Infanzia

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Oggi è il cosiddetto quinto giorno di terapia. Siete curiosi di sapere come sto? Beh vi stupirete a sentire quello che ho da dirvi.
Ultimamente sento come qualcosa che si sta muovendo dentro di me (e non parlo dello stomaco). Sento un'energia positiva che affiora piano piano.

Durante questo periodo ho riflettuto attentamente su me stesso e ho scoperto che se voglio posso migliorare.
Da dove viene tutta questa convinzione?
Dalle pochissime persone che mi capiscono, che non giudicano dalle apparenze ma ti supportano fino in fondo. Per questo voglio cogliere l'occasione per ringraziarle di cuore.

Prima che si esaurisca questa brezza di positività voglio parlare per la prima volta di un'argomento che è, come dire, neutrale: l'Infanzia.

Tutti abbiamo passato l'infanzia e dal mio punto di vista è stato il periodo più bello della mia vita. Ho molti ricordi legati a quel periodo, ricordi felici di quando spensierato mi divertivo a modo mio senza essere giudicato.

Ricordo le passeggiate pomeridiane accompagnate dagli svaghi nelle aree giochi.

Ricordo quando giocavo nel cortile con gli amici.

Ricordo che ero felice.

Ricordo in particolare il Natale. Quando addobbavo l'albero con i miei genitori, non era un albero particolarmente grande ma ero felice lo stesso. Solo ora mi accorgo del motivo. A me non interessava l'albero in sé ma le emozioni di felicità che suscitava guardarlo e guardare la città notturna tempestata di luci natalizie.

Qualche settimana fa lessi questa frase “Non preoccuparti della dimensione del tuo albero di Natale. Agli occhi di un bambino sono tutti alti 10 metri". Larry Wilde aveva proprio colto nel segno.

Ora come ora non esiste più l'infanzia di una volta. Adesso i bambini hanno già un telefonino e si "divertono" a scattarsi i selfie con centinaia di filtri su insta.
Ogni volta che vedo un bambino con un'Iphone in mano, penso che la mia infanzia passata a citofonare agli amici per scendere a giocare, non la cambierei per nulla al mondo.

Amo la mia infanzia e vorrei tornare bambino e so per certo che anche voi sotto sotto sentite la mancanza di un periodo così felice.

Non ho molto da aggiungere, come ho detto prima questo capitolo serviva a sollevarmi il morale...e devo dire che mi sento bene.
Tuttavia non dovete assolutamente pensare che sia tutto finito...no manca ancora molto. Provo ancora tanto dolore e come una ferita ha bisogno di tempo per rimarginarsi io ho bisogno di altrettanto tempo per rialzarmi.
Non so quando mi rifarò sentire, quello che so è che la prossima volta andrà meglio di questa perché ho conosciuto una nuova parola...speranza.

Pensieri NegativiTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon