13. La perfetta famigliola felice

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Le minacce erano finite veloci come erano iniziate. Rose, con le mani un po' troppo poco ferme per una persona come lei, aveva seppellito il pugnale minaccioso tempo prima, lontano da lei, dalla casa, dalla sua famiglia. Ovviamente non aveva accennato a Tommy di esser stata seguita più di una volta, non gli aveva mai parlato della costante ansia che provava, non gli aveva esposto i suoi enormi dubbi su come stava andando la loro vita, Rose aveva semplicemente chinato il capo e cercato di adeguarsi.
Lucas era diventato il centro della vita di Rose, dedicava tutto il suo tempo a lui, districandosi tra il poco lavoro di ufficio che ancora le lasciavano fare e il bisogno di attenzioni del bambino. Quando Tommy tornava dal lavoro, le sue prime attenzioni andavano a Lucas, al suo ometto, e poi passava il resto della serata a cercare in tutti i modi di non rispondere a Rose riguardo alle domande della donna sull'affare coi russi e su qualsiasi affare che avrebbe potuto farla cacciare nei guai, se avesse deciso di fare un colpo di testa.
Tommy non è stupido, si vede che Rose ha qualcosa che non va, che non sta bene, che si sente un po' persa, ma non si può più tornare indietro. Forse però non ha ancora compreso che Rose, sua moglie, la sua migliore amica, la ragazzina spensierata e la sicaria con le mani sporche di sangue, sta venendo sempre di più inghiottita in una voragine oscura, in un'oblio indefinito causato dalla sua stessa testa, scombussolata dai traumi di una vita.
E così, tra il lavoro e una vita sbagliata, anche il rapporto tra Tommy e Rose sta cambiando: l'amore, quello morboso e completamente insano che sanno di provare l'uno per l'altro, è sempre lì, sempre presente, in qualche modo forse intossicante, ma i piccoli gesti, le nottate passate a fare l'amore, gli sguardi, si stanno diradando sempre di più.

Un giorno Thomas torna a casa più trafelato che mai, sale in camera di Lucas più velocemente che può, gli occhi strabuzzati e il cuore che galoppa nel petto, scosta il cuscino del piccolo con un sussulto. Nasconde qualcosa dietro alla schiena, non vuole dire a Rose di cosa di tratti, ma è così cadaverico e tremante che Rose non sa come reagire. Fa un piccolo sospiro, si stringe nelle spalle e non riesce a trovare la rabbia che le servirebbe per affrontare Thomas.
"I russi?" domanda Rose a bruciapelo, la disperazione nello sguardo e una consapevolezza dolorosa.
"Si." Le risponde secco Tommy, scansandola, riprendendosi di botto dalle emozioni appena provate. Rose si volta per seguirlo, per tentare di consolarlo, vorrebbe davvero aiutarlo, vorrebbe che lui le parlasse della situazione, che ideassero un piano insieme. Vorrebbe affiancarlo, proteggerlo, sparare in testa a chiunque voglia fargli del male.
"Hai sentito qualcuno? Nessun rumore? Niente di niente?" le domanda di colpo Tommy, arrestando la sua corsa per la casa.
Rose arrossisce appena, si sente malissimo per non essersi accorta che qualcuno è entrato in casa sua ed è arrivato fin in camera del bambino. Dove sono finiti i famosi sensi da mamma, sopratutto dove è sprofondato il suo sesto senso da sicaria incallita? Fino a qualche anno prima sarebbe stato un suicidio inconsapevole, addentrarsi in casa sua. Si sarebbe finiti a giocare a gatto e topo e morti col corpo pieno di buchi.
"Mi sono addormentata oggi, non so nemmeno come. Ero così stanca Tommy, c'erano le domestiche in casa, e non ce l'ho fatta a restare a vegliare su Lucas."
Tommy sembra volerla attaccare, ma poi serra la mascella e la abbraccia, le dà un bacio, realizza che non la vuole incolpare. Non può.
Così la stringe ancora di più, le prende il viso tra le mani e la guarda in quei suoi occhi stupendi.
La ama, la ama tanto, nonostante tutto.
Ma in quegli occhi belli e spenti non vede più alcuna traccia della Rose con cui è cresciuto e di cui si è innamorato da bambino. Un po' si sente in colpa per questo, forse dovrebbe darle più attenzioni, forse non dovrebbe essere così protettivo, ma stanno succedendo miliardi di cose che lo fanno vivere in uno stato di angoscia e terrore che influenza anche il loro rapporto.Sembra che gli siano sempre un passo avanti, è snervante.
Tommy accarezza il viso di Rose, le lascia piccoli baci, la ammira: è sempre bella.
"Dai, vieni, andiamo a sdraiarci."
Si spoglia, toglie il completo e le armi, fa appoggiare Rose sul suo petto. Le sfiora i capelli, se la stringe addosso.
La sua Rose. Le sembra indifesa come non lo è mai stata, fragile. Le sembra priva di tutta quella forza d'animo che la contraddistingueva.
"Agatha Rose, sei una madre perfetta, non dubitarne mai" le sussurra.
Il bambino piange, Tommy si alza per portarlo nel letto con loro. Lucas guarda mamma e papà, agita le manine con un sorriso enorme, felice di averli lì entrambi solo per lui. Apre la bocca, fa qualche suono, afferra il dito di Rose e ride quando lei lo solleva in aria e poi se lo stringe al petto. Si siede sulla pancia della sua mamma, le mette una mano sul viso e le pasticcia le guance. Rose ridacchia, facendo finta di mangiargli un ditino.
"Mamma!" dice Lucas, battendo le manine dopo averle tolte dalle labbra di Rose. È la prima parola che ha imparato, Rose la prima volta si è emozionata così tanto, fiera del suo ometto, da scoppiare a piangere.
Tommy continua a cercare di far dire al bambino papà e Lucas gli va addosso, riservandogli lo stesso trattamento riservato a Rose. Con un sospiro felice, il bambino si appoggia sul petto di Tommy socchiudendo gli occhietti.
"Pa-pa" grida scandendo bene le due sillabe, gli occhi che brillano di gioia mentre di accoccola ancora di più al petto di Tommy, che spalanca gli occhi con un sorriso enorme a colorargli il viso. Si gira verso Rose, stupefatto, continuando a coccolare il suo ometto.
"Hai sentito amore?-" mormora lo Shelby a corto di parole "- Hai sentito? Ha detto papà!"
Rose annuisce entusiasta, di avvicina ai suoi due uomini e li circonda con un braccio.
Se non fosse per il sangue, la morte, le pallottole, le minacce, i ricatti e i soldi sporchi, sarebbero proprio una perfetta famigliola felice.

Whiskey e Sigarette - La chiamavano Rose [Tommy Shelby Ff]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora