Maledizioni e oppositori.

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Il risveglio per Harry quella mattina fu insolito. Al suo fianco c'era Louis avvolto nel caldo lenzuolo bianco, era rimasto sveglio tutta la notte a vegliare su Harry, impaurito per un altro eventuale brutto gesto da parte sua, e se Louis si fosse addormentato questa volta non avrebbe potuto di certo salvarlo in tempo. Solo dopo l'ora di pranzo decise di riposare un po', cullato dal fatto che ormai nel castello erano tutti svegli e operativi, e se Harry avesse avuto di nuovo i suoi cinque minuti di pazzia lo avrebbero potuto chiamare.

Ma quella mattina nessuno dei due aveva realmente voglia di lasciare le stanze reali.

Appena Harry aprì gli occhi e si ricompose, il profumo della pelle di Louis gli arrivò dritto in faccia come uno schiaffo. Chiuse leggermente le palpebre e si beò di quel buon odore.

Louis stava dormendo profondamente da un paio d'ore, era visibilmente stanco, aveva una marea di cose da fare e non dormiva bene da giorni ormai, ma questo Harry non lo sapeva e non era necessario dirglielo.

Harry lo guardò attentamente. Quando dormiva sembrava non essere capace nemmeno di far male ad una mosca, eppure era l'uomo che aveva ucciso e mutilato migliaia di persone sotto gli ordini di sua madre. Alla fine sospirò, Louis non aveva avuto scelta.

Allungò una mano verso di lui e gli spostò un ciuffo di capelli ricaduto in avanti, dopodiché tirò un sospiro e ritirò la mano. Si sistemò per bene al suo fianco e rimase a fissarlo a lungo.. quant'è bello, pensò.

Senza volerlo gli spuntò un sorriso sulle labbra, averlo lì accanto a lui così tranquillo e indifeso era quasi un miracolo. Gli venne automatico avvicinare le labbra alla sua guancia e baciargliela, e quel gesto bastò per far svegliare di scatto il maggiore. Harry di primo impatto si spaventò, ma quando Louis sbatté un paio di volte le palpebre per mettere ben a fuoco la situazione il riccio si morse il labbro. Louis rilasciò un sospiro di sollievo, l'attimo dopo spostò il lenzuolo dal suo corpo e per poter coprire anche quello di Harry e se lo avvicinò dolcemente al petto.

Il riccio rimase un'attimo incantato, non si aspettava quel gesto. Forse quello era il loro primo vero abbraccio.

《Sei un coglione.》Borbottò sottovoce, Harry sorrise e poi chiuse gli occhi. Decise di godersi quel momento, respirò piano e si lasciò cullare, anzi, stritolare da quelle forti braccia tatuate.

《Scusa se ti ho fatto spaventare.》Sussurrò il riccio. Quasi non si addormentò alle carezze che Louis gli stava facendo sulla testa, non voleva di certo fermarlo, a lui piacevano i grattini. Ma proprio poco dopo il maggiore smise di accarezzarlo, ma comunque lo fece rimanere tra le sue braccia.

Ci fu un attimo di silenzio, rimasero a guardarsi negli occhi per un paio di secondi, giusto il tempo di far ribollire il sangue a Louis. Harry distolse lo sguardo e si guardò un po' attorno per non far notare al maggiore i suoi occhi lucidi, ma Louis lo notò immediatamente.

《Perché lo hai fatto?》Domandò toccandogli dolcemente una guancia.

《Ti riferisci al bacio che ti ho appena dato o a ciò che è successo stanotte?》Harry tirò su col naso e mostrò a Louis un dolce ma triste sorriso.

Il liscio scosse il capo e si allontanò dal corpo caldo di Harry, si passò le mani sul viso e appoggiò la schiena contro l'enorme testiera del letto del Re. Rilasciò un sospiro frustrato e chiuse gli occhi, buttò la testa all'indietro e provò a mantenere la calma.

《Credevo di essere abituato, ma tutte le volte crollo di nuovo.》

Harry non capì quella frase, quindi aggrottò la fronte e si mise seduto al suo fianco.《Cosa intendi?》

Louis aprì piano le palpebre e rimase immobile a fissare un punto non ben preciso davanti a se, sospirò forse per l'ennesima volta e abbassò poi il viso verso le sue mani. Era visibilmente nervoso e si rigirava un lembo della coperta tra le mani.

Colpa delle fiabe;『l.s』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora