capitolo 17

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più il tempo passava e più mi rendevo conto di essermi innamorata di benedetta.
con amelia era solo un gioco,con lei provavo solo attrazione fisica ma con benedetta era diverso lei mi faceva stare bene e tirava fuori il meglio di me.
quella mattina α scuola fui me stessa e non detti filo da torcere ad amelia,mi comportai come tutti gli altri,come una normale alunna ero stufa di quella situazione.
"amber" amelia mi fermó,me lo sentivo.
"senti io voglio finirla. è stato tutto uno sbaglio fin dall'inizio quindi ora basta" dissi dura contro di lei.
"ti sei innamorata di quella puttanella della cristines?" la guardai disgustata da lei,e con un coraggio che non pensavo di avere le tirai uno schiaffo sulla guancia lasciando un livido rosso sul suo viso.
"la puttanella qui sei tu" le dissi prima di uscire dall'aula furiosa per il suo comportamento.
mentre camminavo α passo svelto per i corridoi,qualcuno mi spinse dentro i bagni.
"benedetta primo o poi mi farai prendere un colpo" sorrisi verso di lei.
"scusami non volevo spaventarti" disse imbarazzata,sembrava una ragazzina con la sua prima cotta.
"benedetta io credo di provare qualcosa per te" lo dissi tutto d'un fiato.
lei mi guardó per un po' e poi abbassó lo sguardo quasi come se fosse addolorata da quell'affermazione.
"alcune volte ci scordiamo che tu sei la mia alunna e io la tua profesoressa" non mi aspettai quella risposta da lei ma fu talmente fredda che mi lasció spiazzata.
"e poi provi ancora qualcosa verso amelia." aggiunse.
"no non provo nulla è solo attrazione"
"è comunque qualcosa" mi guardó frustata appoggiando il gomito contro il muro.
"nulla di paragonabile α quello che provo per te" sussurrai.
la vidi sorridere,ma poi tornó con quell'espressione triste.
si avvicinó con uno scatto e si piazzó davanti alla mia faccia.
"ti prometto che quando finirai la scuola staremmo insieme" mi si addolcì il cuore α quelle parole.
"quindi tu.." non continuai la frase troppo imbarazzata
"si,ti amo anche io e questa è una promessa" disse prima di sorridermi e andare via.

ero felice,e lo ero per davvero.
tutto stava andando bene ed ero convinta di essere innamorata persa di benedetta.
ma successe l'imprevedibile.
alla fine di quella mattinata α scuola tornai α casa,mangiai e mi sistemai sul letto comoda con le cuffie nelle orecchie,poi però la musica si trasformó nella suoneria del mio telefono.
così le tolsi e vidi sullo schermo un numero che non conoscevo ma mi sembrava famigliare.
"pronto" dissi.
dopo,ció che la donna disse mi lasció senza fiato.
il telefono era caduto α terra così come il mio corpo.

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