Strane lettere ed incontri

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Ginny

"Mia cara ginny,

Non posso rivelarti la mia        identità se tu non accetterai ciò,
Ma mi chiedevo se ci potessimo incontrare nel giardino di casa tua sta sera alle 19, ti porterò in un posto segreto, puoi farti accompagnare da una persona a te cara se non ti fidi, ma sappi che non voglio farti del male, voglio solo farti una proposta.
Spero col cuore che tu accetti.

                                           -A "

Ginny aveva ricevuto quella lettera da uno sconosciuto, non sapeva di chi fosse ma era uno studente di Hogwarts. Aveva detto che poteva portare una persona in caso di necessità e lei aveva scelto hermione.
G:"Herm puoi venire un attimo qui?"
He:"Ok!"
Hermione soggiornava alla tana per qualche giorno, in modo tale da far compagnia a Ron.

He:"Cosa mi volevi dire gin?"
G:"Ho ricevuto questa lettera da una persona anonima, che mi deve chiedere una cosa, e ha detto che posso chiedere ad una persona di accompagnarmi per sicurezza, dato che magari non mi fido."
H:"Perme va bene, ma dovremo essere molto caute."

Qualche ora prima

H:"Herm, e se mi dice di no?"
He:"Harry calmati, è una lettera anonima, se ti dice di no puoi sempre chiederglielo di persona, e poi può portare qualcuno, non è stupida, capirà che non sei una persona pericolosa."
H:"E se porta Ron?"
He:"non porta Ron, te lo dico io, lei odia suo fratello quando si mette in mezzo alla sua vita. "
H:"Hai ragione, e se la lettera non arriva?"
He:"HARRY JAMES POTTER INVIA QUELLA STRAMALEDETTISSIMA LETTERA O GIURO SU MORGANA CHE TI SCHIANTO E TI BRUCIO LA FIREBOLT!!!"
E così Harry ubbidì alla riccia, a quanto pare per far risavire un potter servivano solo le minacce di morte.

Quella sera.

G:"Herm, cosa mi metto?!" Urlò furiosamente la rossa
He:"Gin, che ne dici di questa gonna e questa maglietta? E poi la giacca che da freddo."
G:"Herm, l'hai detto tu che fa freddo, metto i pantaloni di jeans attillati, una camicia e un maglione, così non sentirò freddo, e ovviamente la giacca."

Una volta pronta ginny si diresse in giardino e rimase lì a guardare il tramonto mentre hermione, nascosta dietro un albero, faceva finta di fare la guardia.

Ad un certo punto sentì una persona abbracciarla, e non fece in tempo a girarsi che era già stata bendata, ma lei conosceva quelle braccia,  le davano sicurezza e forza, le amava, ad un certo punto si ricordò :
G:"Harry "
Disse la rossa in un soffio prima di smaterializzarsi.

Harry"

Ancora non ci credeva, ma era certa che fosse lui.

Il ragazzo, ancora dietro di lei le tolse la benda, si trovavano vicino ad un lago ghiacciato tra le montagne, sotto un albero spoglio erano state sistemate delle calde coperte con cuscini e cesti da picnic compresi, ginny era stupita dal fatto che Harry avesse fatto tutto questo per lei.

Mentre la ragazza si perdeva in riflessioni di questo tipo, candidi fiocchi di neve erano cominciati a cadere dal cielo, ricoprendo il prato di un manto bianco, e rendendo quello spettacolo ancora più bello e lucente alla luce del sole che lanciava il suo ultimo sguardo sulla terra prima di eclissarsi per una notte intera lasciando il posto alla grande luna piena di quella sera e alle stelle che la contornavano come gioielli del cielo.

Harry l'aveva accompagnata fino alle coperte, e subito si era sentita al caldo, come se ci fosse un fuoco scoppiettante vicino a lei, come se la fredda e pungente aria della notte fosse stata risucchiata.

Si sentiva come a casa.

G:"Harry i-io..."
H:"Shhh, non c'è bisogno di parlare ora."
Il moro la zittì e i due non parlarono per dieci minuti buoni ammirando li spettacolo che si trovava davanti ai loro occhi.

