MY DILEMMA IS YOU 2

~112~

Canzoni per il capitolo:

~Christina Aguilera - Castle Wall

~Drop in the ocean

Ho i brividi appena sento quella voce. Ci voltiamo entrambi nella sua direzione, il suo volto è indescrivibile. È tutta rossa e si vede benissimo che, se potessi, avrebbe il coraggio di uccidermi.

Cameron ha una reazione diversa, quando la vede semplicemente sbuffa, alzando gli occhi al cielo.

« Dimmi che stai solo scherzando Cameron! Dimmi che lo fai per farmi ingelosire o qualche cosa del genere » lo supplica Susan, avvicinandosi.

« No » risponde Cameron andando dritto al punto.

« Cosa? Tu... Come... Con lei? Dov'è finito il Cameron che la considerava un'antipatica? Quello che mi amava e che non si sarebbe mai messo con una ragazza del genere?»

« È sparito non appena sei diventata una stronza e hai cominciato a crederti chissà chi»

«Sono sempre stata la stessa»mente lei.

« No. La Susan di cui sono innamorato non è così egoista e non tratta in questo modo le persone»

Lei lo guarda, con gli occhi pieni di rabbia e le lacrime che le rigano il volto. Poi il suo sguardo si sposta su di me, torna normale, lasciando il posto alla rabbia.

«TU...» comincia:«GIURO CHE QUESTA VOLTA TI DISTRUGGO SUL SERIO» dice e si avvicina rapidamente verso di me.

Cameron la blocca subito, anche grazie all'aiuto di un professore che, per fortuna, vedendo la scena ha deciso di mettersi in mezzo. A quanto pare non è un mistero che Susan mi odi, lo sanno anche i professori.

« Sei una stronza! Perché me? Perché dovevi portarmi via l'unica cosa che mi rendeva felice?» chiede lei con le lacrime che corrono rapidamente sul suo viso rosso.

«Piccola, è meglio se te ne vai» sussurra Cam forzando un sorriso e dandomi un bacio sulla fronte.

Non voglio opporre resistenza, perciò annuisco e me ne vado.

«LA PAGHERAI CARA PRIMA O POI. VEDRAI. FINIRAI COME CARLY» Non appena finisce di pronunciare quelle parole, il mio corpo si riempie di nuovo di brividi, perciò aumento il passo per non sentire più ciò che ha da dirmi perché potrei cominciare veramente ad avere paura di lei.

Da quando ho messo piede in questa scuola, Susan ha sempre detto che primo poi si sarebbe vendicata per tutto ciò che le ho fatto, e l'ha fatto veramente solo una volta: quando mi ha gettato addosso la farina. Ho come la sensazione che questa volta la sua minaccia sia diversa, come se avesse veramente intenzione di fare qualcosa. Cerco di allontanare il pensiero mentre mi dirigo verso l'aula della prima lezione.

Il flash di una macchina fotografica quasi mi acceca e devo sbattere le palpebre un po' di volte prima di mettere a fuoco bene la persona davanti a me.

Ovviamente è Lexy e questa volta accanto a lei c'è anche un'altra ragazza. Lindsay.

« Vedo che sei riuscita a raggiungere lo scopo della tua vita» dico ironicamente a Lindsay.