Madison falls

2-Un paio di occhi blu

Guardo in direzione della porta e lo vedo. Il bad boy della Madison High School.

Stephen James, il bello e dannato che cambia ragazza come cambia le mutande.

Dicono che sia stato in carcere per sei mesi e che abbia ucciso un uomo solo perché lo aveva guardato male.

Alto e con le spalle larghe e possenti, pieno di tatuaggi dalla testa ai piedi e perennemente vestito di nero.

Sfoggia uno dei suoi soliti sorrisetti minacciosi, e si siede nel banco dietro al mio, l'unico non occupato.

Il professore inizia la lezione, ed io comincio a prendere appunti.

A volte, durante la lezione, mi giro verso Vanessa per scambiare due chiacchiere, e con la coda dell'occhio, vedo Stephen guardarsi intorno annoiato.

Ogni tanto però si sofferma sulle ragazze nella stanza con un ghigno malizioso davvero rivoltante.

Tutte tranne me ovviamente.

Io sono invisibile agli occhi di tutti, soprattutto a scuola, dove se non sei una modella o un giocatore di football atletico e bello, nessuno ti calcola.

Non che mi dispiaccia, sia chiaro. Non mi va di vivere tra la finzione e persone non realmente interessate a me e alla mia vita.

Sento la campanella suonare che mi riporta alla realtà, e vedo tutti gli alunni uscire a fiumi dall'aula.

Rimaniamo solo io e Vanessa, insieme al professor Pratt, e a James.

Stephen sta rimettendo il libro nello zaino ad una lentezza assurda.

Aspetto Vanessa, e ci incamminiamo verso la porta quando il prof mi richiama fermandomi sull'uscio.

<<Signorina Pears, devo parlarle del suo andamento.>> Mimo con le labbra a Vanessa che la raggiungo più tardi e lei esce dalla stanza.

James mi lancia un'occhiata e mi sorpassa senza staccare i suoi occhi neri e profondi dai miei, uscendo dalla porta con un po di esitazione.

Mi avvicino al professor Pratt e iniziamo a controllare tutte le mie verifiche e i miei test.

Ho solo voti sotto il 6 e questo non basta per l'ammissione.

<<Se vuole rimediare si deve mettere sotto con lo studio altrimenti sarò costretto a bocciarla signorina>>

Non posso bocciare. Voglio una borsa di studio per Harvard e questa materia mi abbassa la mia ottima media.

Se non fosse per trigonometria avrei già i documenti di ammissione firmati. La cosa più stressante è che studio anche tanto, ma proprio non la capisco.

<< L'unico problema è che non capisco la materia. Vorrei ricevere una borsa di studio per la IVY League e se non recupero non mi ammetteranno mai.>>cerco di convincerlo.

<<Lei signorina è una delle più brillanti studentesse della nostra scuola. Se non riuscirà a recuperare mi accorderó con il preside per farla recuperare in un altro modo>>

Il professore si toglie gli occhiali mi guarda con occhi pieni speranza e rassegnazione.

<<Grazie professore. Ci proverò> sorrido lievemente mentre esco dalla classe di fretta.

Se faccio una corsa dovrei arrivare in tempo alla prossima lezione.

Tra un minuto suona la campanella, e sono ancora troppo lontana dalla classe. Inizio a correre tra i corridoi ormai vuoti.