9.

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Taylor sapeva che se fosse stato per il signor Blythe,nulla sarebbe cambiato,avrebbe dovuto rimanere lì in quella stanza senza fare niente con addosso i suoi vestiti pregiati.

Decise allora che sarebbe stata lei a fare il primo passo per ribaltare la situazione e andò direttamente nella stanza delle cameriere e lì incontrò subito Sarah.

"Sarah,avresti un'uniforme in più da prestarmi?"
"Non so se il signor Gil.."
"Ti prego Sarah"

Sarah la guardò confusa per qualche secondo e poi si inclinò per aprire un cassetto al suo fianco ed estrasse una tuta da cameriera grigia pulita e ordinata.

"Grazie Sarah" sorrise Taylor per poi continuare a parlare.

"Ora dimmi...cosa posso fare?Avete qualche mansione in sospeso?"

"Allora Taylor,prima di tutto ci mancherebbe una cameriera per il pranzo solo per oggi e per il resto dei giorni ci servirebbe qualcuno che tenesse in ordine la biblioteca del signor Blythe"

Taylor sentì immediatamente un brivido a quel nome e il suo viso sbiancò.

Per lei era una novità tutto questo,non aveva mai provato attrazione per nessuno fino a quel momento e ora si sentiva così strana a queste sensazioni che finiva sempre per scappare da esse e dal signor Blythe.

Lui la trattava come una principessa ma allo stesso tempo le pareva aggressivo su molti latri aspetti,come se volesse mascherare un qualcosa,come un segreto che lo faceva andare su tutte le furie,lei voleva scoprirlo ma momentaneamente non voleva pensarci,avevano appena avuto una bella lite e non sarebbe stato il momento adatto.

Taylor andò nelle sue stanze per mettere la tuta da domestica e non appena la abbottonò pacatamente notò che era di una taglia più piccola della sua e che le stava molto stretta,non voleva disturbare nuovamente Sarah allora decise di tenersela addosso continuando ogniminuto a tirarla giù per non far scoprire la sua carne e poi andò dritta in cucina e chiese cosa avrebbe potuto fare e una ragazza gentile le si rivolse pacatamente.

"Beh,in cucina siamo pieni e abbiamo già le cuoche ma manca sempre qualcuno per far la cameriera,nessuno vuole mai farla"

"E come mai?"

"Perchè il signor Gilbert  è sempre molto allegro e gentile ma durante il pranzo desidera che solo una persona gli porti il cibo e per di più vuole che lo faccia facendo il silenzio più assoluto,ha dei gusti un pò strani su queste cose e nessuno vuole andarci siccome qui siamo tutti molto rumorosi " rise la ragazza

"D-daccordo allora,se posso fare solo questo lo farò..."
"Graziee mille,ci stai salvando tutti"

Tay prese il primo piatto,una bistecca bianca con dei limoni messi al contorno del piatto.

Si diresse verso il portone della sala da pranzo e rimase lì immobile per qualche secondo,sperava tanto di non farsi notare e sopratutto di non incrociare gli occhi del signor Blythe,sapeva che sarebbe ceduta ad essi.

Aprì il portone e notò la lunghissima distanza dall'entrata al posto di Gilbert come capotavola in fondo alla stanza.

Cominciò a camminare svelta e posò immediatamente il piatto davanti al signore e in pochi secondi fece una giravolta su se stessa girandosi per tornare verso il portone.

Ad ogni passò si sentì sempre più nervosa e cominciò a sentirsi incessantemente osservata e solo in quel momento si ricordò della divisa troppo piccola e portandosi le mani sul gonnellino grigio lo tirò verso giù imprecando a bassa voce nella speranza che il signore non le avesse visto il fondoschiena nella sua camminata verso il suo inferno personale, le sembrava di non arrivare mai alla fine e proprio quando mise una mano sul portone sentì:

"Puoi venire qua un attimo?"

Fear of GilbertWhere stories live. Discover now