CAPITOLO 3

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{IL SIGNOR CICERO}

Quando Jerome scomparì all' interno della sua roulotte, mi avvicinai al furgoncino di cui il ragazzo mi aveva parlato e alzai il telo grigio che lo ricopriva. 

<Cavolo!> gridai terrorizata guardando disgustata dei pitoni che si arrotolavano attorno ad una donna.

Jerome aveva ragione, sotto il telo c'era sua madre, ma non stava riposando, ma sotto il telo c' era il suo corpo senza vita mangiucchiato dai serpenti del circo. Un' odore a dir poco nauseabombo invadeva le mie narici, mentre mio padre mi raggiunse. Cercai di coprire la scena con le mani ma ormai il fetore del cadavere in decomposizione era troppo forte per nascondere l'evidente. In quel momento Jim Gordon rimase senza fiato e solo dopo alcuni secondi riuscì a dire <Che cosa hai fatto?!>. <Io nulla! Te lo giuro!> <Allora di chi è questo corpo e chi lo ha messo qui?!> mi chiese con tono preoccupato. <Io non so chi ha portato qui il corpo ma credo che questa sia la madre di Jer-> mi bloccai.  Avevo giurato al rosso che non avrei detto nulla a nessuno, ma ovviamente Barbara si intromise finendo il nome del ragazzo. Non feci in tempo a dir nulla che mio padre si fiondò alla roulotte di Jerome e busso alla porta. Appena egli uscì Jim tirò fuori il distintivo da detective e disse a gran voce <G.C.P.D.>.  Jerome mi guardò sconvolto perchè sapeva che fossi stata io, ma provavo così tanta vergogna che non riuscivo neanche a guardarlo negli occhi. <Cosa è successo?> chiese il ragazzo rivolgendosi al detective. <Abbiamo trovato tua madre Jerome> rispose mio padre. <Davvero! E dove si trova? Sta bene? La prego detective, mi risponda!> disse il ragazzo. <E' morta Jerome, mi dispiace> concluse tristemente Jim. Il ragazzo cadde a terra appoggiando le ginocchia sul terreno e scoppiò in lacrime. 

Ero sconvolta. Si comportava come se fosse distrutto, ma io non ero stupida e sapevo bene che era stato lui a uccidere sua madre, ma preferì stare in silenzio e non causare altri danni. 

Ma mio padre non era stupido e aveva qualche sospetto,  così lo portò in centrale alla G.C.P.D. . Poco dopo, dalla porta principale comparì un vecchio signore cieco. Diceva di chiamarsi signor Cicero e di essere un veggente. L' anziano sosteneva di aver aiutato Jerome Valeska nell'omicidio della signora Valeska. 

A quel punto nella sala interrogatorio fece la sua entrata il rosso accompagnato da una guardia carceraria. Appena si sedette sulla sedia, Gordon lo guardò negli occhi e poi disse impassibile <Jerome abbiamo scoperto chi ha ucciso tua madre.> <e chi è stato?> chiesfreneticamente  il ragazzo come se fosse all'oscuro di tutto. <Sei stato tu Jerome!> disse mio padre deciso <come scusi!?> rispose Jerome come se si fosse offeso. <Lo so che sei stato tu e il signor Cicero ti ha coperto nell'omicidio> <questo non è vero! Mi sento molto offeso da lei detective!> disse arrabbiato. <Chi era tuo padre Jerome?> chiese Jim, <mio padre era un marinaio ed è morto in mare ancora prima che nascessi e-> non riuscì a terminare la frase che il detective lo interruppe <Oppure il signor Cicero è tuo padre, dico bene signor Cicero? Comunque per provarlo ci servirà un ago da prelievo e in mezzora avremo i risultati, quindi...>

<Ok, ok... scusa Jerome ma ho paura degli aghi, quindi... sì io sono tuo padre>.

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Jerome Valeska -vita da criminale-Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt