The end

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"Mi fido di te." La sua espressione risulta abbastanza stupita dalle mie parole e dalla mia presenza. E credo sia normale.
"Sono così impaurito dal perderti che non ho pensato a quanto ti possa far star male tutto questo" alza le sopracciglia con fare ovvio,sorrido.
Si alza in punta di piedi mordendosi le labbra.
"Ti amo Jorge. Ti amo lo stesso,così per come sei" Mi rivela baciandomi.
Credo sia la prima effusioni dopo mesi.
Non abbiamo ancora avuto una normale vita di coppia dato che eravamo sempre pronti a farci guerra prima. Adesso tra la gravidanza e l'imminente vendetta di mia madre ci siamo a stento guardati in faccia.
"Ti amo tantissimo" La sollevo cautamente per i fianchi lasciandogli un bacio.
La trascina in camera dove la faccio accomodare su di me.
"Ho letto che fare sesso fa bene al bambino" Le lancio un occhiata maliziosa che la fa ridere "E io voglio solo il meglio per nostro figlio!"
Indugio quando cerco di levargli la maglietta del pigiama.
Sono passati sette mesi dall'ultima volta che l'ho toccata,desiderata e avuta così vicina a me.
Mai come prima d'ora mi incendio solo sfiorandola. Martina però sembra essere frettolosa e mi leva la maglietta gettandola via.
I nostri vestiti finiscono sparsi per la stanza mentre afferro un preservativo dal portafogli pronto per mettermelo. Mi blocca ridendo sotto i baffi.
"Hai malattie sessuali?" Mi chiede indicandomi l'involucro. Faccio cenno di no con la testa.
Ci metto un po' a capirlo e mi do dello stupido. Pensavo di poter mettere incinta una ragazza già incinta?
Rido coprendomi dall'imbarazzo col cuscino,poi Martina si struscia contro di me e c'è ben poco da ridere.

"E se gli ho fatto male oppure al settimo mese gli crea fastidio?" Rotea gli occhi sbuffando per le mie preoccupazioni logorroiche.
"Sei stato perfetto!" Si stira per lasciarmi un soffice bacio,poi si poggia al mio petto addormentandosi.

Restiamo così fino ad ora di pranzo dove ci riuniamo per pranzare.
"Ei Archer,ciao Kat"
Mi sorridono e non posso non notare che la pancia di Kat è molto affievolita.
"È successo ieri." Poi mi mostra il bambino che dorme nella loro camera.
Vedo Archer accarezzargli la testa e penso a quanto vorrei che Damien fosse già tra noi.
Solo due mesi.

Pranziamo tra chiacchiere e risate. Mi sembra di tornare a prima che Arianna tornasse. Felici e spensierati.
Ma il campanello interrompe tutto.
Federico va ad aprire e in un istante ai accascia a terra con del sangue che gli esce dalla spalla.
Diego porta Lodovica al piano di sopra per metterla al sicuro.
Kat corre in camera sua.
Ruggero scatta in piedi prendendo la pistola d'emergenza dalla cassettiera. Me la lancia essendo il più vicino alla porta.
Arianna entra con ancora l'arma in mano e adesso punta Martina che è al centro della stanza,sola.
Doveva correre in camera!

"Tranquilla,tuo fratello assisterà alla tua morte,poi lo finirò."
Stringo la mano libera per scacciare la tentazione di correre verso Federico.
"Oppure potrebbe essere la tua fine!" Le punto la pistola. Non può sapere che è scarica.
"Non uccideresti mai il tuo sangue" Mi sorride e sembra una serpe velenosa,anzi è uguale.

Vedo il suo dito avvicinarsi al grilletto.
Martina è con gli occhi pieni di lacrime inerme.
Le lancio con potenza la pistola colpendola alla testa. Arianna si accascia e la pistola le cade. Faccio dei passi per prenderla ma un uomo scuro di carnagione e con degli occhi chiari entra nella casa con una pistola puntata verso di noi.
"Cazzo,potevi arrivare anche prima" Sbotta lei,lui rimane in silenzio osservandoci.
"Sarà più difficile del previsto" borbotta.

Io e Archer,i più vicini ci scagliamo verso l'uomo,Ruggero salta addosso ad Arianna picchiandola solo quando lei prova a cavargli un occhio.
L'uomo non ha tanto forza,la pistola gli cade subito dalle mani e la spingo dietro di me ma riesce comunque a tenerci impegnati.
Ce la caviamo bene finché non arriva un terzo uomo,senza armi ma grosso abbastanza da farci a palline.
Ne sussegue il quarto che si getta su Ruggero ancor prima che io lo possa avvisare.
Archer è ancora in combutta con l'uomo scuro.
Io riesco a rompere il setto nasale al lottare di wrestling e dargli una ginocchiata sulle palle. Lo lascio k.o.
Riesco a sollevarmi quando mi sento puntare la pistola.
"Ti sei messo contro la persona sbagliata,figliolo"
Alzo gli occhi.
Martina tiene la pistola in mano puntata contro la schiena di Arianna che a sua volta la punta contro di me.
"Mai far arrabbiare una donna incinta"
Preme il grilletto davanti ai miei occhi e vedo Arianna accasciarsi al suolo.
Tutti si fermano dalla propria lotta come ad ammirare il corpo senza vita,con un sorriso soddisfatto. Perfino i suoi scagnozzi sembrano contenti.
"Non posso vivere senza te" Mi dice correndo verso di me. Le sorrido e la stringo al mio corpo piangendo insieme a lei.
L'uomo scuro mi porge la mano interrompendoci. "Sono David. L'uomo che vi avrebbe aiutato contro Arianna"
Pochi attimi di serenità ci accompagnano prima che arrivi la polizia insieme ad un ambulanza ed inizino a porre domande a motore.
Io e i ragazzi ci sorridiamo stringendo le mani alle nostre compagne. Incrocio gli occhi cioccolato di Martina facendomi iniziare una lotta interna per non saltarle addosso davanti a tutti.
Mi avvicino alle sue labbra.
"Non ti lascerò mai Martina"
E poi la bacio,come per suggellare questa nostra promessa eterna.
Nessuno potrà più far del male alla mia famiglia.
Nessuno mi strapperà via da Martina.

[Spazio autore]
Ecco la fine dell'amatissima storia.
Mi esce una lacrimuccia.
Ho scritto questa storia per puro gioco a quattordici anni,sono passati cinque anni e non credevo che sarebbe potuta mai piacere a qualcuno o che qualcuno avrebbe mai letto ciò che ho iniziato a scrivere su un foglio.
Ad ogni modo sono contenta che venga apprezzata,anche se da un cerchio ristretto.
Comunque andate a mettere in biblioteca il continuo "ci sarò sempre"
Fatemi sapere come sempre cosa ne pensate!
Un bacio.

Non lasciarmi mai più Where stories live. Discover now