Capitolo 59

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~Ann's pov~

Aster, dopo averci fatto uscire uno ad uno dalla stanza di Haiden ci condusse verso l'uscita dell'ospedale e ci smaterializzammo nei giardini della scuola.
-Ah signorina Evans... le consiglio di aprire quella lettera!-
Mi disse puntandomi un grosso e tozzo dito contro.
-Ehm si certo-
Dissi ancora confusa, come faceva a sapere della lettera?

Non riuscii a darmi una risposta che tutti e quattro ci avviammo verso l'entrata di Hogwarts a passo lento.
Appena entrammo attraverso l'enorme portone in quercia ci separammo
Ed così presa da tutte quei dubbi e domande a cui non riuscivo a dare risposta, che non alzai mai gli occhi da terra e quasi quasi mi scordavo pure di salutare i gemelli, che si erano già avviati verso la loro sala comune.

-Ei Ann... tutto ok?-
Mi chiese Vel preoccupata cingendomi con un braccio la spalla
-Oh niente stai tranquilla-
Dissi senza distogliere lo sguardo dal pavimento
Arrivammo alla nostra casata e ci avviammo dirette verso la nostra camera
Appena la porta fu aperta Veleria si fiondò  sul letto.
-Ahh mi ero scordata di quando fosse comodo!-
Disse aprendo braccia e gambe come per formare un angelo sulle lenzuola color giallo scuro e nero.
Piano piano mi avvicinai allo scaffale dove avevo lasciato la lettera e la presi.
Mi sedetti sul letto ed iniziai ad aprirla.

Cara Signorina Evans
La prego di raggiungere il mio ufficio il prima possibile, è una questione molto importante.
Albus Silente

Strabuzzai gli occhi un paio di volte.
Cazzo
Avevo dato buca ad un colloquio con il professor Silente...
Presi la casacca che era rimasta appesa dentro l'armadio e mi avviai verso la porta
-Ei ma dove vai? Siamo appena tornate a casa e tu vuoi già uscire?-
chiese Vel facendomi poi un sorriso a 32 denti
-È una questione urgente scusa, non ci metterò molto-
Dissi in fretta e furia mentre uscivo dalla porta della nostra camera, appena finii la frase la chiusi e corsi verso l'uscita della mia sala comune.

Corsi attraverso i vari corridoi della scuola mentre continuavo a sistemarmi la casacca sopra le spalle, finché non mi imbattei nella grande statua rappresentante un'enorme aquila dalle ali spiegate che custodiva l'ingresso dello studio del preside.
Dopo aver detto la parola d'ordine spuntarono delle scale a chiocciola, feci un piccolo salto per salire su uno degli alti gradini.

In un attimo mi ritrovai in una grande stanza ricca di quadri e con al centro una piccola scrivania ricoperta di fogli e quaderni, da cui da essa di intravedeva la fronte rugosa ed il cappello a punta del preside.
-Ehm... p-professor silente?-
Dissi cercando di farmi notare.
-Ah è arrivata signorina Evans, prego prego si faccia avanti!-
Rispose facendomi cenno di avanzare.
-Scusi per il ritardo ma non ho avuto tempo di aprire la lettera, mi scusi tanto-
Dissi abbassando lo sguardo.
-oh stia tranquilla, il signor Prewett mi ha riportato tutto di quello che è successo al San Mungo e, a quanto pare, quando vi ha nominato la lettera siete rimasta molto sorpresa, avevo immaginato il motivo del suo ritardo...-
Disse alzandosi in piedi e togliendosi gli occhiali di dosso
-Ehm di che cosa voleva parlarmi?-
Gli chiesi portandomi le mani dietro la schiena
-Beh come le ho detto è riguardante una situazione molto delicata... spero che lei possa aiutarmi, ma capirò se vorrà stare alla larga da questo discorso-
Aggiunse avvicinandosi a me a passo lento, la sua voce era roca ma gentile e dolce, sembrava come se fosse dispiaciuto per quello che stava per chiedere.
-Dica pure professore...-
Sussurrai per continuare a farlo parlare
-Ebbene, riguarda quello che è successo alla villa Wood e lei-sa-chi-
Disse guardandomi preoccupato
-Sta parlando di Vultur Graham?-
Chiesi ancora confusa
Lui abbassò nuovamente lo sguardo e sul suo viso notai una nota di tristezza e dispiacere
-No... non proprio signorina-
Aggiunse guardandomi le mani che avevo incrociato in preda all'ansia davanti alla pancia.
-Sto parlando del signore oscuro-

//Fred Weasley// LoveWhere stories live. Discover now