𝐃𝐢𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭 𝐛𝐮𝐭 𝐜𝐥𝐨𝐬𝐞||𝙼𝚒𝚗𝚜𝚞𝚗𝚐

𝟓

Per sfortuna il resto dei giorni li passai in camera a fare visite su visite e non vidi Minho per un po' di tempo, infatti iniziai a sentire uno strano vuoto dentro di me e incominciai addirittura ad odiarlo.

Qualcuno bussò alla porta e sbuffando diedi il consenso per entrare.
"Buongiorno Jisung, come stai?" mi domandò uno dei tanti dottori.
"Come sempre" alzai le spalle.
"Ho una bella notizia. Dato che in questi giorni sei sempre stato chiuso in camera ti ho dato un giorno libero, puoi lasciare l'ospedale solo per domani"
A quella notizia sorrisi.
"Davvero? Posso portare qualcuno?".
"Per quel qualcuno ti riferisci a Minho vero?"
"Come fa a saperlo?" chiesi stupito.
"Beh non è difficile da capire, state sempre insieme"
"Già, quindi posso?" mi grattai la testa.
"Certamente, fate solo attenzione" mi sorrise e mi lasciò da solo.

Mi preparai in fretta e corsi tra i corridoi per cercare Minho.
Era ora di pranzo quindi decisi di andare a cercarlo in mensa e così feci.
Una volta arrivato lo vidi che mangiava, era da solo e allora mi sedetti accanto a lui.
"Ehi!" lo salutai con il fiatone.
"Hai fatto una maratona?" domandò ridendo.
"Può darsi ma non è importante, sono venuto per dirti che domani abbiamo la giornata libera e noi due usciamo".
Il ragazzo sorrise e mi abbracciò.
"Davvero? Sono felicissimo, non vedo l'ora che sia domani"
Lo abbracciai anch'io felice.
"Anch'io non vedo l'ora, ci sono tanti posti in cui potremmo andare" ci pensai su.
"Facciamo così, non pensiamoci, domani sarà il destino a scegliere"
"Hai ragione"
Lo guardai negli occhi, erano proprio belli e speciali e infatti mi incantai, non so cosa vedevo in quel ragazzo ma ero certo che mi rendeva felice.
"Ci sei?" Minho mi passò una mano davanti e io mi ripresi diventando tutto rosso.
"Sì ci sono, scusami. Cosa vuoi fare dopo mangiato?"
"Vieni in camera mia, ho la console possiamo fare qualche partita"
"Va benissimo" sorrisi per la centesima volta e la giornata non era ancora finita.