CAPITOLO 11 - Notizie & Ansia-

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CAPITOLO 11 -  News & Ansia –

P.o.V. Charlotte

Mi suonò il cellulare. Proprio adesso che iniziava Geordie Shore? Madonna quanto è bello Gary!

Era Luke.

-       Sbrigati a parlare che Gary e Charlotte stanno litigando. – dissi rispondendo alla chiamata

-       Che cosa? Vabbè lasciamo stare. Incontriamoci tra mezz’ora al parco vicino casa. Io e i ragazzi ti dobbiamo parlare. – disse Luke in fretta

-       Ok va bene, ciao. – buttai giù.

Dovevo seguire quella puntata.

                                                                       ***

*mezz’ora dopo*

-       Ecco Charlie che arriva! – disse Micheal salutandomi con la mano

-       Ciao ragazzi come va? Luke va un po’ meglio? – chiesi rivolgendomi al biondino

Luke annuì dolcemente. Che tenero!

-       Di cosa volevate parlare di tanto importante da lasciarmi a metà episodio? – dissi

-       Allora .. hai presente chi è Zoe? – iniziò Ashton. Io annuii – ci ha chiamato e ha detto che sabato avremo un’intervista. Dovremo presentare la cantante di supporto del nostro tour. Quindi tu dovrai partecipare a questa intervista.

Aspetta. Ho sentito bene? Io ad un intervista? Era una bellissima notizia. Ma dovevo stare tranquilla.

-       Oddio davvero? Che bello! – dissi saltellando sul posto

-       Seriamente sei così tranquilla? Pensavamo ti saresti strappata tutti i capelli dalla preoccupazione! – disse Calum ridendo.

-       Non vi potete immaginare come sto in questo momento! – dissi

-       Che ore sono? – chiese Ash

-       Manca 10 alle 4. – disse

-       10 alle 4 hai detto? Cazzo devo andare a prendere Perla a scuola! – dissi mettendomi una mano sulla fronte.

-       Muoviti! Che poi mamma si arrabbia! Già è nervosa … - disse Luke ridendo

-       Vado vado. Grazie. – dissi avviandomi.

Presi la metro. Dopo 5 minuti arrivai alla fermata della Sydney Primary School, la principale scuola elementare della città. Arrivai appena in tempo per vedere uscire la bambina bionda che usciva.

Oggi si era fatta la coda di cavallo e aveva i pantaloni della tuta. Aveva avuto ginnastica.

-       Ciao Sophie! Ci vediamo domani! – disse salutando la moretta del compleanno – Charlie! Perché hai il fiatone? – chiese girandosi verso di me

-       Sì Perla. Ero uscita con i ragazzi e ho perso la cognizione del tempo. – dissi ridendo

Lei rise.

-       Sei una frana come baby-sitter lo sai? – chiese

-       Lo so Perla. Non girare il dito nella piaga che è meglio! – le risposi.

Prendemmo un taxi e andammo a casa.

-       Oggi devi andare a danza giusto? – chiesi per conferma

-       Sì. Alle 6. Oggi mi devi fare lo chignon. Mrs. Wallace vuole che sia perfetto.

-       D’accordo Perla, farò del mio meglio. Come sempre. – dissi prendendo un legamino azzurro e facendo una coda alta.

Mamma preparò 2 panini alla marmellata di fragole. Uno per me e uno per Perla per merenda.

-       Perla hai preso tutto? Hai il cellulare? Possiamo andare? – chiesi

Mancavano sempre 20 minuti alle 6 ma era abbastanza la scuola di danza: la Wallace Dance Academy. Era una delle più prestigiose scuole di danza della città. Si trovava dall’altra parte della città. Quindi decidemmo di prendere la metropolitana.

Cara aveva regalato a Perla il suo vecchio cellulare in modo da poterla tenere meglio d’occhio visti i suoi impegni di lavoro, a volte anche all’estero. Per sicurezza lo portava sempre.

Entrammo in metropolitana. Era molto affollata. Era la metropolitana principale della città. Tenevo per mano Perla. Anche se aveva 7 anni, mi sentivo più sicura.

Ma ad un certo punto sentii lasciare la presa di Perla. Subito mi preoccupai. La cercai ma non la trovavo. Guardai fuori dal finestrone del vagone e non la vidi. Dove si poteva essere cacciata?

La chiamai. Non rispondeva. Mi stava salendo l’ansia. Iniziai a chiedere a qualche passeggero se l’aveva vista. Tutti negavano.

La riprovai a chiamare. Continuava a non rispondere.

Poi la intravidi. Quella bambina con la crocchia di capelli biondi. Era seduta. Stavo per piangere.

Mi avvicinai e la presi per un braccio. Era la nostra fermata dovevamo scendere. Appena in tempo.

-       Dove eri finita? Mi hai fatto prendere un colpo! – le dissi guardandola negli occhi

-       Scusami Charlie, non l’ho fatto apposta, c’erano un sacco di persone. Ho visto un posto a sedere e mi ci sono seduta. – disse lei con gli occhi lucidi.

-       Dai va bene. Ma a cosa ti serve il cellulare se non lo senti? – le chiesi stavolta ridendo.

-       Non lo so. C’era confusione! Non ci ho nemmeno pensato! – disse alzando le mani al cielo

-       Andiamo che tra 10 minuti inizia la lezione e dobbiamo camminare un po’ – dissi prendendole la mano

Stavolta stetti attenta a non perderla di vista. Soprattutto mentre attraversavamo la strada.

Finalmente arrivammo alla scuola di danza e la salutai abbracciandola.

SPAZIO AUTRICE

Scusatemi se è un po' che non aggiorno ma non sono mai stata mai a casa in questi giorni.

Alcune lettrici su EFP mi hanno consigliato di mostrare la vita quotidiana di Charlie. Ho provato a farlo. Spero che vi piaccia il capitolo.

Fatemi sapere cosa ne pensate.

Un bacio

Ila:)

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