1.5 Il peso dei sentimenti

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"Mi dispiace Jason, ma non ricambio i tuoi sentimenti" recito imbarazzata, torturandomi il bracciale al polso e simultaneamente trattenendomi dal scoppiare a ridergli in faccia.

Scusatemi, è solo che è tutto così surreale e illogico.

"E inoltre non penso che potrebbe mai funzionare, voglio dire...ne soffriremmo entrambi alla fine. Sei destinato a finire con Jennifer e...la scrittrice non approverebbe mai!" Asserisco confusa, cercando di essere il più plausibile e delicata possibile.

Silenzio.

Questo momento mi ricorda vagamente l'atmosfera che venne a crearsi lo scorso pomeriggio in compagnia di Denise, quando misi in discussione la sua definizione del termine 'vivere'.

"Capisco" sento rivolgermi un paio di minuti dopo, con un tono di voce che sembra celare del risentimento misto a disagio.

"Ascolta Jason, il fatto è che in vita mia non ho mai provato delle emozioni che non mi fossero scritte dagli scrittori" spiegai mortificata, usando un tono più dolce e pacato. "In tutta onestà ti invidio un po'...posso farti una domanda?" Continuai io, sostituendo il tono di prima con uno più vivace, con lo scopo di rianimare l' atmosfera.

"Certo" recita Jason tranquillo, sebbene sia palese come cerchi di nascondere quando questa situazione lo stia mettendo visibilmente in difficoltà.

"Come hai capito di amarmi o perlomeno di provare dell' interesse nei miei confronti? Non potrebbe solo trattarsi di semplice abitudine? Infondo ci 'frequentiamo' da molto tempo" domando cauta, sperando che la mia domanda lo faccia riflettere sul peso delle sue parole.

Sai almeno cosa significhi amare qualcuno?

"Non so, Analia. Non credo che ci sia mai qualcosa di logico quando si è alle prese con i propri sentimenti. Potresti avere ragione tu. Potrebbe trattarsi solo di abitudine come potrebbe trattarsi di amore." Confessa Jason apparentemente assorto nei suoi pensieri.

"Sono contenta di avere avuto questa conversazione con te, Jason. Non credo che sarò mai in grado di perdonare gli errori che hai commesso in passato, eppure sono disposta a dare un' altra occasione al ragazzo che ho di fronte in questo momento."

"Ti ringrazio Analia. Sei riuscita a rendere la friendzone meno dolorosa" mi comunica sorridendo, prima di sorprendermi per la seconda volta di fila nella mattinata dicendo " Sei una brava ragazza. Anche Denise lo sa."

"E questo come la sai?" Lo interrogo con aria scettica, cercando di risultare seria ai suoi occhi.

"Non è importante come" taglia corto il dongiovanni, non dandomi luogo di approfondire il suo complimento.

"Ordiniamo qualcosa e brindiamo alla nostra amicizia! Offro io!" Dichiaro rallegrata dall' atmosfera che si è venuta a creare tra di noi.

"Non dovrebbe spettare all'uomo questa parte?" Replica Jason incuriosito dalla svolta dei fatti.

Ammettilo che l' idea di bere gratis non ti dispiaccia!

"Sappiamo entrambi che tu non sia un gentiluomo, dunque non vedo perché dovremmo pretendere il contrario!" Ribatto gentilmente, cercando di far leva sul suo ego, senza ottenere i risultati sperati.

Terminato il brindisi, Jason mi informa che debba incontrarsi con Jennifer per discutere con lei riguardo al loro progetto di fisica.

Ah fisica...per non so quale ragione non sono mai stata brava in quella materia, sebbene affermino che fisica e matematica vadano a braccetto.

What's my name?Where stories live. Discover now