My own Alpha

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Dopo la cena e dopo la scenata di Adam. Aaron era riuscito a convincere gli altri, che ogni tanto anche un tipo taciturno e calmo come Adam potesse avere i suoi momenti di no.
Alex e Aaron avevano deciso di non andare via, ma di rimanere nella stanza degli ospiti.
I due ridevano, si abbracciavano, scambiavano baci teneri e sguardi d'intesa carichi di desiderio. Che palesemente avrebbero soddisfatto una volta raggiunta la loro stanza.
Jason rimase a guardarli in silenzio, invidiando quel rapporto così  profondo e desiderando di vivere un amore con la stessa intensità .
Voleva anche lui un amore sconvolgente come quello degli zii,e si sentiva terribilmente in colpa per quello che era successo prima. Sapeva che l'umore nero di Adam, era in parte colpa sua.
Il dovere verso il suo branco lo stava costringendo a  rinunciare alla sua felicità.
Il ricordo della sua mano che si allungava verso Adam, le loro dita che s'intrecciarono fino ad diventare un'unica cosa...stavano quasi per baciarsi, Dio quanto avrebbe voluto che le loro labbra si sfiorassero...anche solo per un istante.

Questo pensiero era un chiodo fisso, per questo lo aveva evitato per tutta la sera, sapeva che se avesse incrociato il suo  sguardo anche per un solo istante, avrebbe mandato a puttane tutti i suoi buoni propositi. Si rigirava tra le dita l'ametista che portava al collo con un'espressione indifferente anche se dentro stava morendo di desiderio. Essendo un lupo percepiva chiaramente l'odore dell'altro, le emozioni di Adam trasudavano da ogni poro, creando una costante eccitazione su Jason.
Era in continuo conflitto col suo lupo, che lo spingeva verso il ragazzo, mentre la sua parte umana lottava per mantenere le distanze.
Si congedò da tutti e si ritirò nella sua stanza. Appena si richuse la porta dietro di sé, si appoggiò di peso contro il legno.
"Sono uno stronzo"
Come da abitudine, prì la finestra, per fare entrare la brezza della sera...gli piaceva dormire con i rumori della natura, lo calmavano.
L'aria era calda e si tolse di dosso, restando in boxer. Prima di mettersi a letto, prese il cellulare dalla tasca dei pantaloni.
C'erano le notifiche di chiamata dei suoi genitori e le chat del gruppo della famiglia.
Guardò alcune foto postate da zia Evelyn, ma Adam non c'era in nessuna.
Poi vide quelle postate da zio Aaron, eravamo tutti presenti , anche lui.
Salvò immediatamente la foto e fece un ingrandimento d' immagine fino a riempire lo schermo solo del viso ragazzo. Accarezzò con un dito lo schermo del telefono...come se potesse realmente toccarlo cercando di ricordare  la sensazione delle sue dita fredde sulla sua guancia calda. Istintivamente si portò la mano sulla sua faccia.
Chiuse gli occhi lasciandosi trasportare dal ricordo.
Gli si accumulò nel  cuore tanto dolore e frustrazione, che tirò un pugno sul materasso, mentre una lacrima brillava dall'angolo del suo occhio dorato.
Restò così a guardare la luna piena in quella notte senza stelle, lottando con tutte le sue forze per non seguirne il richiamo ...non voleva cedere al suo istinto di lupo e trasformarsi.
I licantropi si trasformano sotto i raggi della luna piena, perchè la loro influenza gli conferisce la carica necessaria per cacciare ed accoppiarsi. Era così abituato a sopprimere i propri sentimenti, che la luna non riusciva a prendere il sopravvento sul suo lato umano.
Il lato che si negava l'amore.
Come tante altre notti che aveva passato a reprimere tutto e autocalmarsi per addormentarsi...questa non fece differenza.
Si girò su di un lato e chiuse gli occhi sperando che il suo corpo di abbandonasse presto all'agognato riposo.

