Capitolo 15

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Entrai in classe velocemente e andai a sedermi al mio posto, mormorando un "Buongiorno" senza alzare la testa. Ultimamente ero tra le nuvole. La mia relazione con Carter andava bene.. Per lui. Ma non per me. Avrei dovuto chiudere, ma ero una vigliacca, non avevo il coraggio di prenderlo da parte e parlargli.

Cercai il libro di fisica e lo poggiai sul banco.

《Ehi.》Saltai dallo spavento quando sentì quella voce e mi girai di scatto.

《Sei tornato.》Dissi guardandolo a bocca aperta.

Lui ridacchio. 《Già, sono guarito..》abbassò la voce e aggiunse 《Grazie a te.》

Sentì la mia faccia bruciare, gli feci un timido sorriso. 《Mi fa piacere.》

Mi voltai verso il mio banco, prima che il professore mi rimproverasse. Ed iniziai a seguire la lezione, prendendo appunti.

Finchè non sussultai quando sentì delle dita che giocavano con i miei capelli, accarezzandoli e sfiorando talvolta anche il mio collo.

Ed ecco che scollegai il cervello. E volai con la mente a qualche giorno prima. A quel giorno.

Sospirai e chiusi per un attimo gli occhi, mentre rivivevo quelle immagini.

Dopo qualche secondo o minuto mi ripresi, schiarendomi la gola e sedendomi in modo composto allontanando un po' il banco in avanti.

Mi sentivo come se mi mancasse l'aria. Dovevo essere impazzita. Mi passai le mani sulla faccia e quando suonò la campanella andai in bagno per darmi una rinfrescata, fregandomene del mascara che probabilmente non si trovava più sulle mie ciglia.

Quando uscì dal bagno mi sentivo più lucida. Era, ormai, ora di pranzo quindi il corridoio era affollato.

Carter mi stava aspettando in mensa. Sospirai.
Dovevo prendere una decisione, non potevo restare così. Avevo deciso. Lo avrei lasciato.

Cominciai a camminare con più determinazione e quando entrai in quell'enorme sala cercai Carter con lo sguardo.

Lo trovai quasi subito, seduto al tavolo insieme ad alcuni suoi amici. Stavano ridendo facendo un sacco di rumore. Quando arrivai sentì Carter dire《È solo questione di tempo.》

Appena gli altri mi videro smisero subito di scherzare e Carter notando quel cambiamento si girò verso di me《Ehi, piccola》disse sorridendo.

Stavo così antipatica ai suoi amici?

Prima che iniziassi a parlare Carter mi baciò e si avvicinò a me. Mi bacio sul collo e mi sussurrò 《Non accetto un no come risposta, stasera sei mia.》

Cosa? Dovevo lasciarlo, non uscirci insieme. Oh uffa. Vabbé lo avrei lasciato questa sera.

Le lezioni finirono ed io tornai a casa.

Stavo per aprire il portone quando sentì delle mani poggiarsi suoi miei fianchi. Mi paralizzai all'istante. Sentì la persona dietro di me ridacchiare 《Ehi, non aver paura》mi tranquillizzai all'istante.

《Xan, mi hai fatto perdere 10 anni di vita》

《Scusa scusa, entriamo?》

Tralasciando il fatto che si era autoinvitato a casa mia, aprì la porta e la lasciai aperta così che potesse entrare anche lui.

《Come stai?》mi chiese.

《Bene, tu?》

《Bene, volevo ringraziarti per quello che hai fatto per me, diciamo che.. Beh, non ci sono abituato, quindi grazie.》

Little Red Riding Hood.Where stories live. Discover now