7. Delusione

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Non era affollato come l'ultima volta.
C'erano i membri della Fox ,così si chiamava la loro confraternita, e delle ragazze.
Non a caso mi accorsi della presenza della tipa bionda ,Sharon l'amica o non so cosa di Dustin che incrociò il mio sguardo guardandomi di  nuovo male.
Sentivo che prima o poi ci avrei litigato anche senza apparente ragione .
"Hai visto Sharon è sola, sicuramente Dustin l'avrà mollata  e ora posso rimorchiarlo io!"-disse convinta e senza nemmeno che gli rispondessi schizzò via incontro ai ragazzi seduti ai divanetti .
Pensai che veramente era strana e sfacciata .
Voleva provarci con Dustin ma andava a letto con Evan e faceva la gallina con tutti i suoi amici.
Questo non era pregiudizio ,si commentava da sola e sentivo e oltre a dividere la stanza con lei non potevo dividere nulla.
Stefan  mi venne incontro vedendomi in disparte e mi offrì una vodka lemon e giurai a me stessa che sarebbe stata l'unica.
Non volevo e non potevo esagerare fino a perdere il controllo ancora un'altra volta.
Emily invece era già persa,aveva bevuto come una spugna e rideva a crepapelle con Evan e i suoi amici ai divanetti .
Stefan si allontanò per rispondere al cellulare e io andai fuori nel cortile a fumare .
"Ehi , ti chiami Julia  vero?"- una voce di donna mi fece prendere per poco  un'infarto.
Era Sharon ma chissà perché me lo aspettavo.
"E tu ti chiami Sharon vero?"- risposi immediatamente.
"Vedo che qui le voci corrono come un razzo nello spazio, tu conosci il mio nome e io conosco delle cose di te . Diciamo che sono un passo avanti non credi?"- affermò fidandomi con aria di sfida .
"Scusami,cosa intendi? Cosa sapresti di me? Cosa vuoi da me?"- il mio sistema nervoso stava per andare in tilt.
"Oh,cosa voglio.  Da una ricca e viziata come te cosa posso volere mai? Soldi? Nooo.
Voglio che eviti di gironzolare intorno a Dustin come un'ape intorno al miele.
Capisco che ti senti sola,non hai amici ,tua madre è morta d'incidente stradale e tu eri piccola ,sei addirittura vergine... capisco anche questa voglia di "esplorare ".
- mi disse con tutto il disprezzo e la cattiveria che poteva far parte di lei.
Restai allibita. Quasi si bloccò il respiro .
Come aveva fatto a sapere questa perfetta estranea questioni mie personali?
Come faceva a sapere di mamma ?
Come sapeva che ero vergine?
Mi venne in mente solo un nome: Emily.
Non poteva essere nessun altro.
"Non ti azzardare mai più a nominare mia madre "-mi agitai talmente tanto che in quel momento l'unico desiderio era spaccargli la faccia.
"E perché? Perché ti manca? - e iniziò ad urlare per farsi sentire da tutti gli altri in casa -" poverina Julia,le manca la mammina che è morta ed è anche disperata perché cerca uomo senza esperienza come lei , la verginella!Ahhahah!- scoppiando in una risata malefica .
Tutti si voltarono a guardarmi.
Emily soprattutto mi guardò con aria di vergogna, facendomi capire che la voce era arrivata direttamente da lei e mi sentii ferita, imbarazzata davanti a tante persone .
Non volevo passare per la vittima del posto, per la sfigata ancora vergine ma era quello che accadde .
Grazie a quella stronza di Emily.
L'avrei dovuto capire prima che era una grande  stronza.
Entrai diretta verso Emily.
"Io sono una sfigata di merda,una che ha perso la mamma in un incidente ,una viziata e una verginella come dite voi,ma una cosa di sicuro non ve la invidio: la cattiveria . Io non sono come voi e ne sono fiera  ,fottiti Emily!!! -urlai con tutta la voce e il fiato che avevo nei polmoni e mi accorsi che sulla porta d'ingresso Dustin si stava gustando la scena .
Mi fissò impietrito mentre gli passavo accanto per uscire da quella cavolo di casa .
"Ah,una cosa Dustin. Puoi dire alla tua ragazza che non ti gironzolo attorno come "un'ape intorno al miele?" ,perché a quanto pare  l'averti conosciuto mi ha portato a questa umiliazione collettiva. Addio!"- urlai mentre il mio volto si riempiva di lacrime in preda alla rabbia, delusione, tristezza.
E scappai via .
Ero dispiaciuta, provavo un senso di fallimento.
Da anni sognavo il college e ora che il mio sogno si era avverato si stava trasformando in incubo.
Avevo una coinquilina squallida che si divertiva a parlarmi male alle mie spalle, un ragazzo che ,prepotentemente avevo conosciuto, che un giorno mi rubava un caffè,un altro passava la notte a tenermi compagnia per assicurarsi che stessi bene e un altro che nemmeno mi degnava di un  saluto . Non poteva andarmi peggio .
Stavo correndo come non mai quando Stefan mi raggiunse col suo pickup .
"Julia mi dispiace tantissimo, veramente non so che dire.  Emily è stronza e Sharon lo è di più.  Sali ti porto io al college ."- era veramente dispiaciuto e sapevo che era sincero, almeno lui.
Un rombo assordante di moto ci fece voltare .
"Julia!!!"era Dustin- aspetta,ascoltami!"
"Dustin!Le dai fastidio da quando è arrivata qui,lasciala in pace questo è troppo! Non hai proprio un po' di cuore??!urlò Stefan.
Non sapevo cosa fare o dire .
"Stefan,voglio solo parlarle ho da chiarire alcune cose ,non sono così disumano come pensate. Lasciami in pace ,devo parlarle."-disse.
"Oh certo non lo sei. Sei un tipo apposto, non fai risse e non dai fastidio a nessuno . Come se non ti conoscessi Dustin !- si scaldó Stefan.
La situazione stava prendendo una brutta piega e io mi sentivo ancora più male.
"Che hai Stefan ,hai bisogno di screditare me per renderti migliore ai suoi occhi? Stai approfittando di tutto questo per farti apprezzare? Tanto non otterrai nulla,ti vede solo come un amico perdi solo tempo. Ora torna a casa che io ho una questione da risolvere."- non avevo mai visto Dustin così agguerrito .
Nei suoi occhi c'era un mix di rabbia e tristezza e mi fissava come per cercare il mio consenso ,che io mandassi via Stefan .
Non lo sopportavo, era lunatico,strano,antipatico e prepotente,Stefan invece gentile e disponibile, il giorno e la notte eppure non so cosa mi spinse a voler parlare con lui.
Infondo è con lui che dovevo chiarire ,la lite era scoppiata a causa della sua ragazza oltre che per Emily.
"Stefan,grazie per esserti preoccupato ,sto bene è tutto ok,ma devo chiarire delle cose con Dustin,scusami."- dissi .
Stefan non mi rispose . Entrò nel suo pickup e andò via visibilmente irritato .
"Sali? Andiamo a parlare in un posto tranquillo? "-mi chiese passandomi un casco.
Senza rispondere infilai il casco e salii sulla moto.




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