3.

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La cameriera Sarah spalancò la porta mostrandosi soddisfatta "Ti piace ,tesoro?" chiese rivolta verso Taylor con uno sguardo premuroso.

Taylor continuava a guardarsi intorno,era la camera più bella che lei avesse mai visto "Non doveva portarmi alla mia stanza?Penso che tu abbia sbagliato Sarah" disse Taylor.

"Ma no tesoro,questa è la tua camera,il signor Gilbert la ha scelta personalmente per te,beh...ammetto che lui sia un uomo davvero gentile e premuroso anche con noi cameriere ma comunque nemmeno io ho ancora compreso perchè ti abbia dato questa camera invece di quella che condividiamo io e le altre cameriere" sorrise con gli occhi Sarah.

Taylor rimase sola in quella stanza e dei dubbi le sorsero in mente,era stata presa per fare la cameriera,perchè le stavano dando tutta questa comodità? La ragazza si prese un ricciolo lungo tra le dita e cominciò a girarlo su due dita,aveva sempre avuto i capelli lunghi e folti che le ricadevano leggermente sul fondo schiena,era sempre stata una bella ragazza da far invidia,ma come sarebbe mai potuta essere bella vestita da cameriera lercia?

Le tornarono in mente i suoi genitori,era stata presa con la forza dal conte de Salvo per riscattare il debito dei suoi genitori ,se lei non fosse andata con il conte quella volta,lui avrebbe tolto la casa ai suoi genitori e probabilmente sarebbero morti tutti e tre di fame e di freddo.

Lo sguardo di Taylor cadde sul letto,era così grande e accogliente,troppo bello per essere usato da una semplice cameriera,si ricordò di cosa avesse passato nei giorni precedenti con il conte e si sdraiò sul pavimento addormentandosi accovacciata su se stessa.

Dei passi fecero svegliare Taylor facendole mugugnare qualcosa che sembrava detto in un'altra lingua.Qualcuno si piegò posando il viso davanti a quello stanco di Taylor "Cosa ci fai qui?" chiese in tono severo Gilbert.

La ragazza scattò in piedi continuando a inchinarsi svariate volte "Mi dispiace ,mi dispiace padrone" sussurò la ragazza.

"Basta chiamarmi padrone!"urlò Gilbert.
"Mi dispiace signore" sussurò ancora una volta la ragazza.
"Perchè eri sdraiata sul pavimento?"
"Mi dispiace,signore"
"Rispondi"
"Mi scusi" disse Taylor chiudendo gli occhi.
"Rispondi ho detto"gridò ancora Gilbert.

La ragazza tremò dallo spavento ,incrociò le sue mani e puntando lo sguardo sul pavimento disse "Le serve non possono dormire sul letto" disse fermamente.
"Chi te lo ha detto questo?"

Calò il silenzio nella stanza.

Gilbert si abbassò per guardare bene negli occhi la ragazza e dopo qualche minuto di sguardi intensi disse fermamente "Bene allora",prese in braccio la ragazza a mò di sposa e la poggiò sul letto matrimoniale .

"Questa è la tua camera e oggi dormirai sul tuo letto,non voglio sentire altri lamenti o ti avviso che mi innervosirò sul serio,capito?"disse Gilbert.
"Si padrone"
"Cosa hai detto?"
La ragazza si schiarì la voce "Volevo dire...si signore"
"Vabbè,è già qualcosa" affermò il signor Blythe uscendo dalla stanza con passo pesante.

Taylor si girò e rigirò nel letto svariate volte ,non riusciva a prendere sonno,non era abituata a tutta questa comodità,il conte la obbligava a dormire sul pavimento e ormai ci aveva fatto l'abitudine.

Non riuscendo a riposare decise di uscire dalla camera per prendere aria,attraversò un corridoio lunghissimo e solo in quel momento capì di non saper riconoscere nuovamente la sua stanza,era buio pesto e a farle luce c'era soltando qualche candela sparsa nel corridoio per illuminare la strada.

Taylor tornò nella direzione dal quale era arrivata sperando di aprire la porta giusta,non avrebbe mai immaginato cosa le sarebbe capitato aprendo quella dannata porta .




Fear of GilbertWhere stories live. Discover now