CAPITOLO 50 - Family Secrets-

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CAPITOLO 50 – Family Secrets-

P. o. V. Charlie

Ebbene sì, io e Ashton partiamo alla volta di un matrimonio in Spagna, più precisamente a Barcellona. Lì, ci avrebbero raggiunto gli altri ragazzi per la tappa spagnola. Inoltre avevano deciso che, come regalo a mia cugina Lindsay e suo marito Robert, avrebbero fatto un’esibizione speciale. Solo per loro.

Qualche giorno prima mia mamma aveva mandato una mail a Zoe in cui chiedeva cortesemente che io andassi al matrimonio di mia cugina di secondo grado Lindsay. Era strano che mia madre non mi avesse avvertito di questo avvenimento direttamente, magari chiamandomi, magari le bastava così, semplicemente chiamare Zoe e avvertirla di questa imminente partenza. La cosa mi dispiace, magari, con la mia “rivoluzione interiore e caratteriale”, ci è rimasta male per il fatto che l’ho chiamata raramente …

Decisi quindi che era il caso di parlare con lei e raccontarle cosa mi succedeva  soprattutto i miei cambiamenti caratteriali.

-        Pronto? – disse una voce che non apparteneva a mia mamma

-        Pronto sono Charlie, volevo parlare con mia mamma Rosaline. – dissi

-        Oh, aspetta un attimo cara. Ti passo Cara. Penso tu debba sapere una cosa. – disse quella voce limpida, che si era trasformata in una voce preoccupata

-        G- Grazie. – dissi io

Mi aveva impaurito quella donna. Cosa era successo a mia mamma? Perché non me l’ha passata subito? Perché non mi è stato detto nulla prima?

-        Pronto, Charlie? – disse la voce che riconobbi subito come quella di Cara.

-        Sì, Cara, dimmi. Sono preoccupatissima. Cosa vuol dire che devo sapere una cosa? – dissi impaziente.

-        Beh, diciamo che tua mamma ha deciso di licenziarsi. Non ho capito bene perché. So solo che è tornata a vivere nella vostra vecchia casa.

No aspetta. Che cosa? Stiamo scherzando? Mia mamma? Si è appena licenziata? Dal migliore posto di lavoro che le sia mai stato offerto? No, è Impossibile. Non lo farebbe mai. La conosco troppo bene.

-        Non ci credo. Lei amava lavorare lì. Ma cosa è successo? Perché ha deciso di andarsene? E poi dove lavora adesso? – chiesi impaurita

Nel frattempo Ashton e Luke si erano avvicinati sentendomi preoccupata; probabilmente era il fatto che stavo camminando avanti e indietro nel corridoio.

Ashton mi mimò un “cosa è successo?”. Io misi il vivavoce in modo che sentissero la nostra conversazione.

-        Senti, non lo so. Era strana da un po’. Non penso sia cola nostra, magari le manchi. Sai, non chiamavi mai. Si lamentava spesso di quanto aveva bisogno di sentirti  vicino. – disse

Non so perché, ma mi sentii come se mi avesse pugnalato. So di aver sbagliato. Ma sentirselo dire è sempre peggio di rendersene conto da soli.

Luke rimase scioccato nel sentire la voce di sua mamma. Ma gli dissi di stare in silenzio.

-        So di aver sbagliato a non chiamarla, ma non penso che sia un motivo valido per andarsene da quella casa. Soprattutto sapendo che si sarebbe sentita ancora più sola, una volta tornata a casa. – dissi io

Non aveva più senso parlare con Cara. L’unica persona con cui devo ASSOLUTAMENTE  parlare è mia mamma. Luke e Cara possono parlare un’altra volta.

-        Comunque non è con te che devo parlare Cara. Grazie comunque per avermi avvertito – le dissi chiudendo la conversazione

-        Non devi ringraziarmi Charlotte. Anzi, salutami Luke per favore. Un bacio. Ciao. – disse

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