G:"Harry, ma perché hai fatto questo?"
H:"Ti volevo chiedere una cosa, ma tutto a tempo debito. Ora però una domanda te la pongo io: perché quando ti ho abbracciata mi hai riconosciuto? Non ti sei irrigidita, o meglio, lo hai fatto solo per un secondo, poi ti sei rilassata."
La rossa arrossì leggermente sulle guance.
G:"Mi sono ricordata quando mi hai abbracciata e così ho capito. "

I due stettero ancora in silenzio, ma questa vera fu Harry il primo a spezzarlo:
H:"Hai fame?"
G:"Io ho sempre fame, potter"
H:"Non si direbbe molto sai, Weasley?"
G:"Sta zitto che è meglio."
H:"Calma..."

I due si fissarono negli occhi con sguardo di sfida, per poi assumere uno sguardo divertito, caratterizzato da un ghigno impertinente che spesso si formava sul viso di alcuni ragazzi dai capelli corvini perennemente spettinati e su certe rosse che in quel momento stavano con loro.

H:"Allora mangiamo?"
G:"Va bene"

Il moro e la rossa presero a mangiare finché ginny non realizzò una cosa: lei non sentiva freddo perché effettivamente era stato fatto un incantesimo di protezione dal clima esterno e Dio solo sa quale altro, ma quelli erano incantesimi da M.A.G.O, quindi non poteva averli fatti Harry, non molto incline allo studio.

Hermione!

Ovvio era stata lei che sapeva tutto e ben le aveva comunicato neanche il minimo dettaglio
G:"Brutta..." disse ginny in un soffio
H:"Mmm?"
G:"Hermione sapeva tutto, eravate 'complici' ammettilo!"
Harry assunse uno sguardo spaventato e anche... sorpreso! Quella ragazza era dotata di un'immensa perspicacia.
H:"Sì..." replicò infine debolmente il ragazzo, la rossa ghignò.
H:"Scusa ma tu come l'hai capito?"
G:"Vedi, io sulle coperte non sento freddo, mentre invece se vado sulla sponda del lago sì, ciò mi fa supporre che ci sia qualche incantesimo protettivo che non ci fa sentire freddo. E questi incantesimi sono da M.A.G.O. e, senza offesa, ne tu ne mio fratello sareste in grado di farli, solo Herm può." Rispose semplicemente ginny
H:"E brava la ragazza!" Esclamo infine Harry.

Rimasero per la terza volta minimo in silenzio quella sera finché sul volto del moro non si formò il famoso sorriso impertinente che faceva impazzire tutte le ragazze di Hogwarts e che aveva ampiamente ereditato dal padre.

H:"Ti va un giro sulla scopa?"
G:"Eh?" Lo guardò stralunata ginny
H:"Accio scope"
E così la firebolt di Harry e la tornado di ginny vennero appellate da Harry.

I due ragazzi si sistemarono e poi sorvolarono il lago ghiacciato, che risplendeva alla luce della luna, con estrema tranquillità.
H:"Beh, credo che sia arrivato il momento di svelarti il perché di tutto questo." Il moro prese un respiro profondo
H:"Verresti al ballo di natale con me?"
La rossa era di sasso, era già un miracolo che non fosse caduta dalla scopa, Harry, aveva fatto tutto questo per chiederle di andare ad un semplice ballo di natale! Lei avrebbe accettato anche se gliel'avesse chiesto di fretta uscendo dalla sala comune di Grifondoro, non sapeva che dire e intanto il moro era estremamente nervoso e si passava la mano tra i capelli come suo padre ogni cinque secondi.

G:"Sì Harry, ovvio che vengo con te!"
H:"Davvero?"
G:"Hai fatto tutto questo per me Harry, solo per chiedermi una cosa così banale, e l'hai chiesta a me, e non alle altre mille ragazze della scuola che ti sbavano dietro."
H:"Gin, tu non sei come le altre chiaro? E poi non voglio trascorrere la mia serata con un cane appiccicato dietro!" E i due ragazzi scoppiarono a ridere.

Senza rendersene conto si stavano avvicinando sempre di più tra di loro, finché i loro nasi non arrivarono a sfiorarsi, si guardarono negli occhi per una manciata di secondi che sembrava quasi interminabile per loro, stavano per far combaciare perfettamente le loro labbra quando una scintilla nel cielo non attirò la loro attenzione: una stella cadente.

H:"esprimi un desiderio" disse Harry in un soffio, e i due non seppero mai che inconsciamente, desideravano la stessa cosa.

E se nulla fosse mai successo? || HinnyWhere stories live. Discover now