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La definizione di "grande stile" di Jungkook era un po' strana.
Si era presentato alla porticina di Taehyung con un sorrisone sulle labbra, del cibo cinese e una grande e sincera voglia di fare pace.
E Taehyung, trovandoselo davanti con quel bel sorriso da coniglietto, non poté fare altro che lasciarlo antrare.

Jungkook, si fece strana della villetta, arrivò in cucina e posò sul tavolo le buste contenenti cibo cinese, guardò Taehyung e abbassò lo sguardo.
"Senti, mi dispiace"
Disse tutto d'un fiato, si sentiva una merda e voleva davvero scusarsi sinceramente.

"D-davvero non preoccuparti" Taehyung teneva lo sguardo basso.

"Non mi stai nemmeno guardando in faccia, e mi sento una merda a vederti così"
Sospiró, portando la mano a cercare quella del ragazzo.
"Non riesco a sopportare il fatto che tu stia male a causa mia"

Taehyung alzò lo sguardo, guardò attentamente quello seriamente pentito del ragazzo.
Un risolino gli scappò dalle labbra, guardò Jungkook con un sorriso dolce e disse "ti ho perdonato nel preciso istante in cui sono uscito da casa tua" sussurró, e Jungkook lo avvolse tra le proprie braccia.

"Mi dispiace così tanto Taehyung, non avrei dovuto farlo, non avrei dovuto trattarti in quel modo, avrei dovuto capire subito cosa cazzo stavo per fare e le senseguenze che ne sarebbero derivate"
Sussurrò nascondendo il viso nell'incavo del suo collo, inspirò il dolce profumo di Taehyung, che proprio come si aspettava, ricordava il profumo della vasta distesa di lavanda attraversata il giorno prima.

"Ok Jungkook, però il cibo cinese si fredda se continuiamo a perdere tempo"
Ridacchiò guardandolo, e così "risolsero" il loro problema, ma a Jungkook di certo non sfuggì la perdita di peso del ragazzo.
Era in quella condizione a causa sua?
Un altro colpo al cuore, il senso di colpa bruciava nel suo stomaco risalendo per la gola bloccandosi poi in un nodo di frustrazione.

Jungkook, in quel momento giurò su se stesso che avrebbe protetto Taehyung, da tutto e tutti, anche da Jungkook stesso se necessario.
(...)

"Ti giuro, è stata la caduta più dolorosa di sempre"
Disse Jungkook mentre raccontava una delle sue deprimenti cadute da cavallo.

Taehyung rideva serenamente e mangiava del pollo in agrodolce, tenendo lo sguardo su Jungkook, che non faceva altro che raccontare stronzate, per rendere anche un minimo felice e sereno Taehyung.

Dopo l'ennesima risata, Taehyung fece un piccolo sorriso a Jungkook, che come un idiota arrossì ricordando vagamente una ragazzina alla prima cotta.

"Sono felice di aver risolto"
Sorrise ancora Taehyung mentre poggiava le bacchette nel contenitore di cartone.

"Anche io"
Poi rimasero in silenzio entrambi.

"A breve comincia la stagione dei concorsi estivi"

I concorsi estivi non erano altro che vere e proprie gare con tanto di premi, situate in centri ippici inibiti solo ed esclusivamente a quello e alla preparazione di cavalli e fantini per fare di ogni genere.
Uno dei più famosi era il Lullaby.

IL Lullaby era Uno dei più costosi centri ippici presenti in tutta la corea del sud, campi da lavoro enormi, stalle con il riscaldamento e l'aria condizionata, docce per cavalli al coperto, campi da cross country, campi da dressage e cavalli degni di questo nome, regnavano nella struttura grande come quattro campi da golf.

Un posto per ricconi, snob che vedono l'andare a cavallo come un gioco.

Taehyung era elettrizzato, stava portando avanti anche i vari esami del brevetto per cominciare a fare le gare, cosa che occupava parecchio tempo oltre allo studio classico per la scuola.
Ma a lui piaceva farlo, e solo l'idea di poter gareggiare per la prima volta lo mandava su di giri.

"L'unica cosa brutta dei concorsi estivi, è la gente che ci partecipa" sbuffò Jungkook.
Un anno prima aveva fatto a botte con un ragazzo che frequentava il Lullaby.

Un certo Kim Yugyeom.
Un ragazzetto dai capelli neri come la pece, alto e dalle spalle larghe, che con il suo cavallo dannatamente costoso, color sabbia, pensava di essere più bravo di chiunque.

"Non ti stanno simpatici?"
Chiese Taehyung avvolto dalla sua innocenza.
Al Lullaby, lo avrebbero mangiato vivo.
O almeno così pensava Jungkook. Ma la cosa che non sapeva quest'ultimo era che Taehyung, aveva un lato spaventosamente cazzuto.

Passarono così al serata, mangiando cibo cinese e parlando di qualsiasi cosa centrasse con l'equitazione.

(...)

A maneggio  si respirava un aria davvero pesante.
Namjoon aveva tra le mani gli esisti dei brevetti di Taehyung e Jimin.
Entrambi stavano seduti in segreteria con i nervi a fior di pelle, lanciandosi sguardi ogni qual volta uno dei due sentisse l'altro troppo nervoso.
Namjoon poggiò sul tavolo le due tessere dei rispettivi ragazzi e gli sorrise.
"Siete due cavalieri con tanto di brevetto e  patentino!"

Taehyung e Jimin si guardarono increduli, si abbracciarono e felici presero i loro tesserini tra le dita.

"Da adesso ragazzi si comincia con l'allenamento vero e proprio, per i concorsi estivi"

A Namjoon uno come Taehyung in squadra non faceva altro che comodo, ma non parliamo di lui ora.

Jimin era finalmente diventato un cavaliere.
Era al settimo cielo, ma l'idea di saltare ostacoli in gara non lo entusiasmava affatto.
A jimin piaceva la musica, a jimin piaceva l'eleganza.
Certo l'eleganza non mancava nel salto ostacoli, ma jimin voleva di più.
Aveva provato con il volteggio, ma non faceva per lui, danzare su un cavallo non faceva per lui.

Ma non aveva provato a danzare, con il cavallo.

"Joon, Io Vorrei provare a fare dressage" disse l'azzurro guardando negli occhi il maggiore.
Però, c'era solo una persona un grado di insegnare dressage in quel maneggio, e quella persona non era altri che Seokjin.

E fidatevi, Seokjin come insegnante, fa seriamente cagare addosso dalla paura.

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Ecco a voi un altro capitolo, spero che vi sia piaciuto.
E niente

Vi voglio bene.

~nicko

~Horse Riding~ [Kookv] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora