The Fleeing Prince

battaglia

Bakugou 

guardando le armate nemiche correre verso di loro il biondo ebbe un tremito, Deku aveva spiegato che si erano posizionati in una   zona strategica abbastanza stretta da contrastare  la loro superiorità numerica almeno all'inizio, ciò nonostante se le amazzoni non li avessero raggiunti a breve sarebbero stati finiti. gli vide avanzare quasi a rallentatore a causa della paura e dell'adrenalina che scorreva nelle sue vene come fuoco, scambiò uno sguardo col verde e vide rispecchiarsi nei suoi occhi le sue stesse emozioni: quello strano assieme di determinazione, adrenalina, terrore, istinto suicida e vita, una vita che sembrava quasi gli facesse esplodere le vene, quasi fosse pronta a scorrere via ed abbandonare il suo corpo pur di vincere, era passato un millesimo di secondo da quando erano partiti e sembrava un eternità...

-fammi indovinare Kacchan, spacchiamoli il culo?

- esattamente nerd...e vedi di non crepare chiaro?

quelle furono le ultima parole che riuscì a dirgli prima che l'onda dei nemici li travolgesse separandoli. si trovò a combattere con una bimba bionda armata di coltelli che continuava a farfugliare e ridacchiare mentre provava ad ammazzarlo, mentre respingeva i suoi attacchi facendo nel mentre esplodere qualche altro stronzetto che si metteva sul suo cammino intravide la il principe scontrarsi violentemente col capo nemico, tutto a torno regnava il caos, si distingueva solo il rumore delle lame che si scontravano, l'odore acre del sangue che si diffondeva e i versi di dolore di coloro che venivano sconfitti, combattendo distinse un altra chioma verde andare in giro per i campi di battagli portando aiuto ai feriti: tsuyu. è sorprendente come funzioni il cervello, come in momenti critici come quello riuscisse a focalizzarsi su qualcosa di semplice come un colore e estraniarsi da tutto il resto, estraniarsi dalla battagli lasciando fare tutto al corpo e all'istinto tanto abituati a combattere da muoversi da essere impeccabili anche in momenti come quello. una perfetta macchina da guerra.

shoto

dopo aver congelato un gran numero di nemici il bicolore si fermò riprendendo un attimo il fiato guardandosi attorno, poco avanti a lui Bakugou stava sconfiggendo una miriade di nemici, sembrava un mostro, più in la midorya duellava col nemico ignorando tutto quello che lo circondava, più lontano vide alcune potenti fiammate blu distruggere tutto quello che incontravano uccidendo uomini di entrambi gli schieramenti, veloce si diresse la intenzionato a fermare il responsabile chiunque esso fosse. dal suo lato sinistro grossi blocchi di ghiaccio soffocarono le fiamme permettendogli di vedere, una schiena e delle spalle robuste e sopra una chioma corvina, gli lanciò contro altro ghiaccio con l'intanto di bloccarlo, ma quello si volto sciogliendogli la temperatura. vedendolo in volto shoto non notò la grande quantità di bruciature, ne le graffette a tenergli insieme il volto, notò solo quegli occhi azzurri e freddi come l ghiaccio e sopratutto tanto famigliari, quante volte aveva visto occhi identici sul volto sprezzante del padre... improvvisamente si trovò inerme, incapace di distogliere lo sguardo, il suo lato sinistro si infiammo con potenza senza controllo...erano gli occhi di enji. anche l'altro dal canto suo non era messo meglio, immobile anche lui. 

-shoto todoroki... un campo di battaglia non è un posto per nobili

- io combatto al fianco del mio principe

fu un breve scambio di battute, ma bastò a risvegliare entrambi dando inizio allo scontro tra fiamme e ghiaccio, con la coda dell'occhio il più piccolo notò una ragazzina bionda venirgli in contro, gli era quasi addosso quando il corvino le sbarrò la strada con un cerchio di fuoco blu, confuso fece appena in tempo a guardarlo e notare quanto si fosse avvicinato che tutto divenne nero facendogli perdere il contatto col suo corpo.

dabi

dabi guardò il corpo incosciente del fratello cadere a terra, fortuna che aveva impedito a toga di ammazzarlo