Capitolo sette:

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Aria:

Dopo il funerale in casa di Chris l'aria era tesissima, facevo persino fatica a respirare. Anche il solo fatto di essere lì mi metteva in soggezione. Al funerale di Rosemary non c'era quasi nessuno, qualche amico d'infanzia, la sua migliore amica che piangeva in un modo fin troppo plateale. Quasi si tirava i capelli e si gettava per terra. Non fraintendetemi, posso capire benissimo il suo dolore, se Kim se ne andasse -E spero non succeda mai, anche se è inevitabile- anche io sarei del tutto fuori di me, ma sicuramente non farei tutto il casino che ha fatto lei. Ero chiusa in camera mentre il resto degli amici di Rosemary erano stati invitati per il rinfresco e Christopher e suo padre Terence ovviamente dovevano intrattenerli. Io avevo finto un leggero mal di pancia, e mi ero ritrata nella mia stanza. Stavo lì a leggere uno dei miei libri sperando che prima o poi mi sarei addormentata. Quando sentii qualcuno bussare feci finta di essere addormentata, ma sbriciai con l'occhio destro. 

Christopher entrò nella stanza e si allargò la cravatta, con il suo smoking era perfetto. I capelli leggermente tirati verso dietro, il volto stanco. Si tolse le scarpe e i calzini, e piegò tutto. Prese un pantalone da ginnastica e se lo infilò, lasciando il torace scoperto. I pantaloni gli cadevano perfettamente sui fianchi, e quell'accento di dominali lasciava a bocca aperta. Si scompigliò i capelli e si avvicinò lentamente a me, cercando di non fare rumore, mi sfilò il libro dalle mani, e lo poggiò sul comodino, mi sfilò i tacchi e allentò la camicetta, cercando di sfilarmela senza farmi svegliare. Feci finta di stiracchiarmi e aprii lentamente gli occhi. Circondai Chris con le braccia e lo strinsi a me. "Mi sei mancato" farfugliai, cercando di essere credibile. Lui mi sorrise dolcemente e incominciò a spogliarmi, lasciando baci su baci in ogni zona che le sue dita sfioravano. Mi slacciò la gonna lentamente e mi riempii le cosce di baci. Mi sentivo bruciare dentro. Gli presi le mani e gliele baciai dolcemente poi le posai sui miei fianchi. "Sei. Così. Dolce" gli sussurrai all'orecchio. Lui mi strinse forte a se e infilò i pollici negli elastici della mia biancheria intima, poi mi guardò negli occhi. Annuii dolcemente e lui me le sfilò, gettandole sul pavimento, poi mi strinse a se e mi slacciò il reggiseno, mi posò delicatamente sul letto, e mi guardò intensamente. "Sei bellissima, Aria." disse con convinzione. Il mio corpo fu subito ricoperto di brividi. Misi i pollici nell'elastico dei suoi pantaloni e li abbassai dolcemente, portando con essi anche la sua biancheria, gettai per terra il resto dei vestiti e posizionai le mie gambe sui suoi fianchi. Incominciò a baciarmi con decisione, mi accarezzava dolcemente con la lingua e mi sfiorava ovunque. Lo strinsi ancora più a me e lo accarezzai. Respirò lievemente, quasi un sussurro, poi mi penetrò dolcemente. Tutto il mio corpo si strinse intorno a lui, e sospirai dal piacere. In pochi secondi Chris incominciò a muoversi più velocemente, causando in me scosse mai provate. Continuò a baciarmi e a spingere. Altre poche spinte e arrivai al culmine dell'estasi. Il piacere riempì ogni singolo foro del mio corpo, urlai il suo nome e poco dopo lui venne insieme a me, stringendomi forte e sussurrandomi quanto mi amava. Fu bellissimo, quasi come la nostra prima volta. 

Mi guardò languidamente negli occhi e sospirò "Tutto è perfetto, con te." disse stringendomi ancora più forte. Gli sorrisi, lasciandoli teneri baci sul collo. "Tu sei perfetto." dissi baciandolo. "Mi hai aiutato a superare tutti i demoni della mia vita, mi sei stata accanto anche quando tutto in te urlava il contrario. Sei venuta qui a celebrare la morte di una persona che mi ha fatto solo del male, mi hai stretto la mano e mi hai sussurrato che non sarei mai stato solo. Mi hai reso la persona più felice del mondo. E io ti amo così tanto" mi disse fra una lacrime e l'altra. 

Lo cullai dolcemente fra le mie braccia, mentre gli accarezzavo i capelli e lo baciavo dolcemente. "Tu mi hai resa più forte di quanto io non mi sarei mai immaginata. Mi hai fatta star bene e mi sei stato sempre accanto. Non potrò mai ringraziarti abbastanza." gli dissi continuando a cullarlo fra le mie braccia. "Ti chiedo solo una cosa, Chris..." gli dissi. Lui mi guardò e poi annuì "Dimmi qualsiasi cosa tu voglia, qualsiasi." mi guardò ancora una volta "E io te la darò." continuò. 

Io lo guardai dolcemente e gli sorrisi. "Davvero, qualsiasi?" gli chiesi con occhi luccicanti. Cercavo di tenermi il più possibile le lacrime. Lui mi guardò dolcemente. "Sì, davvero." asserì 

"Ti prego, non lasciarmi mai andare." gli dissi incominciando a piangere. Lui baciò dolcemente le mie guance asciugandomi le lacrime, poi mi sorrise. "Non potrei mai lasciarti andare." 

Ritorno dagli occhi blu. [IN REVISIONE.]Where stories live. Discover now