Capitolo 5

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Uscì di casa. Erano le 18 e il sole stava per tramontare.

C'era una specie di forza che mi spingeva verso il bosco, verso quel maledetto lupo.

Ormai mi conosceva, era da una settimana che ci trovavamo nello stesso posto. Era diventato una sottospecie di appuntamento giornaliero tra noi.

Non avevo più così paura ormai. Se lo avesse scoperto qualcuno mi avrebbe presa per pazza, uscivo di casa per andare da un lupo, senza che nessuno lo sapesse.

Arrivai lì e lo vidi  sdraiato sotto un albero con un'espressione serena, appena mi notò si alzò e venne nella mia direzione.

Quando fu praticamente di fronte a me alzai una mano per accarezzarlo e lo salutai.

Era davvero morbido, aveva un colore grigio scuro che faceva risaltare gli occhi con la quale mi fissava, quei suoi occhi blu così familiari.

Mi sedetti per terra con la schiena poggiata ad un albero, il lupo si mise sdraiato accanto a me.

Avevo pensato molto al fatto che potesse essere Xander, me lo ricordava molto, e avevo iniziato a crederci. Ma a volte pensavo che fosse solo una cazzata. Anzi, era sicuramente una cazzata.

Dove si era sentito mai parlare di licantropi, di lupi che si trasformavano in uomini e viceversa? Solo nei film. E quello non lo era affatto.

Eppure avevo quel pensiero in testa e non voleva uscirne.

L'unica cosa di cui ero certa era che quel lupo non era cattivo. E che per qualche strano motivo si era legato a me. Ma perché?

《Cosa vuoi da me?》Chiesi infine.

Lui continuò a fissarmi. Aprì un po' la sua bocca e poi la richiuse, come se avesse capito quello che avevo detto, come se volesse rispondere. O magari erano solo i film che mi facevo io.

Sospirai e mi alzai.

《Io vado, ciao.》dissi per poi allontanarmi.

Mi sentivo anche un po' stupida a parlare con un animale. Ma infondo era come se fosse un cane, no? Tutti parlavano con i cani. Quindi io potevo parlare con lui..

La mattina dopo mi svegliai come sempre, era da quando avevo conosciuto il lupo che la notte non venivo più svegliata dai suoi ululati.

Mi preparai di corsa e feci una colazione veloce.

Una volta finito uscì di casa e andai a scuola. Vidi Carter che come ogni giorno era fuori con il suo gruppo di amici. Gli sorrisi e andai verso Amber e Katie.

《Buongiorno ragazze.》dissi quando fui abbastanza vicina.

《Ehi Jew. Come stai?》rispose Katie mentre Amber con gli occhi mezzi chiusi mi salutò con la mano e con un verso. Ridacchiai nel guardarla. Era davvero scema.

《Bene ragazze, voi?》Risposi alla domanda della mia amica.

Prima che potesse rispondere mi sentì tirare e portare poco lontano da loro, appena vidi chi fosse stato a portarmi rimasi un po' perplessa.

Ma subito dopo sorrisi.

《Carter, devi dirmi qualcosa?》

Lui alzò le spalle. 《Nah, volevo solo salutarti. Come stai?》 disse con un sorriso che ricambiai.

《Bene, tu?》 lo guardai negli occhi  color caramello, quasi dorato. Così diversi da quelli di... Dio, Jewels. No.

《Bene》Rispose sorridendo e accarezzandomi la guancia con le dita, ma non ci feci molto caso perché ad un tratto vidi passare dietro di lui Xander con lo sguardo basso, senza considerare nessuno, o perlomeno me.

Provai a chiamarlo. 《Ehi, Xander.》

Lui si girò verso di me velocemente, fece un sorriso tirato e continuò per la sua strada.

Che gli prendeva?

Subito salutai Carter scusandomi e gli andai dietro.

《Xander, aspetta.》dissi quando finalmente lo raggiunsi. Avevo il fiatone per la corsa.

Lui si fermò e mi guardò 《Sì, dimmi.》

Lo guardai dubbiosa. 《Che ti succede?》

《Non mi succede niente.》sbuffai.

《Eddai, parla. Sei arrivato senza cagare nessuno e te ne sei andato per i fatti tuoi, cos'hai?》

Lui sospirò e poi mi guardò negli occhi. 《Jewels, fatti i cazzi tuoi.》 e se ne andò. Rimasi lì immobile, c'ero rimasta male. Stavano per uscirmi le lacrime. Dio, non potevo piangere per una stupidaggine, e poi aveva ragione.

《Ehi, piccola.》Mi asciugai velocemente una lacrima e mi girai verso Carter, che mi stava raggiungendo in quel momento.

Quando mi vide si precipitò da me. 《Cosa ti è successo?》disse prendendomi il viso tra le mani e asciugandomi le lacrime.

《Niente, non preoccuparti, davvero.》 lui mi abbracciò e mi diede un bacio sulla testa.

Era suonata la campanella ed entrai in classe.

Lui era già seduto al suo posto, dietro il mio. Mi sedetti al mio posto senza rivolgergli neanche uno sguardo.

《Jew..》Mi sentì chiamare, ma non mi girai.

Sospirai e presi una matita per scarabocchiare il banco.

《Gioiellino scusami, ero nervoso e.. Non volevo trattarmi male, ho sbagliato.》Sorrisi sentendo quelle parole, ma lui non mi vide, per fortuna.

《Non importa, tranquillo.》dissi in tono calmo.

Quando suonò la campana che segnava la fine della giornata scolastica uscì di classe con le mie amiche, ma venni bloccata da Xander.

《Oggi vieni a casa mia?》mi chiese.

《Certo, ci vediamo più tardi.》 gli sorrisi e me ne andai subito a casa, di lì a poco avrei dovuto uscire di nuovo.

Salì in camera e presi i libri che mi servivano, avrei studiato direttamente lì.

Uscì di casa e iniziai a camminare. Ormai avevo imparato la strada.

Arrivai davanti casa sua e bussai, aspettai qualche secondo e la porta si aprì.

Mi ritrovai Xander davanti a me con solo un paio di jeans addosso, i capelli arruffati e il petto nudo a mostrare il suo fisico muscoloso e pieno di tatuaggi. Arrossì subito quando mi resi conto di essere rimasta lì ad osservarlo. Ma, dio se era perfetto.

《Emh..》dissi.

《Scusa Jew, entra, vado a vestirmi.》disse con quella voce roca e sexy.

《Oh, ma non c'è bisogno.》

Dissi senza rendermene conto e lui mi guardò con aria maliziosa.

Diventai tutta rossa e mi sbrigai a dire 《Di scusarti. Non c'è bisogno di scusarti.》

Lui andò nell'altra stanza lasciandomi un sorriso.

Si moriva di caldo. Mi sventolai con una mano e respirai profondamente.

Sarebbe stata una lunga giornata.

È un po' corto, spero mi perdoniate.
Commentate e votate come sempre.

Ah, volevo rigraziare quelli che stanno leggendo e apprezzando la mia storia. Grazie mille, davvero. Un bacio. :)

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