2|Una vecchia conoscenza

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Per ora la sua unica soddisfazione era sua figlia. Trasformare una Normale in una Creatura della Notte grazie a un siero non era stata un'impresa facile, ma ci era riuscito e al suo finanziatore era piaciuto. Tanto che aveva richiesto un'altra fiala. Chissà cosa aveva in mente.

«Stando agli allenamenti recenti, devo ammettere che avete fatto molti progressi» affermò Lidia sentendosi fiera dei suoi due allievi.

«È facile quando si è disposti a tutto pur di ottenere la propria vendetta» replicò Shirley evocando una fiamma rossa.

Nicholas si allontanò di poco intimorito dal fuoco. «Vacci piano con le fiamme. Non voglio ritrovarmi la maglietta carbonizzata come durante l'altro allenamento»

Sorrise malignamente. «Non ti prometto nulla»

Il furgone si fermò davanti ad un grande ospedale abbandonato. L'intonaco bianco era quasi del tutto scrostato e molte finestre erano rotte o sbarrate da dei pezzi di legno, ma l'interno era perfettamente integro e funzionale.

I tre scesero dal veicolo e oltrepassarono l'uscita piena di guardie e dottori. C'erano ancora molti seguaci di Slave in circolazione e si ritrovavano spesso in quell'ospedale apparentemente in disuso che l'uomo aveva acquistato e reso suo.

Entrarono nella palestra sotterranea dopo aver appoggiato brevemente i loro pollici sul pannello di riconoscimento dell'ascensore, e si buttarono sopra un cumulo di materassini.

Lidia si schiarì la gola «Iniziamo sin da subito con il riscaldamento. Cinque minuti di corsa! Su, veloci, non voglio "ma", "però" o esclamazioni varie! Al lavoro! Muoversi!»

Shirley sorrise legando i suoi lunghi capelli neri in una coda alta. Nicholas mise davanti alla linea di partenza per la corsa iniziando a saltellare un po' per preparare le gambe a correre.
E al via di Lidia iniziarono il riscaldamento.

Mr. Slave aveva donato ad entrambi dei poteri derivati dal sangue delle Creature della Notte: Shirley aveva ricevuto la capacità di fare incantesimi ben più potenti di quelli che poteva fare una strega normale, mentre Nicholas era diventato un vampiro -non del tutto, ma aveva la maggior parte dei poteri di un vampiro-.

Finito il riscaldamento si sdraiarono affaticati e sudati sopra dei materassini blu.

«Alzatevi, scansafatiche! Ora si passa alla parte più bella: il combattimento» li riprese Lidia.

Gli occhi dei due ragazzi si illuminarono di gioia. Adoravano combattere l'uno contro l'altra perché così potevano sia sfogarsi che provare anche le loro nuove tecniche.

Nicholas si scostò i capelli color platino impiastricciati dal sudore. Sì, miei cari lettori, avete letto bene, i suoi capelli sono biondo platino e se li è fatti così per qualche ragione a me sconosciuta dato che non me l'ha mai voluto dire.
Ma in realtà non stava poi così male, solo che i suoi capelli da mossi erano diventati completamente dritti a causa delle tonnellate di gel che si metteva.

«Vediamo se riuscirai a rovinarmi la pettinatura. Ti avverto, novellina, non ci andrò piano»

«Ah ah ah, spiritoso. Faresti bene a rimangiarti ciò che hai detto perché ti batterò senza il minimo sforzo, Nicholas caro»

«Non mi rimangio un bel niente. Affrontami, Shirley Slave»

«Con piacere, Nicholas Casanova»

Shirley evocò delle fiamme dalle sue mani e le lanciò contro il ragazzo che le schivò facilmente con la sua velocità da vampiro. Le mostrò fiero i suoi canini. «Dovrai fare molto più di così per battermi»

La ragazza evitò di cedere a quella provocazione e sfilò dei coltelli da lancio dalla sua cintura delle armi. Osservò attentamente le mosse del suo avversario e lanciò i coltelli verso il punto in cui sarebbe andato.

I Grandi 7Where stories live. Discover now