Cap. 10

20 1 0
                                    

Pov. Normale

Miho sta guardando una lista di nomi sul comodino: alcuni sono cancellati, altri sono ancora lì.
Il ragazzo poi si alza e usa i propri poteri: si trasforma in donna. I suoi lineamenti sono più aggraziati, i capelli ricci che arrivano fino alle spalle, un seno poco prosperoso e un bel culo. Indossa un corto abito e si è preparato una borsetta piccola, ma elegante con dentro delle cose.
L'abito che indossa è nero e semplice:

Si mette delle scarpe con il tacco a spillo dello stesso colore, lucido

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Si mette delle scarpe con il tacco a spillo dello stesso colore, lucido. Poi, di nascosto esce dalla nave e si avvia ad una festa che stava dando un riccone lì in quell'isola.
Questo riccone è di una famiglia nobile da generazioni grazie al commercio in tutto il nuovo mondo...ma questo discendente ha fatto un'onta alla famiglia: ha iniziato tanto tempo fa a commerciare armi nella malavita.
Dopo alcuni minuti, Miho ci arriva al luogo ed è immenso: c'è un immenso cancello, che continua con la recinzione. Lui entra e c'è un enorme giardino con delle aiuole perfette piene di rose di ogni tipo e al centro una enorme fontana alta.
E si vede il palazzo perché è enorme e molto alto, con delle colonne romane di marmo bianco che sorreggono il tetto a triangolo, facendo una specie di portico.

(NB: Vi prego, ignorate le mie spiegazioni da ignorante sui palazzi)

Miho varca l'enorme soglia, ignorando gli sguardi degli altri ospiti, e si guarda intorno, ovviamente senza dare nell'occhio. E' una enorme sala, con dei camerieri che girano a servire gli ospiti. Prende un bicchiere di champagne da un cameriere di passaggio e beve.
E poi...nota il padrone di casa: un uomo sulla sessantina, con una barba ordinata vestito con un completo alla moda, seduto su un divanetto stile impero romano, circondato da belle donne.
Miho sogghigna, pensando Bingo!

Pov. Miho

Mi girai, facendo finta di ammirare uno dei quadri del luogo e bevetti un sorso di quel costoso vino e poi, si rigira lentamente, sentendo degli occhi su di sé e incrocio lo sguardo con il tipo che mi sta guardando in modo da depravato.
Io sorrido, sbattendo un paio di volte le mie ciglia e lui si alza, avvicinandosi a me e iniziamo a parlare, e flirto un poco e dopo mi fa segno di andare verso la sua camera.

Gli uomini...sono tutti uguali...poveri ingenui...

Mettendomi una mano intorno ai fianchi, un po' troppo vicino al mio culo, mi spinge verso una scalinata che ci porta al primo piano, e finiamo per entrare nella sua stanza.
Siamo dentro una enorme stanza, con un enorme letto -dall'aria di essere morbido- e a baldacchino rosso e oro, come le lenzuola.
Ci baciamo, ma lo faccio subito stendere sul letto, mettendo la borsetta dietro di me e lo gurdo sensuale "se non ti dispiace, vorrei fare qualcosa di estremo" dico e lui ghigna, leccandosi le labbra "fa pure...a me piacciono queste cose" e dalla mia borsetta tiro fuori delle manette e lo ammanetto, poi gli metto un bavaglio alla bocca.

(NB: Attenzione, da qui è un po' violento)

Poi, gli tolgo via i pantaloni e i boxer e poi, sempre dalla borsetta tiro fuori...la mia arma: il mio pugnale i stile giapponese e gli graffio violentemente la parte intima e lui sgrana gli occhi, mugugnando dal dolore, sotto al mio sguardo e ghigno.
"Tu...lurido bastardo...pensavi davvero di farla franca dopo le cose orribili che mi hai fatto?!" ringhio sottovoce, con il mio ghigno che si allarga e inizio a graffiargli con violenza la sua intimità e faccio dei solchi sui suoi fianchi, come degli archi e questo gli fa capire chi sono.
Poi, passo al suo petto, mentre dentro di me sgorga tutta la rabbia, paura, vergogna e disgusto glielo verso addosso, pugnalandolo diverse volte con foga sul suo petto, senza pensarci due volte.
Ad un certo momento, mi fermo vedendo che è morto e ansimo, leggermente sudata.
Mi alzo, pulendo il pugnale sulle coperte e anche la borsetta dal sangue e poi, lo rimetto via.
Lo lascio lì, poi mi giro e me ne vado, sussurrando "te l'avevo detto che te l'avrei fatta pagare" e sento che il mio tono è vuoto.

Pov. Normale

Miho esce, indisturbato e con gli altri ospiti che non degnano di uno sguardo a lui, e se ne va. Dopo, abbastanza lontano, comincia a correre e arriva in tempo alla nave, dove corre via verso la propria camera. Si chiude dentro, cancellando l'ultimo nome della lista. C'erano dieci o undici nomi, non se lo ricorda neanche più, ma ora ha finito.
Dei ricordi cominciano a tormentarlo, e sgrana gli occhi poi li richiude forte. Si toglie via l'abito insanguinato, apre la finestrella e lo butta in mare. Poi, va a darsi una lavata e si riveste, tornando uomo. Rientra in camera, chiude la porta e si butta sul letto, nascondendo i viso nel cuscino.
Accanto all'armadio c'è uno specchio enorme...che Miho non usa mai.
Non vuole più vedersi allo specchio...ma quella volta, si alza e si guarda allo specchio: ha corti capelli ricci e biondi, occhi verdi, lineamenti eleganti. E' magro e snello, con un culetto piccolo ma sodo, ed è alto 1;70. Tutti dicono che bellissimo, sensuale o sexy.
Ma lui non si vede così...tutto quello che vede gli fa provare disgusto...e si sente sporco...
Torna sul letto e nasconde il viso, e finisce per piangere, sapendo che a nessuno sarebbe mai importato davvero di lui.

ECCOMII DI RITORNO!
Dunque, vi ho dato un assaggio di chi è Miho e cosa prova per sé stesso.
Più avanti, vedrete il resto e vi sarà chiaro tutto!!!
Alla prossima!!!

Love isn't worth it, If it isn't hardWhere stories live. Discover now