4

5 0 0
                                    


                                                                        agosto 2020

                                                                   DIALOGO FUORI

Lasciando andare il freno... è così che ho imparato a guidare. Le prime volte la pianta del piede pareva incollata a quel pedale che mi aiutava a non far sciocchezze. Io mica gliela voglio sbocciare l'auto al mio papà. E a fianco a me c'era mio fratello. In quel parcheggio semi deserto di zona San Siro lui a dirmi di fare questo e quello. Io che dentro sapevo tutto. Sì, insomma sentivo che ce la potevo fare. E che ci vuole mi ero ripetuta per mesi. Poi arrivata all'alba dei 18 sento lui che mi offre del tempo. Un fratello- angelo per certi versi. Lasciamo stare gli altri e concentriamoci su quei versi che fan sorridere. Attenta a quel che sto facendo coi piedi e con quel cambio lì e le parole di lui, non mi accorgo che il piede proprio pare adesivizzato sul pedale che mi assicura zero danni.

-Vuoi mollar sto freno o no!!!

E a volte ci vuole un tono secco e un rimprovero, ci sta. Così eccomi a mollare e fare ciò che mi è stato detto.

-Lascia andare!

In quanti a dar suggerimenti. Quanti che sono coloro che amano aiutare. Tu te ne accorgi? No?

In effetti tutto dipende dalle condizioni. Se queste ci sono... e se non ci sono si aspetta che si creino.

E quando si creano?

Quando sono pronta per osservarle...

Sono disponibile e aperta a ricevere aiuto? Lo sono davvero?

Per esempio io non sono stata molto dell'idea di essere aiutata per tanto e tanto del mio tempo. Volevo arrivarci su tante cose da sola.

Se me ne fossi resa conto sarebbe stato tutto un poco più semplice. Ehm chi lo dice che la vita è semplice?

Quanti colpi che ho dovuto prendere fino a che un giorno e poi un altro mi accorgo di tenere il piede sul freno. Ancora? Ma allora ancora non l'ho capita sta cosa? Pac, molla sto freno!!!

Mollare e lasciare andare è un'impresa e c'è tanto da lavorare. Tu che dici. Tu che leggi... hai voglia di scrivere una piccola, minuscola opinione? Sì? Oh! Ne sono felice, se non altro perché fa bene dire le cose. Buon cammino viandante.


                                                                 DIALOGO DENTRO

lui: Dico che faresti meglio a stare tranquilla.

Lei: Eccoti... In che senso Emme?

lui: Che cosa vuoi mollare. Tira sto freno che è meglio. Fermati e stai quieta. Che cosa vuoi, non ti basta quanto già sei cambiata? Ora finiscila e datti una regolata.

Lei: Ah, il solito tuo timore. Sai che mi stupisci? Sei ancora lì a rimuginare sul solito pensiero che mi capiti qualcosa? Possibile che non ti passa sta paura! Boh!

lui: Mettiti nei miei panni, questo che ti offro è il mio valido aiuto e tu ti lamenti e mi giudichi un cacasotto?

Lei: Che buffo quando te la prendi...

lui: Prendermela, non è questo. Sono preoccupato. Ti chiedo di essere cauta e stare tranquilla nel tuo, anziché trovare sempre nuovi modi per uscire dal seminato.

Lei: Che c'è di male nell'uscire dal solito. Amo uscire, mi conosci, no? Nello stesso posto mi piace sì stare, tuttavia amo esplorare e conoscere e imparare. E cosa c'è di meglio di esplorare nuovi confini... i miei?

lui: Icaro si è fatto male...

Lei: Ha ha, bella questa, in effetti dentro c'è luce e chissà quanta che ce n'è. Un sole dentro! Oh, grazie, non ci avevo pensato. Comunque faccio attenzione e tu dal canto tuo sei sempre così accorto e mi dai una mano. Noi due insieme, che coppia eh?

lui: Dai, ora vai a dormire che domani entri mezz'ora prima.

Lei: Già, che farei senza te, un freno incorporato... bella questa!

lui: Forza, muoviti e finiscila con questo prendermi per il naso. Buon sonno stellina.

Lei: Buon sonno Emme!


                                                                    DIALOGO FUORI

E' ora, s'è fatto veramente tardi e le sette ore di sonno se non mi muovo me le scordo. Quindi a proposito di uscire dal solito lasciando andare freni e misure standard... che ne pensi? Da che ci metto un po' di impegno, per quanto mi riguarda mi piace. Quando ho un dubbio chiedo e se non mi rendo conto che quello che ho sentito scivolare nei pensieri è proprio un dubbio me ne accorgo dopo poco. Ehm, puntuale come un orologio svizzero, tutto si articola affinché io me ne accorga e mi dica ... caspita dovevo chiedere! Tang, così dopo una nuova botta ecco che qualcosa in più mi entra. Un nuovo lasciapassare per uscire dal solito pensare e pensare. Dico le cose e mi sento meglio. La cosa bella è che più mi alleno a dirle e più queste escono fluide e sorridenti, così che evito di indispettire il prossimo.

Buona notte viandante. Sogni dorati!

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 15, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

STORIE IN (e fuori) Scena= Pagina del lunedìDove le storie prendono vita. Scoprilo ora