Vede soltanto le maschere, non sa nemmeno chi sei.
(Marco Mengoni, 2015)
I corridoi della NYU non hanno nulla che non ci si aspetti da un' università qualunque. Le pareti verniciate di bianco, sono tappezzate da una moltitudine di manifesti di bizzarre parvenze, che rappresentano a pieno lo stereotipico spirito sfrivolo e ilare che gli adulti tendono ad affiliare alla nostra fascia d'età.
Trovo sinceramente buffo come gli adulti si divertino a ribadirci che siano stati giovani anche loro, per poi sminuire ogni nostro problema qualvolta che proviamo a parlargliene...comunque, tornando alla mattinata, è questione di minuti prima che la mia scena abbia inizio. Il copione sanciva che mi sarei dovuta rivolgere a Jennifer - la protagonista di questa teen fiction- in modo velenoso, per poi voltarle le spalle e incamminarmi a passo felpato verso il quarterback della squadra da rugby, Jason, che se non mi sbaglio, finirà in qualche modo a realizzare che non sia io quella che vuole ma Jennifer.
Certamente...come se nella realtà a cui appartiene la scrittrice, l'asociale dell' intero istituto scolastico riuscisse a farsi calcolare da uno dei ragazzi più popolari e meno comprensivi che esistano in quell'ambiente.
Dalla mia postazione riesco già a scorgere la chioma voluminosa di Jennifer farsi spazio tra la marea di studenti, che si dissolve in maniera graduatoria verso la mia direzione.
Ora che la sua figura intera è nel mio campo visivo, noto che oggi ha optato per un abbigliamento meno sportivo rispetto alle solite volte. Mi costa ammettere che Jennifer racchiude in sé una bellezza ben celata dalle felpe di taglia XL che si ostenta a indossare, convinta che ciò possa bastare a tenere lontani ragazzi come Jason Johnson, il rubacuori dell' intero istituto.
Che poi io non ci credo che nel mondo reale esista davvero la fantomatica anarchia di cui tutte le storie d'amore e le serie americane parlano, ma questi sono dettagli...
Premetto che le parole che tra non molto reciterò, siano frutto della vena artistica che scorre nella scritt - datemi un attimo, è che non sono brava con le parodie.
Si apra il sipario.
"Hey Mercoledì, ti sei svegliata con la luna storta anche oggi?" Chiedo, dando inizio ad una delle mie solite conversazioni frivole.
Come non detto! Non c'è una volta che dalle mie labbra escano frasi che mi facciano sentire come una ragazza che sta frequentando l' università.
"Di certo tu non migliori la giornata" ribatte seccata Jennifer, lanciandomi per quella che sarà la quarta volta dall' inizio delle lezioni, un' occhiataccia.
Ci risiamo! Con Jennifer De La Vegas è sempre la stessa storia. Mai una volta che si dimostri essere una ragazza più matura di me. È risaputo che rispondere al fuoco col fuoco sia solo controproducente.
"Così mi offendo? Pensavo fossimo amiche? BFF, sai?" Ribatto come fossi stata presa in contropiede.
Sto per mettermi a piangere.
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What's my name?
青少年小說Analia Day - costretta fin dalla sua prima apparizione in una teen fiction a impersonare la ragazza di turno. Per darvi un' idea: Analia é quel tipo di personaggio che viene usato dal protagonista della storia per dimenticarsi del suo primo amore, e...