Capitolo tredici:

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Mi svegliai abbracciata a Riley e sorrisi. Mi stropicciai gli occhi e poi mugugnai. «Buongiorno zombie.» asserì lui stiracchiandosi. Un risveglio gentile insomma. «Buongiorno anche a te ah!» dissi alzandomi dal letto. «Ma che ore sono?» continuai. Lui guardò il Casio che aveva al polso e sorrise «E' abbastanza presto da sgattaiolare sul divano senza farmi notare.» asserì sorridendo. Continuò a stiracchiarsi e portò le braccia in alto, così tanto da lasciarmi intravedere un pezzo di pelle ambrata e una 'V' ben definita. Scossi la testa per tornare seria e lo guardai «Già, forse dovresti.» dissi ridacchiando. Oh dio, stavo ridacchiando con Riley. «Già, forse dovrei.» disse facendomi un sorriso sornione. Si alzò e si diresse verso la porta, ma prima di uscire mi abbracciò. «Grazie Ari, di aver passato la notte con me.» diventai paonazza e lui capì il perché «Oh cioè, no. Non in quel senso. Oh dio, hai capito Aria!» disse ridendo. Feci altrettanto e aprì la porta «Sta' attento a non farti vedere da i tuoi.» lui fece un cenno e poi sparì nel corridoio buio. Chiusi la porta alle mie spalle e mi ci appoggiai, scivolando sul pavimento. Ero felice, si lo ero. Poi il mio telefono incominciò a suonare nel buio della mia stanza, gattonai verso il letto e lo presi, il mio cuore mancò un battito leggendo il nome sullo schermo 'Chris'.
Accettai la chiamata e risposi: «Ehi, come mai mi chiami a quest'ora?» gli chiesi fingendo la voce ancora assonnata. «Ciao amore, ti ho svegliata?» mi chiese preoccupato «No no, hai un tempismo assurdo, stavo per scendere giù a farmi un caffè.» ma perché stavo inventando scuse? «Alle sei e dieci del mattino?» mi chiese sbigottito. «Ahm, sì. Ieri sono andata a dormire presto e stamattina mi sono svegliata presto.» dissi gracchiando. «Tornare a casa tua ti fa così bene ahm?- Fece un risolino e poi riprese a parlare.-  io comunque sto accompagnando mio padre in Louisiana per un possibile contratto, volevo solo avvisarti okay? Adesso devo scappare, mi manchi tanto. Ti amo piccola.» «Ti amo anch'...»  e nel bel mezzo in cui lo dicevo mi chiuse il telefono in faccia. Sospirai e mi rimisi a letto. Perché a me Christopher non mancava?

Ritorno dagli occhi blu. [IN REVISIONE.]Where stories live. Discover now