Sapeva a cosa andava in contro aprendosi con una sconosciuta. Quando ritornò nelle sue stanze, era deluso, furioso, ma soprattutto ferito nell'orgoglio. Quello era il punto debole di Ben: da quel momento in poi, il suo meccanismo di difesa sarebbe stato la vendetta.

*

Lunedì: il giorno tanto atteso era arrivato e Ben non poteva esserne meno entusiasta. Si svegliò presto e di malumore, e quando scese nella hall dell'albergo fu investito da una marea di persone impegnate nei preparativi dell'ultimo minuto. L'evento sarebbe iniziato nel tardo pomeriggio, ma già fuori dal Bittersweet si era creata una piccola folla di amanti della moda che pregavano il signor Nesbitt di farsi una foto con loro.

Quando le porte d'ingresso si aprirono e la sicurezza spuntava i nomi delle persone che si presentavano dalla lista o allontanava chi era senza biglietto, sia lo staff di Ben ché il team di Nesbitt erano un fascio di nervi. Prima di dare inizio, una rassegna stampa aspettava tutto il personale nella hall dell'albergo, così Ben si sistemò un'ultima volta e si avvicinò ai giornalisti seduti nella piccola platea improvvisata.

«Grazie a tutti di essere qui» iniziò, rivolgendo un grande sorriso ai giornalisti e alle telecamere, «è un vero piacere per noi del Bittersweet Hotel ospitare questo evento molto importante a casa nostra. Siamo pronti ad accogliere tutti gli ospiti, ma prima un ringraziamento speciale va al signor Nesbitt e alla signorina Thompson, senza i quali questo progetto non sarebbe riuscito».

Non ebbe bisogno di costringersi a pronunciare quel nome, fingere gli veniva così bene. Fece accomodare i due accanto a lui, strinse loro le mani e restò ad ascoltare le loro interviste fingendosi interessato ed emozionato. Nonostante avesse riconosciuto un iniziale segno di disagio nell'espressione di Deva, il bello non era ancora venuto: Ben aveva appena iniziato a divertirsi.

Dalla porta d'ingresso entrò una donna bionda e slanciata, avvolta in un lungo abito bianco e portando con sé il suo marchio distintivo: labbra dipinte di rosso fuoco. Ben ghignò soddisfatto e fece segno alla donna di sedersi nella sedia vuota al suo lato. Lei eseguì gli ordini raggiante, tenendo stressa una borsa Chanel vintage.

«Signori, permettetemi di presentarvi la mia accompagnatrice, la signorina Storm» quando pronunciò queste parole, il ragazzo si sentì percorrere da un brivido d'eccitazione lungo la schiena. Voleva vedere quanto Deva potesse resistere alla gelosia e non dovette aspettare a lungo, perché poco dopo quest'ultima si alzò dalla seduta e sparì tra la folla lungo il corridoio della sala conferenze.

Quando le interviste terminarono e la hall fu portata al suo stato originario, di Deva si erano perse le tracce. L'unico motivo per cui aveva invitato Crudelia era per fare impazzire Deva di gelosia, ma senza farsi vedere risultava un po' difficile. Decise di approfittare di un momento di distrazione della sua accompagnatrice per infiltrarsi finalmente nella sala conferenze, e quando fu dentro rimase inizialmente disorientato.

La stanza era quasi completamente buia, illuminata solo da piccole lampadine vicino le pareti, che scendevano dal tetto fino a dare luce alle fotografie e ai ritratti appesi. Al centro della stanza avevano costruito un corridoio luminoso, le cui pareti erano dei teli bianchi appesi come tende ai tubolari metallici e che occupava tutta la lunghezza della sala. All'ingresso di questo corridoio, Daniel sostava immobile per impedire l'ingresso. Quando Ben provò a chiedere spiegazioni, lui gli indicò il pavimento: le luci natalizie formavano un percorso con delle indicazioni da seguire prima di arrivare dentro le tende bianche.

Ben iniziò a seguire il percorso e si trovò davanti il primo poster che ritraeva una bellissima modella, sorridente, ben truccata e pettinata. Nella seconda fotografia, la ragazza non rideva più. Nella terza, un grosso livido spuntava sul suo collo. Man mano che avanzava, il volto della ragazza diventava sempre più spaventato, triste e tumefatto. Solo in quel momento Ben si accorse di non aver capito niente dell'evento che stava ospitando nel suo stesso albergo: si aspettava passerelle, borsette, e invece si trovò davanti una vera e propria denuncia sociale.

Bittersweet Hotel || Ben Barnes #ilsaporeditecontestWhere stories live. Discover now