Cosa dovrei dire?

Start from the beginning
                                    

Nel pomeriggio feci parte dei compiti che ci erano stati assegnati per il weekend ma non facevo altro che domandarmi quale sarebbe stata la sorpresa di Kaminari, ovviamente a pranzo non gli porsi domande a riguardo sia perché non volevo fargliele davanti a tutti sia perché non avendo voluto dirmi niente la mattina dubito che sarebbe cambiato qualcosa insistendo.
Decisi di mettermi a suonare per svuotare la mente, collegai le cuffie alla chitarra per non disturbare gli altri ed inizia a pizzicare le corde con fare aggressivo, quando voglio sfogarmi finisco sempre col suonare qualcosa di aggressivo, d'altro canto per quanto mi piaccia suonare tutti i generi musicali il punk rimane sempre il mio preferito.
"Qualcosa non va?"
Avevo appena finito quanto alzai lo sguardo dalla chitarra e vidi Momo.
"Ehy, scusa non ti avevo visto entrare, perché questa domanda?" chiesi mentre riponevo la chitarra nella custodia.
"Ormai ti conosco da un po', so che se suoni in questo modo vuol dire che qualcosa non va"
"Direi di no, cercavo solo di mettere in ordine le mie idee. Posso farti una domanda?"
"Se posso sarò lieta di rispondere" disse senza scomporsi.
"Cosa stavate facendo te, Todoroki, Ashido e Kaminari nel bosco ieri?"
"N-nulla, s-solo una passeggiata nel bosco"
Momo ha tante qualità ma per sua sfortuna il mentire non è tra queste.
"Capisco" dissi con aria poco convinta, era palese che non fosse stata sincera "mi daresti una mano a scegliere cosa mettere stasera? Sai, ho un appuntamento con Kaminari"
Dopo aver provato un po' di abiti giungemmo ad una conclusione, visto che ormai era quasi novembre optammo per un jeans con un maglia in lana azzurra con un motivo ad intreccio con sopra una giacchetta fine blu scuro ed una sciarpa beige nel caso avessi avuto freddo.

*skip time*

Erano quasi le nove così decisi di cambiarmi ed andare ad aspettare sulle scale all'ingresso del dormitorio, quando aprii la porta d'ingresso vidi Denki appoggiato ad uno dei pilastri del portico, era particolarmente carino. Si era pettinato, cosa che normalmente nel weekend non fa, per risparmiare tempo ed evitare di usare il gel, come fa nel resto della settimana, si lega i capelli formando un piccolo codino sopra la testa, ogni tanto li preferisco quasi a quando li ha pettinati normalmente, indossava un maglione di lana rosa con sopra una giacca grigio scuro di quelle con la pelliccia sul bordo del cappuccio.
"Eccoti" esclamò girandosi e mostrando un sorriso il più naturale possibile, ma che nascondeva un velo di tensione "wow quasi non mi ricordavo più come fossi senza la divisa scolastica o il costume da eroe, stai benissimo" arrossii leggermente a quel complimento.
"Allora, caro il mio uomo del mistero, dove andiamo?"
"Per di qua, seguimi" rispose mentre con un armonioso gesto della mano mi indicava la strada.
Facemmo qualche metro lungo il viale che collega i vari dormitori per poi svoltare ed infilarci nella boscaglia.
"Cosa hai architettato? Un'evasione dalla UA?"
"Fidati, ne varrà la pena, ancora un po' e saremo arrivati" disse dopo aver ridacchiato alla mia domanda.
Effettivamente dopo neanche un minuto arrivammo ad un bellissimo slargo con un piccolo falò al centro contornato da una struttura in legno sotto un'apertura tra le piante che lasciava vedere uno splendido cielo stellato.
"Wow ma è magnifico" dissi rimanendo a bocca aperta "hai fatto tutto da solo?" c'era un'incredibile gioia nei suoi occhi dovuta alla mia espressione piacevolmente sorpresa, questa cosa mi fece arrossire, quando sorride diventa più carino del solito.
"Vorrei dirti di sì per impressionarti ma non sarebbe credibile" rispose ridacchiando "ovviamente sono stato aiutato ma a giudicare dalla tua espressione direi che ne è valsa la pena"
Questo spiega sia l'uscita con Yaoyorozu, Todoroki ed Ashido sia la lezione saltata, probabilmente.
Denki prese una coperta che era appoggiata ad un albero, doveva averla sistemata lì prima, la dispiegò davanti al falò, ci si sedette e batté con la mano vicino a lui invitandomi a sedere.
Passammo un po' di tempo a chiacchierare, Kaminari passava la maggior parte del tempo a guardarmi ma appena mi giravo verso di lui prontamente alzava lo sguardo al cielo, è sempre impacciato in queste cose ma è molto tenero anche solo per il fatto che ci provi, lui è così: stupidamente tenero. Ad un certo punto si fermò a fissare il cielo, alzai lo sguardo anch'io e capii subito cosa stava osservando, la luna, splendente come non mai, era perfettamente sopra di noi.
In quel momento sentii Denki afferrarmi la mano con un fare incerto.
"Senti....devo dirti una cosa..." mi voltai verso di lui con il viso un po' arrossato e vidi che era diventato serio e teso.
"Nell'ultimo periodo ho capito una cosa. In tua compagnia mi trovo bene, non mi stancherei mai di parlare con te ed anche quando sei un po' troppo aggressiva nei miei confronti non mi allontanerei per nulla al mondo. Ecco quello che sto cercando di dirti è che...." deglutì con uno sforzo innaturale.
"tu mi piaci, molto...ecco...diciamo che...ti amo"
Il mio cuore accelerò per tutto il discorso, alle ultime due parole all'improvviso rimasi bloccata come se fossi diventata un blocco di ghiaccio. Non sapevo cosa dire.
Cosa dovrei dire? Anch'io? Sarebbe la cosa più normale, no? Ed allora perché non riesco a dirlo? Cosa provo io per lui? Non lo so.
Sto bene con lui, ma non so se sia amore. E poi perché dovrebbe amare me? Lo tratto male e litighiamo per ogni divergenza, però è anche tanto dolce e mi affiderei a lui ad occhi chiusi.
I miei occhi si riempirono di lacrime, mi alzai in piedi di scatto ed iniziai a correre verso i dormitori. Non sapevo cosa fare, non sapevo cosa pensare, lo amavo o no?
Arrivai alla mia stanza con la vista ancora annebbiata dalle lacrime e mi gettai sul letto.

Light and Sound (luce e suono)Where stories live. Discover now