CAPITOLO 55 - I Really Don't Care-

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CAPITOLO 55 – I Really Don’t Care-

ATTENZIONE:

Da questo capitolo ho deciso di mettere nel capitolo un titolo di una canzone o un verso direttamente. Alcune volte potreste trovare riferimenti al titolo nel capitolo altre volte ne capirete solamente il senso.

P. o. V. Ashton

Vidi Charlotte piangere. Cosa è successo? Fino a ora era felice, adesso invece è in lacrime e io non posso proprio lasciare a metà una canzone per andare a consolarla.

Mi dispiace ma fino alla fine del concerto devo rimanere qui a suonare, lei può aspettare per ora.

-        Ash, cosa è successo a Charlie? – mi chiese Calum durante l’assolo di Luke

-        Non ne ho idea sinceramente. Io non le ho fatto nulla. – dissi io

-        Forse ho capito cosa ha. Penso che sia proprio per questo – e con questo tornò all’asta del microfono

Che cazzo vuol dire che è arrabbiata perché non ho fatto nulla?

-        Continua a cantare imbecille, non pensare a Charlotte. Abbiamo altri problemi al momento sinceramente.

Finita la canzone e, finito il concerto, pensai a quello che avevo fatto durante il concerto e a quello che avrebbe potuto far arrabbiare Charlotte.

La vidi in lontananza. La prima cosa che volevo fare era avvicinarmi a lei e parlarle, magari per capire. Nonostante tutti i miei sforzi per capire dove avessi sbagliato, ero arrivato alla conclusione di non capirci assolutamente niente di quello che provano le donne  e tantomeno cosa gli uomini possono fare per farsi perdonare. Qualunque fosse il problema.

Mi stavo avvicinando a lei e, neanche fossero spie, Natalie, Hannah e Emily vennero davanti a me sbarrandomi la strada.

-        Dove credi di andare? – mi disse acidamente Natalie

-        Visto che sta piangendo devo andarla a consolare. Visto che sono il suo ragazzo. – risposi io

-        Ragazzo? Questo dovresti chiederlo a lei! Non credo che dopo questo tu possa ancora considerarti un ragazzo impegnato. – mi disse Emily

Ecco una delle cose che odio delle donne. Invece che parlare con Charlotte, mi trovo davanti una schiera di amiche e donne che farebbero di tutto pur di affondare ogni singola tua sicurezza.

-        Allora, io sinceramente ho pensato a tutto quello che ho fatto durante il concerto, e non trovo nemmeno una cosa di sbagliato in tutto quello che ho fatto. – dissi io cercando in qualche modo di difendermi

-        Ah davvero? E se tu non hai fatto niente come tu sostieni, chi l’ha fatta piangere? – disse Hannah

-        Penso che lei possa ancora parlare senza che a prendere la parola siano le avvocate difensore come siete voi. Quindi adesso mi fate passare e mi fate andare a parlare con Charlotte. Visto e considerato che non sono nemmeno affari vostri. – dissi io

Vidi le loro facce impallidire. Probabilmente non si aspettavano una reazione del genere da parte mia. Capisco che le donne non si toccano nemmeno con un fiore, ma se mi infastidiscono non è colpa mia!

-        Ragazze lasciatelo. Ha bisogno di spiegazioni, anche se non dovrei essere io a dovergliele dare. – disse Charlotte acidamente

Ma hanno tutte il ciclo qui dentro? ci manca solo Zoe che ci sgrida per il casino nella camera d’albergo e siamo apposto.

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