8) La tazza di Derek

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Capitolo 8

Renee's Pov
"Quindi mi stai dicendo che i tuoi ti hanno mandato a vivere qui in Florida perché in Italia sembravi una morta vivente." riassume Musad "E che, nella scuola in cui vai, hai ritrovato il ragazzo che ti ha reso un inferno le medie".

"Esattamente!" dico addentando il mio panino.

"Hai una storia più interessante della mia… Comunque dovresti parlargli, per chiarire che non può più trattarti come faceva prima" mi consiglia mentre taglia i pomodori.

"Mi riderà in faccia di sicuro" dico immaginando la scena.

"Allora potresti comportarti come sta facendo lui" propone Musad.

"Dovrei comportarmi come un maschio?"

"No" ride "Mi hai detto che adesso si comporta come se nulla fosse e che addirittura è gentile con te. Potresti farlo anche tu, prova a perdonarlo"

Perdonarlo…

"Forse hai ragione…" dico andando a buttare la carta "Però è davvero difficile fare finta di niente".

Sarebbe come cancellare tre anni della mia vita pieni di prese in giro e insulti.

"Non ho detto che sarà facile, ma è la cosa giusta da fare. Se proprio vuoi insultarlo fallo nella tua mente" dice lui.

"Dovresti fare lo psicologo invece del venditore ambulante" dico mentre mi metto lo zaino in spalla.

"Peccato che ho solo una laurea in giurisprudenza" dice mentre mi allontano "Promettimi che non lo insulterai".

"Te lo prometto" dico "Tanto non l'avrei mai fatto".

Bugia colossale… Nemmeno Musad ci crede.

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Tiro fuori le chiavi dallo zaino e apro la porta.

Per quanto vorrei cambiare il portachiavi a forma di nota musicale mi dispiacerebbe ferire Derek.

Poso lo zaino a terra e vado in cucina a prendere un po' d'acqua. Anche se ormai è ottobre, il caldo si fa ancora sentire.

Prendo il bicchiere e noto che c'è qualcosa che si muove dall'altra parte dell'isola della cucina.
Mi avvicino lentamente per capire di cosa si tratta e quasi mi cade il bicchiere dallo spavento. Accovacciata per terra c'è Alya mentre raccoglie disperatamente dei cocci di una tazza che probabilmente gli è caduta.

"Oh menomale, sei tu" dice lei alzando lo sguardo da terra.

Chi pensava che fossi?

"Ho rotto la tazza preferita di Derek" dice mostrandomi i cocci "Sto ancora cercando il pezzo del manico, mi andresti a prendere la colla? È dentro quel cassetto" dice indicando il mobile vicino alla porta.

Vado a prenderla di corsa e gliela passo. Nonostante tutti i nostri sforzi non riusciamo a svitare il tappo, è come incollato al tubetto.

"Allora…" dice Alya passandomi dei soldi dal portafoglio "Potresti andare a prendere un tubetto di colla al negozio qui vicino? Ti prego"

"Sì certo" dico.

"Derek dovrebbe arrivare tra qualche ora… Però se risolviamo questo problema subito mi va benissimo" dice lei presa dal panico mentre cerca il manico per terra.

"Potrei chiedere ai genitori di Alan, abitano qui vicino" dico prendendo le chiavi.

"Loro tornano la sera tardi e poi anche se fosse, Trisha non sa mantenere i segreti" dice gattonando per casa "Derek mi chiederà il divorzio… Dovrò andare a vivere sotto un ponte. È la seconda volta che rompo la sua tazza preferita".

Più segreti del previstoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora