8.

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Taylor si precipitò immediatamente fuori e prese per il braccio Gilbert facendolo sussultare.

Inizialmente lui inarcò il sopraciglio come se quella fosse stata l'ultima cosa che si sarebbe mai aspettato,poi il suo viso si addolcì e prendendo per la vita la ragazza disse:

"Tranquilla,ci penserò io a te d'ora in poi"

Taylor lo fissava negli occhi e in un certo senso si sentiva protetta , come se avesse dovuto stare al suo fianco per tutta la vita.

Poi la ragazza fece vagare i suoi pensieri in lungo e in largo e si ricordò che tutti gli uomini che aveva incontrato negli ultimi anni le avevano detto belle parole,la avevano confortata per poi trattarla come un oggetto e sfruttarla.

Lei di certo non era una ragazza ingenua e sapeva benissimo che tutti gli uomini erano cattivi a modo loro,forse qualcuno meno   di altri ma ciò per lei non faceva differenza.

Forse non era una ragazza da mille parole con gli uomini poichè loro la spaventavano ma comunque non era una tipa facile,non si sarebbe fatta maltrattare senza reagire,non aveva mai avuto peli sulla lingua e a volte non sapeva se questo fosse un pregio o un difetto.

Gilbert la stava ancora guardando quando lei decise di proferire parola.

"Sono stanca di tutto questo"
"Di cosa parli Taylor"
"Di voi." disse in tono freddo Taylor
"D-Di me?"
"Si avete sentito bene.Sono davvero stanca di voi.'Taylor stai con me', 'Taylor non ti voglio vedere','Taylor raccontami della tua vita','Taylor non osare avvicinarti','Taylor io ti proteggerò','Taylor potrai vedermi solo quando lo dirò io'...cosa sono io per caso? Un giocattolo? Mi trattate un giorno bene e l'altro male a differenza di come vi sentiate,mi dispiace dirvelo ma siete davvero una persona strana e sopratutto non osate dirmi che mi proteggerete quando io invece so benissimo che già domani o persino fra qualche ora avrete cambiato ancora una volta il vostro atteggiamento,basta!"

Gilbert la spinse dolcemente contro il muro bloccandole l'uscita con le braccia e chiuse gli occhi.

"Taylor...tu...non hai capito proprio un bel niente"disse dolcemente
"Ho capito tutto invece " disse girando il viso da un'altra parte per non guardare più Gilbert.
"E cosa hai capito,sentiamo"
"Ho capito che qui tutte le cameriere dalla A alla Z vengono trattate bene ,che voi trattate tutti bene e fate il gentiluomo ma con me avete un comportamento diverso,mi trattate male e bene e questo può significare solo una cosa"
"E cosa?" disse Gilbert prendendo il volto della ragazza per far scontrare i loro occhi.
"Che vi sto così antipatica che per quanto proviate ad essere gentile anche con me,non ci riuscite"

Blythe aprì la bocca per dir qualcosa ma subito la richiuse e Taylor continuò

"...ma non importa ,io sono qui per fare la cameriera e pulire,non di certo per starvi simpatica "
"Non ho mai voluto che tu fossi la mia cameriera,e lo avresti potuto dedurre dalle stanze che ti ho dato e dai vestiti pregiati che ti ho regalato"
"Ma io sono qui per fare questo,mi avete presa sapendo che con i miei servigi avrei dovuto pagarvi per i soldi dovuti al Conte DeSalvo dalla mia famiglia"
"Intendi quei soldi che io stesso ho pagato il conte facendo si che non ci fosse più un conto da pagare?Io lo ho fatto per aiutarti,non per farti ricominciare a fare la cameriera,io non voglio essere ripagato"
"Non intendo ascoltarvi,sono qui per questo e allora questo farò,desidererei che voi mi stiate il più lontano possibile" disse andandosene via.

Quella non fu Blythe a lasciare Taylor di fretta ma viceversa.

Luii ringhiò verso il muro e se ne andò con passo pesante.

Fear of GilbertWhere stories live. Discover now