Fate e tritoni.

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14 anni prima.

Harry si trovava sul suo letto, il grosso libro era appoggiato contro le coperte calde e muoveva i piedi sospesi in aria mentre teneva il suo piccolo indice su una frase in particolare della pagina giallognola, provandola a leggere.

A scuola avevano cominciato a studiare le lettere e a imparare qualche parola in particolare come ape, cane o a scrivere il proprio nome e cognome, ma Harry, per quanto ci provasse, non riusciva davvero a leggere quelle parole a lui ancora sconosciute.

Sbuffò alzandosi dal letto e portò con sé il libro, diretto verso la cucina in cui si trovava Gemma.
《Gems, non riesco a capire.》Disse il bimbo posando il libro davanti a sua sorella maggiore che in quel momento stava svolgendo degli esercizi di matematica.

La bimba di appena dieci anni ridacchiò e gli accarezzò i ricci ribelli.《Sei ancora troppo piccolo per leggere.》

《Ho quasi sei anni, sono grande.》Rispose offeso il piccolo Harry, portando le braccia incrociate contro il petto e mostrando un tenero broncio.

《Sbaglio o mamma ieri te lo aveva sequestrato?》Domandò corrucciando la fronte, scese dalla sedia e andò a prendere un brioche nella dispensa.

《Ma lei ora è a casa della sua amica, poi dopo lo rimetto a posto, giurin giurello!》Rispose il bambino seguendola, Gemma divise con lui la sua merendina al cioccolato e Harry la accettò felicemente.

《Giuri?》Chiese Gemma mostrando il mignolino a suo fratello minore, Harry sorrise felicemente e strinse il mignolo con il suo.

《E va bene, però leggo solo una pagina perché poi devo finire i compiti per domani.》La sorella maggiore tornò a sedersi al tavolo della cucina e spostò i suoi quaderni di matematica per mettersi davanti l'enorme libro di fiaba.-《Allora..

La fata sguaì la sua spada,
puntandola in direzione del suo amico,
costringendolo ad indietreggiare.

Mai si sarebbe immaginato di puntare la sua arma contro l'uomo che tanto amava.

Il tritone trattenne il respiro,
sentendo la lama fredda della spada contro la sua gola,

e fu proprio in quel momento che il Re entrò nella stanza da letto..

《Harry! Gemma!》Sentirono provenire dalla porta d'entrata e si spaventarono.

Gemma sobbalzò sul posto e chiuse velocemente il libro per poi buttarlo addosso ad Harry, facendolo così traballare sui suoi stessi piedi.

-《Quel libro era sotto sequestro, nel mio armadio, chiuso a chiave, che ci fa tra le vostre mani?》Anne si avvicinò ai suoi figli dopo aver chiuso la porta e allungò la mano verso il riccio, per farsi restituire il libro.

《Ma mamma, io volevo solo farmelo leggere.》Mostrò a sua madre due occhioni dolci e nascose il libro dietro la sua schiena.

《Mi hai disobbedito, quindi adesso devi restituirlo.》Allungò maggiormente la mano verso suo figlio.

Harry sbuffò sonoramente e appoggiò il libro sulla mano di sua madre, lei subito lo prese e se lo strinse a se.《Non farlo mai più, soprattutto senza il mio permesso e di nascosto. Per il momento lo terrò io per l'intera settimana.》

Harry abbassò il viso e annuì piano.

-《In quanto a te, signorina.》Puntò il dito su Gemma, lei fece finta di cadere dalle nuvole.-《Dopo che hai terminato i tuoi compiti fila subito a dormire.》

Colpa delle fiabe;『l.s』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora