nella seconda faremo un confronto tra le statistiche.

1991 vs 2007 – Michael Schumacher esordisce a Spa nel 1991 con la Jordan, qualificandosi ottimamente settimo per poi ritirarsi dopo pochi metri per un guasto alla frizione. Il Gran Premio del Belgio di quell'anno però è l'undicesimo appuntamento della stagione, quindi il tedesco esordisce solamente nell'ultima parte dell'anno, peraltro su una macchina da metà classifica. Dopo Spa approderà alla Benetton per conquistare un 5° posto a Monza e due sesti posti in Portogallo e in Spagna, per finire con due ritiri in Australia e Giappone, chiudendo 14° in classifica generale con 4 punti. Hamilton invece esordisce nel 2007 sulla ben più performante McLaren, che avrebbe chiuso seconda nel Costruttori se non fosse stato per la spy-story. A differenza di Schumacher, Hamilton affronta il campionato sin dalla prima gara, in quel di Melbourne, partendo quarto e chiudendo sul podio. Non facciamo confronti tecnici né di punteggio (nel 1991 andavano a punti i primi 6, nel 2007 i primi 8), ma è comunque curioso il fatto che Hamilton abbia avuto sin da subito la possibilità di avere una macchina in grado di lottare per il titolo. Ad ogni modo è stato capace di sfiorare il titolo da rookie, perdendolo per un solo punto complice un errore clamoroso di strategia a Shanghai e alcuni errori e un problema al cambio a Interlagos.

STATISTICHE – Hamilton dopo l'ultima corsa si ritrova con 259 gran premi disputati, 90 vittorie, 158 podi, 3621 punti, 95 pole positions e 51 giri veloci. Schumacher invece ha 308 gran premi (307 partenze), 91 vittorie, 155 podi, 1566 punti, 68 poles e 77 giri veloci. Quindi l'unico record di Schumi che Hamilton non può battere quest'anno è quello dei giri veloci, ma siamo certi che sarà messo nel mirino a breve. Tra gli altri record per il britannico, dei quali riportiamo solo i più importanti, figurano il maggior numero di punti nella stagione di debutto (109) e maggior numero di punti in una stagione (413), 222 gran premi a punti, maggior numero di gare consecutive terminate a punti (42, peraltro estendibile il prossimo weekend), maggior numero di podi consecutivi dalla gara di debutto (9), maggior numero di vittorie partendo dalla pole position (56) e maggior numero di prime file in assoluto (153). Con Schumacher invece condivide il maggior numero di podi in una stagione (17, con anche Vettel), maggior numero di vittorie nello stesso Gran Premio e sullo stesso circuito (8 in Ungheria, mentre Schumacher ne ha 8 in Francia a Magny-Cours) e il maggior numero di pole position nello stesso Gran Premio e sullo stesso tracciato (8 in Australia, mentre Schumacher ne ha 8 Suzuka e Senna 8 sul circuito di Imola).

F1 2020 - La stagione finché ho avuto voglia di scrivereWhere stories live. Discover now