V. Dieci motivi per cui ti odio

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«Allora è vero Rose?» domandò curiosa una voce dietro le spalle della ragazza che camminava a passo spedito per i corridoi di Hogwarts, più per cercare di seminarla che per reale ritardo.
Rose trovava insopportabile il fatto che ad Hogwarts le notizie girassero così velocemente, insomma la gente non aveva di meglio da fare?

«Quindi?» chiese ancora Tanya, raggiungendo la ragazza e cominciando a camminarle al fianco.
Evidentemente no.
«Non vedo come questo possa riguardarti, Tanya»sussurrò la rossa a denti stretti, tirando in seguito un sospiro di sollievo quando scorse l'aula di Trasfigurazione alla fine del corridoio.
Da quando aveva messo piede nella Sala Grande per fare colazione, Tanya non aveva fatto altro che tempestarla di domande riguardo lei e Lysander.
Non che Rose non si aspettasse di riceverne qualcuna, dopotutto erano giorni che lei lo ignorava ed era sicura che i diversi tentativi da parte di Lysander di bloccarla in ogni angolo della scuola non fossero passati inosservati, soprattutto a degli occhi attenti e curiosi come quelli di Tanya Vale.
Probabilmente non vedeva l'ora di estorcerle qualche informazione da poter rigirare tragicamente per la seconda edizione dell'Hogwarts Time, compresa di Rubrica delle Streghe.
Rose aveva deciso di ignorarla, se Tanya avesse voluto fare un articolo pieno di dettagli melodrammatici su una presunta rottura riguardo lei e Lysander, Rose non avrebbe certo contribuito. E poi, quella ragazza avrebbe dovuto davvero imparare a farsi gli affari suoi.

«Andiamo Rose! Voglio solo sapere cosa succede tra voi» mormorò dispiaciuta, posandole una mano sulla spalla e obbligandola a fermarsi.
«Ho visto che sono giorni che non vi parlate e ti vedo così giù» concluse facendosi più vicino a lei.
Se anche stesse utilizzando un tono che poteva apparire quasi interessato e realmente amareggiato, i suoi occhi verdi erano accesi e curiosi, tradendo da subito ciò che cercava di dimostrare.
Rose scosse la testa, liberandosi dalla sua presa e ricominciando a camminare.
Non si sarebbe fatta ingannare così, ormai conosceva Tanya e fare la parte della finta amica non avrebbe funzionato.
Subito dopo sentì uno sbuffo dietro le proprie spalle. Magari Tanya aveva deciso di arrendersi, pensò sollevata la giovane Weasley.
«Rose?» la richiamò poi la ragazza nuovamente.
«Che vuoi ancora?» domandò seccata, voltandosi verso di lei. «Tanya non ti dirò nulla, credo di essere stata..»
Click.
Il rumore di una fotocamera la fece fermare mentre, con gli occhi ridotti a due fessure, spostava lo sguardo dall'enorme chioma riccia di lei agli occhiali storti del ragazzino che si trovava al suo fianco.

Nigel Finnigan. Il tirapiedi di Tanya.
Era un ragazzino del secondo anno. Piuttosto piccolo e magrolino, portava dei grossi occhiali rotondi che spesso gli scivolavano sulla punta del naso e aveva una zazzera di capelli scuri sempre disordinati.
All'apparenza poteva sembrare un ragazzo innocuo ma dietro quell'esile figura si nascondeva una mente diabolica che scattava ogni volta che Tanya gli dava un ordine.
Dominique lo avrebbe definito uno stalker con i fiocchi.

«E con questa ti sei guadagnata la prima pagina! Ci vediamo ad Erbologia, 'Osie» cinguettò contenta Tanya prima di voltarsi e trotterellare via.
Rose prese un sospiro prima di varcare la soglia dell'aula di Trasfigurazione.
Quella giornata era decisamente partita con il piede sbagliato.

Scorpius Malfoy era una delle persone più fastidiose del pianeta e questo Rose non avrebbe mai smesso di pensarlo.
Soprattutto in quel momento mentre seduto svogliatamente sullo sedia teneva la mano rizzata in alto, guardandola con la coda dell'occhio divertito.
Sembrava ci trovasse gusto a farle saltare i nervi.
Rose scosse la testa, dopo aver lanciato uno sguardo ai ragazzi dalla tenuta verdeargento che circondavano il biondo e concentrò la sua attenzione sulla Professoressa Mcgranitt che si era improvvisamente zittita.
«Si, signorina Weasley?» domandò severa la donna, guardandola corrucciando la fronte.
«Credo che lei non stia prestando attenzione»continuò senza lasciarle il tempo di rispondere.
Rose voltò lo sguardo verso Malfoy e vide che il ragazzo la osservava con il suo solito sorriso mentre soddisfatto appoggiava la piuma sulla pergamena.
Evidentemente troppo presa a sperare che la Mcgranitt facesse intervenire lei e non Scorpius, come troppo spesso accadeva, non si era accorta che la lezione era andata avanti.
E che molto probabilmente era stato proprio lui a rispondere.
Era nuovamente pronta a concentrarsi sui suoi pensieri, cominciando a stilare una lista riguardo i dieci principali motivi per cui Scorpius Malfoy fosse uno degli esseri più irritanti della terra quando una leggera pressione sul braccio la riportò alla realtà.
Voltò il viso verso Albus che al suo fianco la stava guardando curioso. Probabilmente stupito dal fatto di averla trovata così poco interessata alle parole della Mcgranitt.

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