Capitolo 11

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Da seduta vedo un varco tra i rami degli alberi dal quale si vede un tramonto bellissimo. Le nuvole sono a tratti arancioni e a tratti viola e il sole torreggia nel mezzo.

Io: E' bellissimo! Come hai trovato questo posto? -

Ste: Me l'ha fatto vedere Clarence prima di tornare in Brasile. Ci veniva quando litigava con qualcuno e mi ha spiegato che lui è stato portato qui da Maldini che a sua volta è stato accompagnato da Van Basten. E' una specie di eredità.. -

Io: E dopo tutti questi campioni, perchè hai portato me? -

Ste: Mi ha spiegato che ci dovevo portare una persona che aveva un potenziale inespresso e ho pensato a te, che non ti piaci mai e sei una meraviglia -

Io: Cos'ho fatto per meritarmi una persona come te? -

Ste: Sei così come sei, per questo meriti il meglio -

Ma le persone intorno a me non sembrano pensarla allo stesso modo. Decido di cambiare argomento.

Io: Lo conosci solo tu questo posto? -

Ste: Che io sappia sì.. Ci vengo spesso a pensare e non ci ho mai trovato nessuno. Poi la sera è bellissimo! -

Io: Hai ragione.. Starei qui per sempre! -

Ste: Ci restiamo quanto vuoi :) -

Rimaniamo li un'oretta a parlare, ormai è buio e fa un po' fresco. Appoggio la testa sulla sua spalla e mi perdo a pensare a quante cose sono successe da quando lo conosco. Improvvisamente sento le palpebre pesanti e mentre lui parla mi addormento.

Ste: ....... Che ne pensi? -

Non ricevendo una risposta mi osserva e sorride, mi prende in braccio e mi porta dentro. Un po' me ne accorgo in realtà, ma faccio finta di niente e anzi mi rifugio sul suo petto caldo. Quando mi appoggia sul letto gli dò un bacio sulla guancia e mi giro dall'altro lato del letto, mentre lui soffoca una risata.

Ste: Hai capito la furba per non camminare al freddo.. -

Io: Grazie per la serata -

Ste: Almeno ora sorridi -

Io: Merito tuo! -

Va in bagno a cambiarsi e ne approfitto per rubargli dall'armadio dei pantaloncini grigi e una maglietta bianca che infilo velocemente al posto dei jeans e della felpa. Sgattaiolo silenziosamente sotto le coperte e faccio finta di dormire mentre lui si corica nel suo letto di fianco al mio.

Ste: 'Notte -

Io: ... -

Ste: Tanto lo so che non dormi -

Abbozzo un sorriso che comunque non può vedere e mi stringo nelle coperte, addormentandomi quasi subito. La mattina seguente mi sveglio per il brusco rumore provocato da qualcuno che alza le tapparelle.

Io: Chiudi che è presto! -

Ste: Sono le undici stella, alzati! La cuoca ha detto che se non scendi subito non ti prepara più la colazione per la prossima settimana! -

Io: Non ho fame! -

Ste: Non mi interessa, alzati che ti faccio il letto, sfaticata -

Mi alzo a malavoglia, almeno non dovrò rifarmi il letto, cosa che odio.

Ste: Cos'è questo pigiama alternativo? -

Arrossisco, mi ero scordata di aver addosso i suoi vestiti, cavolo.

Io: Mi piace mettere i tuoi vestiti, sono.. Comodi -

E hanno un profumo rassicurante, forse perchè è il tuo.

Ste: Scendi così? -

Io: Certo che si, anche tu scendi così a volte -

Mi fa il letto mentre mi rendo presentabile e scendiamo. All'entrata incontriamo Martina, la sorella di Alessandro. I piacevoli incontri mattutini, dicevano.

Martina: Sai dov'è Ale? -

Io: Se sei venuta per vedere tuo fratello consolati, starà ancora dormendo! -

Martina: Fratello? -

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Qui qualcuno ha mentito! Ho un'ansia mai vista per Milan Real già adesso, anche se è un'amichevole che non conta nulla. Aiuto.

Predestined || Stephan El ShaarawyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora