capitolo 18: fine

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ore 15:28,benedetta è stata trovata morta in casa sua.
alla fine era venuto fuori tutto,mia mamma aveva scoperto tutto.
ovviamente non la ha presa bene.
ma adesso non mi importava,il funerale di benedetta era più importante.
mi guardavo allo specchio,avevo molte occhiaie dovute al pianto continuo.
"amber dobbiamo andare" mia mamma si affacció alla porta di camera mia per avvisarmi.
per tutto il viaggio verso il cimitero non feci altro che trattenere i singhiozzi.
quando fui li,davanti alla sua tomba mi ricordai dell'ultima volta che la avevo vista,dell'ultima frase che mi disse.
"si ti amo anche io e questa è una promessa"
urlai dal dolore,faceva male.
tutti mi guardavo mentre mi disperavo sulla tomba di benedetta,fino α quando mia mamma non mi tiró su abbracciandomi.
quando il funerale inizió notai tra le persone la faccia di amelia che in quel momento mi faceva più rabbia che mai.
mi ero accorta che non piangevo più,forse avevo consumato tutte le lacrime.
ma quando arrivò il momento di parlare,le lacrime comparvero di nuovo.
cominciai.
"non sono qui per dirvi quanto benedetta fosse una donna forte,bella e sempre allegra.
anche se lo era.
è raro nella vita trovare qualcuno che vi faccia battere il cuore più veloce del normale,e vi assicuro che se lo avete trovato siete molto fortunati.
quindi vi dico di non lasciarvi scappare la persona che vi da motivo di sorridere,abbracciatela sempre quando potete,amatela con tutto voi stessi perché credetemi che è brutto volerlo ma non poterlo.
benedetta era la mia persona ed è strano come ci siamo conosciute,un alunna ed una professoressa.
era proibito e questo ci piaceva molto,inizialmente benedetta per me era come una mamma ma poi mi sono resa conto che per tutte e due non era semplice affetto.
con lei ho passato l'impossibile,e fino α ieri proprio α quest'ora ci siamo promesse di vivere insieme un giorno.
per la prima volta mi ha detto di amarmi,e se avessi saputo che quello era l'ultimo momento in cui i nostri corpi si toccavano,le nostre mani si sfioravano e i nostri occhi si guardavano vi giuro che non l'avrei lasciata andare.
ma ormai è tardi perché se ne è già andata,e per me sempre il suo ricordo vivrà in me,i suoi occhi,i suoi capelli,il suo sorriso.
ho perso la mia persona,ma posso dire di aver amato con tutta me stessa benedetta,e posso dire che lei ha amato me con tutta se stessa e non vorrebbe che mi piangessi addosso per tutta la vita anche se so che sarà così."
me ne andai.
corsi lontano mentre le lacrime continuano α farsi spazio nel mio viso
"amber!"
"non ora amelia cazzo non ora,non capisci" mi fermai e mi voltai verso di lei
"anche io ti amo" rimasi scioccata.
"dal primo giorno,tu sei la mia persona ma io non sono la tua.
io sto male tanto quanto te adesso quindi non pensare che non possa capirti" stava piangendo.
"ti prego amber perdonami per tutto" si era addirittura inginocchiata con le mani incrociate.
"perdonami,perdonami.." ripeteva.
e io,me ne andai lasciandola li.
amelia non era la mia persona ma le volevo bene,quindi nei giorni α seguire le confessi il mio perdono.
diventammo molto amiche,quasi inseparabili.
stava riempendo una parte mancante di me e questo mi faceva stare bene.

ora eravamo al parco sedute su una panchina.
iniziai α piangere,spesso andavo in quel parco con benedetta.
"non devi piangere,ti rende più forte."
"non mi interessa essere forte" mi accolse fra le sue braccia.
"ma devi esserlo" mi ripeteva,io sbottai.
urlai contro amelia anche se mi stava aiutando,non voleva farmi male ma io avevo la rabbia dentro.
le dissi le peggio cose,che la odiavo,nessuno la avrebbe mai amata,che era inutile.
lei rimase immobile α guardarmi senza sentimenti e io me ne andai via.
la lasciai li.
era da quando ci siamo conosciute che ogni volta che era necessario diceva che tutto la rendeva più forte,che tutto mi rendeva più forte,ma io non ero forte.
andai α casa e mi stesi sul letto.
non riuscivo più α sorridere da un mese ormai,non provavo più niente apparte che rabbia.
non riuscivo,non reggevo.
feci quello che solo le codarde sapevano fare,sfuggire da tutto.
presi dell'alcol e degli antidolorifici,mischiai il tutto e lo lasciai sulla mia scrivania.
mi sedetti e scrissi un biglietto,mi sdraiai e bevvi il miscuglio tenendo il biglietto in mano.
dopo pochi minuti chiusi gli occhi.
la mamma di amber la trovó dopo un'ora,e lesse il bigliettino:
amelia,non mi hai resa più forte.

ebbene sì questa è la fine della storia non odiatemi!!
vi dico che questo è un finale meditato anche se non è venuto come speravo.
ma spero che comunque la storia ci sia piaciuta💘
grazie per tutte le visualizzazioni,vi voglio bene!
vostra,aly

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⏰ Last updated: Jul 07, 2020 ⏰

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