Che poi, era la dannazione
di uno sfioramento irrisorio
tra le membra stanche
e madide
e la tentazione
d'un sangue marcio
/ribolle/.Un movimento preciso
inciso
marchiato a fuoco
sulla carne morbida.
Ecco, giunge,
e dagli occhi ambrati
sgorga una lacrima.
Silente, fugace.S'è compiuto l'atto,
tra drappeggi cremisi
e candele ormai spente.
S'è asciugata la lacrima,
rappresa,
come la tua carne
che adesso si discosta.Non occorre tempo,
né luogo,
per sfiorare la delicatezza
di una mano stretta
al collo.Non occorre suono,
solo uno spasmo.
Sussulto d'un istante
in cui ho rimembrato
un tocco lontano,
dita leste e sottili
che mai mi hanno
toccato.
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𝐂 𝐚 𝐫 𝐭 𝐚 𝐬 𝐭 𝐫 𝐚 𝐜 𝐜 𝐢 𝐚.
Romance‶𝐄 𝐧𝐨𝐢 𝐜𝐚𝐝𝐞𝐦𝐦𝐨, 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐚𝐭𝐢 𝐞 𝐩𝐞𝐜𝐜𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐧𝐞𝐥 𝐠𝐞𝐥𝐢𝐝𝐨 𝐛𝐚𝐫𝐚𝐭𝐫𝐨 𝐝'𝐮𝐧 𝐬𝐨𝐬𝐩𝐢𝐫𝐨 ...