Epilogo

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Le campane suonavano con allegria annunciando il lieto matrimonio di Harry e ginny. Il 2 maggio era un buon giorno per sposarsi.

Quella mattina i due sposi si erano alzati con due sorrisi nervosi sul volto dopo una notte di sonno ad intermittenza.

Il loro testimone, ron, o la loro damigella d'onore, hermione, li aveva aiutati a prepararsi e li aveva calmati nei momenti d'ansia, e ora si trovavano lì, in chiesa, pronti per celebrare uno dei giorni più importanti della loro vita.

Harry era in piedi sugli scalini dell'altare con le gambe che tremavano e la mano di Ron appoggiata sulla spalla per rassicurarlo. Gli invitati avevano già preso posto e un chiacchiericcio si diffondeva per le pareti dell'edificio di mattoni decorato a festa da gigli e iris.

La marcia nuziale prese a suonare e tutti gli invitati si alzarono voltandosi verso le porte della chiesa.

Ad una ad una le damigelle sfilarono lanciando petali finché non entrò hermione, splendida nel suo abito dorato, che fece imbambolare ron.

Quando ginny entrò dalle porte della chiesa, raggiante, a Harry si bloccò il respiro. Il lungo abito bianco aveva lo scollo a cuore ed era libero dalle maniche, si stringeva leggermente sui fianchi poi si allargava all'altezza delle ginocchia creando un un'effetto a sirena. Il tessuto bianco semplice era cosparso da brillantini dorati e nei capelli vermigli era posata dolcemente una corona dorata a cui era attaccato il velo. Tra le mani curate stringeva il bouquet di gigli e iris uguali a quelli sulle pareti.

La ragazza salì sull'altare davanti alle damigelle stringendo la mano del suo ormai quasi sposo.

Il prete iniziò il suo discorso a cui i due sposi non prestarono attenzione troppo occupati a guardarsi negli occhi e a leggersi l'anima.

I fatidici "lo voglio" vennero detti quasi in un sussurro ma furono più rumorosi di un urlo suggellando il legame che già c'era tra i due e rinforzandolo sempre di più facendo sperare a tutti i giovani presenti di trovare un amore come quello, indelebile e senza confini.

Una volta terminata la cerimonia i due neosposi corsero via, fuori dalla chiesa, sorridenti e bombardati da petali di fiori e chicchi di riso per augurare buona fortuna al matrimonio. Fortuna che in realtà non serviva.

Nel corso degli anni i due continuarono a ricordare quel giorno e a sorridere felici perché, quell'amore che li aveva legati fin dal primo istante, non era mai diminuito e non era mai mutato.

The End

E se nulla fosse mai successo? || HinnyWhere stories live. Discover now