la PRIGIONIERA di Azcaban

rivelazioni e sentimenti

Albus: Minerva invia un gufo ad Azcaban, scopriranno che gli manca un detenuto.

Minerva: subito.

Albus: Severus tieni d'occhio il signor Crouch.

Piton: certo.

Disse, Piton premendo la punta della sua bacchetta sulla guancia scavata di Barty.
Intanto la McGonagall, Silente e Harry erano già andati via dalla stanza così scelsi di fare prendere un infarto a Piton.

Io: Severus, tutto da solo, in una stanza con un mangiamorte leale, e con un'altra dietro e con una sola bacchetta, che ora hai contro il nostro povero Barty.

Piton: chi sei?

Io: chi sono io? Semplice, colei che ha programmato questo giorno da un'eternità, e che oggi ha contribuito a far resuscitare il signore Oscuro.

Piton: chi sei? Alissa?

Io: indovinato, STUPERFICIUM! Ciao ciao Severus.

Dissi per poi farlo svenire. Col mio bel faccino davanti con il mio solito ghigno maligno e da serpeverde che sono.

Io: pure farti beccare da un 14enne. Che umiliazione.

Barty: ora sono in debito con te, grazie Ali.

Io: prego Bartemius. Andiamo ci attende il padrone, vuole rincompensarti per i servigi fatti in sua assenza come ha fatto già con me, Bella, Evan, Theo e i fratelli Lestrange.

Barty: allora andiamo!

Disse elettrizzato all'idea di essere ricompensato dal signore Oscuro in persona. Così io rido per poi prenderlo per mano e dirigerlo con me verso la finestra sul parco di Hogwarts, da cui prima ero entrata di soppiatto. Lo stesso lo facciamo per scendere, saltando. Poi ci dirigiamo verso la foresta proibita, e superiamo la barriera protettiva con parecchi schiantesimi e magia oscura. Appena fuori ci smaterializziamo al Malfoy Manor, e lì troviamo il signore Oscuro e tutti i suoi seguaci ad aspettarci. Appena mi vedono si tranquillizzano e quando vedono Barty esultano per lui.

Lord Voldemort: Barty, per i tuoi servigi compiuti in mia assenza io ti rincompenso. Con fini e onori.

Barty: grazie, padrone, ma la mia ricompensa più grande è stata proprio riuscire a farvi ritornare mio signore.

Che leccaculo, "la mia ricompensa più grande è stata farvi ritornare" ma sentitelo il piano è il mio, chi gli ha dato l'idea di trasformarsi in Moody io. È uno sfruttatore.

Lord Voldemort: la tua lealtà è ammirevole Barty!

Se se.

Barty: grazie padrone.

Leccaculo del cazzo.

Lord Voldemort: Alissa, mostra a Barty la sua stanza.

Disse rivolgendosi a me.

Io: certamente, mio padrone.

Dissi inchinandomi.

Io: seguimi, Bartemius.

Dissi seria.

Barty: mi chiamo Bartemius, lo so, ma preferisco farmi chiamare Barty da tutti, anche da te, principessa.

Io a questo nomignolo gli ho puntato la bacchetta sotto il suo mento, per minacciarlo.

Io: NON. OSARE. MAI. PIÙ. A. CHIAMARMI. PRINCIPESSA. OK. BARTEMIUS. Sono stata abbastanza chiara.

Barty: cristallina, Alissa.

Io: questa è la tua stanza, quello è il tuo bagno in camera e quella la cabina armadio, se vuoi qualcosa chiedi agli elfi domestici. Se hai problemi quella è la mia stanza. Ciao.

Dissi allontanandomi da lui. Ma non per molto visto che mi prende in braccio e mi butta sul suo letto, è così morbido. L'unica pecca è che lui si è posizionato proprio sopra di me. Le sue intenzioni sono molto vane, visto che io non farò nulla con lui. Hahaha sono proprio crudele.

Io: Bartemius, cosa stai facendo?

Intanto che lui mi inizia a baciare il collo io esploro la stanza con lo sguardo, visto che ho un rimbambito addosso, che koala spostati.

È una bella stanza, sui colori del nero e dell'argento, molto bella e accogliente.

Tutto il contrario della mia, che è sui colori del verde e le sue sfumature con i quadri e gli stemmi di serpeverde, ai muri.
Tornando a noi, Barty, sta cercando di invogliarmi a ricambiare ai baci e alle carezze che mi dona, ma io non ricambio perché io non lo voglio e perché io sono insensibile a quel sentimento "l'amore" è inutile.

Barty: perché non ricambi.

Mi chiese ancora sopra di me. Così decido di rispondergli.

Io: è semplice Bartemius, io non provo questo genere di sentimenti, non solo con te, ma con tutti. Da quando sono arrivata ad Azcaban. Ho vissuto così, senza amore, così non so cos'è e se non so cos'è non posso provarlo.