Al piano di sopra Adam non riusciva proprio ad addormentarsi. Dopo la piccola conversazione con lo zio, si stava arrovellando per trovare un modo  per dichiararsi a Jason .
Pensava e ripensava alle parole giuste da mettere insieme.
Non aveva mai fatto una cosa del genere con nessuno e la paura di essere respinto era forte.
Prese il cellulare in mano e aprì Instagram. La prima foto che era stata caricata dal social era proprio di Jason. L'aveva appena postata senza mettere nessun titolo e nessun hashtag. La foto lo ritraeva illuminato dalla luna con una espressione gelida sul viso. I suoi occhi erano inespressivi, ma comunque belli. L'occhio dorato rifletteva i bianchi raggi, mentre quello ceruleo il colore della luna stessa illuminandolo come una gemma preziosa.
Si sorprese di nuovo a toccare lo schermo accarezzando le labbra illuminate dai led al di sotto del display. Era perso in un mondo tutto suo.
I suoni e rumori erano ovattati, tutta la sua attenzione era catturata da quella foto.
Uno strano rumore attrasse la sua attenzione, come un leggero grattare sul legno. Diede uno sguardo veloce alla porta, ma non vide nulla, quindi tornò a meditare sulla fino nel telefono.
Dopo qualche minuto il rumore si ripetè seguito da un leggero cigolio, Adam alzò nuovamente lo sguardo, ma anche questa volta non vide assolutamente nulla.Non riusciva a capire cosa stesse succedendo, il suo udito e la sua vista come tutti i vampiri erano perfetti. Quei rumori non poteva essersela immaginati quindi mise in allerta i suoi sensi.
Nulla.
Sbuffò e riprese a guardare la foto ma proprio in quel momento la porta iniziò a cigolare  aprendosi per oltre metà e richiudendosi quasi all'istante. Il ragazzo fece un'espressione interrogativa , si sporse quanto bastava, ma continuò a non vedere nulla. Posò il cellulare sul comodino e si mise in attesa, Adam non era spaventato, era solamente incuriosito da quella situazione. Si mise sotto le coperte appoggiando la testa sul cuscino facendo finta di dormire per capire cosa stesse succedendo...Continuò la sua recita, immobile come solo un vampiro riusciva a fare.
Si mise in ascolto, percependo tutti i presenti in casa, i suoi genitori, gli zii Vanessa e Wyatt al piano superiore, Alex e Aaron nella stanza affianco...sentiva tutti tranne Jason...eppure aveva memorizzato il battito del suo cuore, al suo posto c'era un battito furioso, potente... talmente forte da farlo tremare.
Voleva alzarsi per andare a cercare Jason, ma sentì il materasso abbassarsi alla sua sinistra.
Adam si congelò sul posto...non l'aveva sentito arrivare... .Dopo qualche istante un respiro caldo gli alitò sulla faccia e il forte odore di Jason lo colpì in pieno le narici. Com'è possibile che questa cosa abbia l'odore di Jason? Il panico iniziò a prendere il sopravvento, ma riuscì comunque a restare  fermo per sapere fino a dove questo essere si sarebbe spinto. Qualcosa di umido si insinuò sul suo collo, come a volerlo annusare.
Poi successe l'impensabile, quella che sembrava una grande e lunga lingua calda gli stava leccando la faccia.
Adam, preso alla sprovvista e shockato dalla situazione aprì immediatamente gli occhi passandosi le mani sul viso umido.
-Ma che cazz....-cercò di alzarsi ma avvertì un peso enorme proprio sulla sua pancia. Un peso caldo e peloso proprio lì al suo fianco.Dopo aver messo a fuoco l'essere si rese conto di quello che stava succedendo.
C'era un lupo.
Un enorme lupo nero gli si era sdraiato a fianco con la testa poggiata sulla sua pancia.
Ma la cosa che colpì più Adam furono gli occhi dell'animale :
Due grandi rubini che come specchi riflettevano il suo viso per intero.
Quelli non erano occhi da lupo.

Erano occhi da vampiro.

E quel lupo era senza dubbio...Jason.
Adam voleva sorridere, toccare il cielo con un dito. Voleva abbracciarlo all'istante, ma continuò a farsi violenza restando immobile a differenza del suo cuore che iniziò a battere ad un ritmo irregolare, batteva all'impazzata.
Quello non poteva controllarlo.
Posò con timidezza, il palmo della mano sulla testa dell'animale che lo guardava fisso, chiudendo di tanto in tanto gli occhi, per poi riaprirli una volta che la mano del biondo aveva fatto la sua prima carezza. Il lupo però mostrò il sua apprezzamento spingendo il muso, sotto il braccio di Adam, chiedendo altre attenzioni.
Più coccole Adam gli dava più il lupo uggiolava felice scodinzolando e mordicchiando la mano solamente per chiederne di più.
Ora l'animale gli era salito sopra, attento però a non schiacciarlo sotto il suo peso.
Il lupo dentro Jason aveva preso il sopravvento riconoscendo in Adam il proprio compagno.
Il vampiro e il lupo si scambiavano attenzioni tenere e giocose liberi da ogni costruzione mentale...  Adam gli diede un bacio sul naso, mentre il lupo ricambiava il gesto strofinando il muso sul viso del ragazzo.
-Adam! Non bastano i tuoi pensieri adesso ti ci metti anche con il cuore. Si sente fino alla stanza affianco. Vuoi darti una calm....-
Non appena lo zio Aaron aprì la porta, il lupo iniziò a ringhiare sommessamente parandosi davanti ad Adam drizzando il pelo.
-Oh cazzo!- esclamò lo zio sorpreso da quello che stava vedendo -Credo di aver interrotto qualcosa-
Adam arrossì violentemente-Zio non è come credi io posso....-il lupo continuava a ringhiare più minaccioso.
-Già forse è anche meglio di quel che credo....divertitevi ragazzi e non fate tanto chiasso-
Il vampiro biondo uscì dalla stanza con un sorriso sulle sue labbra chiudendosi la porta alle spalle.Il lupo intanto continuava a ringhiare contro la porta fino a quando Adam passò una mano grattando il collo dell'animale che immediatamente si calmò.
-Tranquillo bestione,era solo lo zio Aaron-
Al suono della sua voce,unito al tocco dell'altro ragazzo,il lupo prese ad accucciarsi di nuovo stavolta lungo tutto il fianco del ragazzo.
Riprese a strofinare il muso sul viso di Adam fino a quando non si addormentarono tutti e due.
Il lupo con la grossa zampa sul petto di Adam e Adam abbracciando l'enorme testa dell'animale.
Era il suo lupo...si erano riconosciuti come compagni e niente e nessuno da adesso, li avrebbe potuti separare.

Bloodmoon AdonWhere stories live. Discover now